La costruzione di un disco, la cultura
pop, la biodiversità, il femminile e il mascile, la California,
New York e qui da noi, perchè ora è molto meglio di prima, e
insomma tutta la vita che c'è nella vita.
NOTE A MARGINE
9 |
Come si fa a restare attuali? Continua a essere come sei. Hai
antenne in tutte le direzioni, hai una bussola interiore che ti fa
catturare segnali dovunque. |
F |
10 |
Tu non c'entri niente di niente con Sanremo, però nel tuo
frullatore puoi buttarci anche quello. Anzi, tu sei proprio quel
frullatore: sei quello che sceglie gli ingredienti da metterci,
sei quello che schiaccia il bottone e però sei anche dentro il
frullatore. Un vero casino, però splendido. |
F |
16 |
In questi giorni riflettevo sopra una parola del nostro tempo:
COMUNICAZIONE. Hanno addirittura inventato una laurea in scienza
della comunicazione (ci può essere una disciplina più ridicola?)
Io credo, penso, sospetto, che l'ESSERE comunichi già di suo per
cui se una cosa ha bisogno di essere comunicata è solo perchè
non è. La comunicazione è uno splendido gioco da fare in quanto
tale. Non si può studiare come si comunica l'essere, bisogna
essere, questo è il punto. Se non si è non c'è niente da
comunicare. Se poi si vuole aprire un'università per insegnare a
comunicare il non essere è un'altra storia ma qui cominciano i
guai perchè una ragazzetta che si iscrive impara che essere non è
necessario. Guai. Essere è l'unica cosa necessaria. |
L |
21 |
L'estasi è sempre stata fraintesa come uscita da sé, mentre è
semplicemente l'uscita dalla stasi di sé. |
F |
40 |
Il poeta Dino Campana scriveva: "Fabbricare, fabbricare,
fabbricare preferisco il rumore del mare" Oggi io farei un
remix di questo verso di Campana che suonerebbe così:
"Fabbricare, fabbricare, fabbricare preferisco fabbricare il
rumore del mare". |
L |
41 |
Fra il benessere e il malessere preferisco l'essere. Se sai chi
sei, se valorizzi il tuo carattere e lo espandi, allora sei in
buona salute. La salute coincide con una relazione forte con la
vita. Puoi farti male, puoi anche perdere, ma è quando hai
fuochi, slanci, decine di gesti quotidiani che esprimono
abbondanza, che sei sano. |
F |
42 |
La Francesca è andata un paio di giorni a Roma per un impegno
che aveva e sono rimasto solo a casa con la Teresa. Ormai ha 11
anni e fa la donnina di casa che si prepara la colazione e mi
rimprovera per il disordine, in pratica fa l'imitazione della sua
mamma, una cosa magica. |
L |
43 |
Serio non è uno che non ride. Serio è uno che si dedica con
tutto sé stesso a quello che fa. |
L |
59 |
Invece di maledire il buoi, accendi la luce. |
F |
65 |
..non credo, mi rifiuto di credere, a qualunque cosa nasca a
distanza dal femminile. |
F |
81 |
Tom Robbins ha detto che "la linea di confina - la lettera
che c'è fra la a e la b, il numero intero che sta fra uno e due,
la crepa fra lo yin e lo yang - è il luogo più significativo
dove artisti, filosofi e cercatori di verità possono ritrovarsi" |
F |
101 |
..sto bene come può stare uno in mezzo all'uragano, di sicuro
vivo e determinatissimo. |
L |
104 |
Penso che l'esperienza serva sostanzialmente a una cosa: a
imparare che l'esperienza non serve a una sega. |
L |
125 |
..ma siamo così sicuri che le regole si debbano difendere?
