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mercoledì 28 maggio 2014

Noi due come un romanzo - Paola Calvetti

Emma sta per raggiungere la fatidica soglia dei cinquanta, ha un figlio adolescente, un ex marito e una brillante carriera, quando decide di rivoluzionare la sua vita - e quella di molti altri. Nei locali avuti in eredità da una zia, nel cuore di Milano, apre una libreria: si chiama "Sogni&Bisogni" e venderà solo libri d'amore... "Sogni&Bisogni" diventa presto il rifugio e il luogo d'incontro per una folla di personaggi: da Alice, trentenne e vivacissima aiutante libraia, a Gabriella - l'amica di sempre, il cui marito commercialista è il Nemico Fedele che veglia sui progetti di Emma ai tanti lettori, uomini e donne, giovani e anziani, che portano le loro vite fra i libri e così ne trovano di nuove. Ma, soprattutto, è grazie alla libreria e a una fatale coincidenza che Emma ritrova Federico, il grande amore della sua giovinezza.

RECENSIONE

Bella trama...peccato che sia ingannevole! 
C'è una libreria specializzata in amore.  Ci sono due ex ragazzi che si ritrovano adulti, che decidono di scriversi ma di incontrarsi solo una volta all'anno per consumare la loro passione.  C'è Alice, Gabriella,  Alberto,  Manuele e tanti altri personaggi... ma è trooooooooppo lento! Le lettere di Emma e Federico non si possono leggere causa la loro banalità e inutilità,   Le storie in libreria sono uno sfoggio di citazioni e nulla più. 

sabato 24 maggio 2014

Cosa tiene accese le stelle - Mario Calabresi

Il sentimento di sfiducia sempre più diffuso nel nostro Paese assomiglia a una forma di fatalismo nostalgico: uno dei ritornelli ricorrenti di questi tempi recita che, in fondo, si viveva meglio all'epoca dei nostri genitori e quel periodo probabilmente non tornerà più. In realtà, non è affatto vero che una volta si stava meglio, ma come spesso accade il pessimismo provoca una percezione distorta del mondo e della storia. Oltretutto rifugiarsi in un passato idealizzato non serve di certo ad affrontare le sfide, personali e collettive, che il mondo ci mette ogni giorno di fronte. Secondo Mario Calabresi, per non farsi schiacciare da una cultura nostalgica e passatista, occorre in primo luogo imparare di nuovo a sognare, essere capaci di immaginarsi il futuro e di porsi dei traguardi ambiziosi. La capacità di guardare sempre un passo più avanti del nostro orizzonte è la qualità più preziosa: c'è chi la possiede di natura, c'è invece chi l'ha acquisita con l'esperienza, ma si può sempre imparare. Calabresi ci racconta le storie di chi è stato capace di ridarsi un sogno, imprenditori, uomini dello Stato o semplici concittadini, e attraverso il loro esempio ci rivela che il presente è meglio del passato per definizione, e che spesso basta solo un semplice cambio di percezione per riprendersi il futuro.

RECENSIONE

Fondamentalmente è un libro pieno di ottimismo....forse troppo(!) che ti fa dire: "Ma veramente siamo in un periodo nero della storia o è solo l'autore che cerca di convincerci che il nero è dentro di noi?"
Non so se riesco a spiegarmi, questo libro parla di una crisi che probabilmente non esiste perchè la nostra storia è stata fatta di momenti ben peggiori, di crisi più profonde ma grazie alla speranza di un futuro migliore tutto si è risolto per il meglio (?). 
Non so, fondamentalmente dovrebbe essere un libro che incoraggia credo, ma a me ha messo ancora più tristezza... è come dire a un uomo che perde l'uso delle gambe di essere felice ricordandosi quando ancora le aveva intatte.... non so mi sembra un po' troppo!

domenica 18 maggio 2014

Vorrei che fosse amore - Julie Buxbaum

Emily piange nel sonno, il suo fidanzato Andrew ride. Emily ha paura di non essere all'altezza di un uomo così perfetto, e infatti, quando lui sta per proporle disposarsi, lo lascia. Ma non finirà così. Una grande love story contemporanea che intenerisce e scalda il cuore.

RECENSIONE

Odi et amo!
Mi è piaciuto ma non mi ha convinta..  non mi ha coinvolta sempre! A tratti non riuscivo a staccarmi, e in altri punti invece mi veniva voglia di chiuderlo..però è stata una lettura piacevole.. 

lunedì 12 maggio 2014

Il giardino segreto - Frances H. Burnett

Pubblicato in volume nel 1911, Il giardino segreto è ormai entrato a buon diritto (grazie anche al cinema, che di recente ne ha rinnovato la popolarità con la versione prodotta da Francis Ford Coppola e interpretata, fra gli altri, da Maggie Smith) fra gli “evergreen” della letteratura per ragazzi (e non solo) del XIX secolo. È la storia della piccola, “brutta” Mary Lennox, una bambina viziata, scontrosa e dispotica che, rimasta sola al mondo, viene mandata a vivere con uno zio, il nobile ed eccentrico Archibald Craven, in un antico castello in mezzo alla brughiera dello Yorkshire su cui sembra gravare una sorta di maledizione… Mary riuscirà pian piano a dirimere tutti gli enigmi che si celano nelle “cento stanze” di Misselthwaite Manor, scoprendo anche un misterioso giardino segreto che contribuirà in modo determinante a cambiare la sua vita e i suoi rapporti con gli altri. Con questo romanzo Frances Hodgson Burnett (autrice, anche, dell’altrettanto celebre Il piccolo Lord) scrive forse il suo capolavoro: un libro che varca agevolmente i confini della children’s literature, rivelandosi sorprendente per i lettori di ogni età.

«Se andate da quella parte, troverete i giardini», disse indicandole un cancello in mezzo ai cespugli e ai rampicanti. «D’estate ci sono tantissimi fiori, ma in questa stagione non c’è nulla». Esitò qualche secondo, poi aggiunse: «Uno di quei giardini è chiuso. Da dieci anni non ci va più nessuno».


RECENSIONE

Quando ero piccola avevano fatto anche il cartone animato che riguardava questo romanzo infatti leggendolo ho potuto rivivere quelle magiche atmosfere che finora avevo vissuto (solo grazie alla tv) e poi dimenticato.
Letto in età adulta non mi sembra una storia avvincente o particolare... ma credo che letto da bambini, o a dei bambini invece l'effetto sia totalmente l'opposto..
mi ricordo infatti di quando sognavo come Mary di trovare un giardino segreto, di diventare amica di qualsiasi animale e di saper "domare e addomesticare" ogni bambino intorno a me solo con la semplicità delle cose belle.  

martedì 6 maggio 2014

Confessioni di un codardo - Charles Bukowski

Due coniugi frustrati e squattrinati osservano il proprio fallimento in uno squallido alloggio; un patito dell'ippica trova la puntata vincente per una procace sconosciuta; un "duro" dei