|
F |
125 |
Avete mai visto nell'intera storia umana grandi invenzioni,
scoperte, imprese, prendere corpo dentro regole? Vi risparmio la
fatica di pensarci, perchè la risposta è no, mai. Ogni
evoluzione che si è compiuta in ogni campo....è immancabilmente
avvenuta superando un confine, scavalcando un limite,
avventurandosi al di là delle regole convenzionali. |
F |
136 |
Quello che mi affascina dei social media è proprio questo: ti
offrono la possibilità di essere chi sei, di condividerlo, di
comunicarlo come credi, di trasformare gli incontri in rete in
incontri fisici oppure no, di raccontare quello che vuoi della tua
biografia personale, di mostrare o no le tue foto,in definitiva,
di giocartela come ti pare. E' una libertà che finora non avevamo
nemmeno immaginato. Abbiamo la palla in mano, tocca a noi
decidere, tocca a noi prenderci la responsabilità. |
F |
137 |
Il concetto di frontiera è oggi centrale perchè la frontiera
oggi è ovunque e non più localizzabile nei luoghi
tradizionalmente considerati di confine. La frontiera è la realtà
stessa, anzi più lo sguardo ti porta al centro delle cose più si
deve fare i conti con la frontiera delle cose. In fondo l'unica
possibile forma di emancipazione dal controllo dei flussi è
quella di trasformarsi in flusso e non essere più "luogo" |
L |
145 |
C'è una poesia della Szymborska (grande signora polacca) che
in un verso dice: "mentre pronuncio la parola futuro la prima
sillaba è già nel passato. |
L |
169 |
L'amore è la forma possibile di eternità nell'attimo. |
L |
170 |
L'amore esiste se è iperbolico, incondizionato, se è fino in
fondo, se accetti di bruciarti. |
F |
181 |
La più grande delle battaglie a favore dei diritti umani resta
sempre quella di viverli e praticarli fino in fondo qualora si è
nati in un pezzo di mondo dove sono pienamente riconosciuti,
giusto?
|
L |
181 |
Lorenzo, io credo che il principale, fondamentale diritto umano
sia quello di essere importante: la tua vita conta, è
significativa, ha valore. Fin da bambino/a: sei amato, sei al
centro dell'attenzione, ti senti badato. Poi quando cresci non sei
soltanto un numero, non fai un lavoro che chiunque altro può fare
al posto tuo, non sei sostituibile. Qualcuno potrebbe pensare che
così cresci egocentrico: io al contrario credo che l'egocentrismo
sia essenzialmente difensivo, e che invece è proprio quando tu
sei consapevole del tuo valore e della tua unicità che sei molto
più disposto a riconoscere il valore e l'unicità degli altri
diversi da te. Uguaglianza è un concetto estremamente pericoloso:
tu devi poter avere uguali diritti, ma devi poter essere trattato
come unico. Invece troppo spesso prevale un'idea di uguaglianza
che tende ad appiattire, a uniformare. |
F |
210 |
All'epoca quando è arrivato Darwin la chiesa era Pacman e lui
è arrivato con in 3D. Lui pensava che la chiesa se lo sarebbe
mangiato vivo e in effetti c'ha provato ma ha vinto lui e sai
perchè? Perchè Dio non è Pacman e nemmeno il 3D ma
l'elettricità che alimenta tutti i videogiochi. |
L |
216 |
I bambini sono dei big bang in azione e loro cercano di
controllare lo scoppio perchè si creino i pianeti che vogliono i
grandi: pianeti tutti uguali, con poca vita. |
L |
217 |
Perchè i bambini sono perfettamente in grado di maneggiare la
complessità ma non hanno nessun interesse evolutivo ad avere a
che fare con la forma stitica, con la noia, con le palle, con la
ridondanza, con la sciatteria, con i perbenismi di ogni grado. |
L |
246 |
La poesie "è" e il poeta è quello che si getta
nella poesia con tutto se stesso come un calciatore del Ghana si
getta nel gioco del calcio con tutto se stesso. Le personalità
che emergono dai mondi sono isole che escono fuori dall'oceano ma
al momento in cui emergono smettono di essere oceano e così
definiscono l'oceano stesso come quella cosa che non è terra. |
L |
296 |
..per superare la fascinazione per le droghe dobbiamo non fare
prediche morali nè tantomeno vietare , ma proporre modelli di
vita più eccitanti, più vitali. Mostrare che ci sono decine,
migliaia, di esperienze più espansive delle droghe. In questo
senso abbiamo bisogno di evidenziare persone e progetti che - al
di là del talento - hanno un grande fuoco, una missione
eccitante.
|
F |
297 |
Ho letto ora il tuo pezzo sulle droghe. E' una vecchia storia,
probabilmente vecchia come il mondo e per me risale almeno ai miei
anni del liceo in cui persi la decisione di starne fuori, dalle
droghe intendo. Per puro spirito anticonformista, mi sembrava che
l'argomento "canna della sera prima" fosse una di quelle
cose sulle quali tutti devono avere una storia da raccontare e
invece a me semplicemente non interessava, era la solita
omologazione verso il basso, non ne volevo sapere, se devo essere
un mediocre voglio esserlo in modo unico, l'ho sempre pensata
così. Poi ho avuto la fortuna di iniziare presto a fare tardi la
notte con la passione di voler essere un grande dj, e le droghe,
molto presenti intorno a me, mi sembrarono un ostacolo più che
una scorciatoia. Non sono contrario alle droghe, non me ne frega
nulla delle droghe, ma sono cresciuto con la mia mamma che
prendeva la pillola per dormire, la pillola contro l'ansia, la
pillola per il mal di testa, la pillola per il mal di schiena e
questa storia non mi tornava, e continua a non tornarmi. Se per
dormire ho bisogno di una pillola, quel dormire è mio nemico, se
per godermi la vita ho bisogno di una pillola di mdma, quella
goduria non fa per te, magari va bene per un altro, e non perderà
il mio saluto, il mio affetto e il mio rispetto, ma non per me.
Anche io mi drogo, eccome, mi piace la fatica di una scalata in
bicicletta, sono dipendente da quella sensazione che monta quando
si fa un disco, si prepara uno spettacolo, quando ci si fonde
completamente con un ritmo a volumi altissimi, mi drogo
pesantemente di nuovi traguardi da superare, mi perdo dentro a un
poema scritto 500 anni fa e mi estraneo completamente dalla realtà
che mi circonda. Ma queste sono tutte chiacchiere. La verità è
che la droga non è vero che fa bene Franco, ci sono ottime
persone che si drogano, spesso le più sensibili tra loro le più
attratte dalle droghe in genere, ma non venitemi a dire che è
tutto ok perchè non è tutto ok. La droga rende paranoici,
monomaniaci, la droga non ti libera da un bel cazzo di niente, è
questa la merdosa verità. Ti rallenta, ti rincoglionisce, ti
disumanizza, e va benissimo così perchè la vera faccenda è che
dalle droghe si pretende proprio questo anche se spesso ci si
racconta il contrario. C'è un senso di morte molto forte nelle
droghe, non raccontiamoci palle, e il senso di morte è il parente
più stretto del senso di colpa. A me i libri di Burroughs fanno
cagare, mi spiace, pura self indulgence travestita da chissaché.
Hai ragione tu le droghe dovrebbe usarle solo chi non ne ha
bisogno. Come quasi tutte le cose, è il bisogno che ci frega. Il
bisogno è un'invenzione di qualcuno, lo sappiamo bene. Tra
bisogno e desiderio nella nostra società ci passa una parete
sottile, a volte invisibile, una frontiera, e quella è un'altra
di quelle frontiere da spingere in là verso il lato del
desiderio. Noi siamo la società del desiderio, ma ci fa paura
accettare questa cosa e allora preferiamo pensarci legati al
bisogno, ma stiamo mentendo quando è così. |
L |
299 |
Forse la molla che ci ha tenuto lontano dalle droghe (e pure
dal fumo e dall'alcool) è stato l'orgoglio la voglia di
dimostrare - a noi stessi prima che agli altri - di poter
conquistare estasi e illuminazioni con i nostri mezzi, con
quell'inestimabile fonte di meraviglie che è il corpo, e anche
con il lavoro sporco, con una certa sorridente durezza verso se
stessi. Se c'è una cosa che mi disturba è l'espressione "fuori
di testa". No, accidenti, io voglio allargare, allungare -
come fosse la forma di un supereroe . testa e corpo, non uscirne. |
F |
300 |
Vorrei che altri, tanti, provassero lo stesso bruciante
orgoglio di avere un fuoco e bruciare con esso, di avere una
missione gioiosa e vitale e di vederla realizzarsi, di misurare se
stessi - con tutte le contraddizioni, le fragilità, gli errori -
non in base a mancanze da colmare ma a pienezze da espandere. |
F |
324 |
Quello a cui non puoi dare un nome non può esistere, eppure io
che lavoro con le parole posso con certezza affermare che alle
cose più importanti nella vita non puoi dare un nome. Gli ebrei
questa cosa la sapevano bene e quando al loro Dio danno un nome
impronunciabile fanno bingo. |
L |
335 |
e allora cosa dobbiamo fare? Dobbiamo continuare a dirci questa
cosa? Abbiamo bisogno di Berlusconi per dirci questa cosa? Per
adeguarci a questa visione? No, amici miei, non ci sto, io non ci
sto e rispondo con il mio lavoro, il mio entusiasmo, i miei mulini
a vento, la mia onda, non posso fare altrimenti, la vita è troppo
breve per spendere anche un solo secondo a lamentarmi anche se le
ragioni per lamentarsi sono sotto gli occhi di tutti. Noi che
siamo qui, che lavoriamo nella musica, noi che siamo qui possiamo
essere il cambiamento attraverso le cose che facciamo, come le
facciamo, la forza, la leggerezza e il rigore che siamo in grado
di infondere alle cose che produciamo. Perderemo, forse perderemo,
ma non possiamo far vincere quella visione del mondo al ribasso.
Non possiamo. Punto. Anzi no, concludo... non perderemo affatto.
Abbiamo già vinto. |
L |
341 |
Ieri in un negozio di abbigliamento alla moda c'era una linea
di magliette dedicate ai morti del rock and roll,a Kurt, a Jim, a
quello dei Joy Division, ecc.ecc., e io credimi mi sono sentito
così strano lì dentro, non so perchè, anni fa non mi avrebbe
fatto questo effetto, e adesso invece non so perchè mi fa pure un
po' incazzare che un ragazzino di sedici anni si metta la
maglietta con la faccia di un morto che faceva il lavoro più
bello del mondo. Cosa c'è dietro questa roba? Perchè invece di
commuovermi mi lascia perplesso? |
L |
355 |
Le soluzioni non si trovano nello stesso cassetto dove ci sono
i problemi. |
F |
367 |
..non c'è nulla di più femmina di un macho contemporaneo. |
F |
461 |
La cosa più buona della vita non è la bontà, è la vita. |
F |
475 |
Il passato non si può cambiare, questo lo sanno tutti, ma non
tutti sanno che il passato può diventare racconto e noi possiamo
diventare quel racconto e possiamo decidere, nel racconto, di
scegliere le parti che ci piacciono di più.
|
L |
RECENSIONE
Un libro - diario realizzato con uno
scambio di e-mail tra Lorenzo "Jovanotti" Cherubini
(cantante identificato nei dialoghi con la lettere L) e Franco
Bolelli (filosofo identificato con la lettere F).
Uno scambio intenso che racconta tratti
di vita quotidiana,la creazione di un disco, la creazione di un
libro, i continui spostamenti, un sacco di musica e i grandi temi che
vengono trattati: il maschile e il femminile, la musica, la
tecnologia, l'innovazione, e in primis l'amore e la libertà e LA
FRONTIERA.
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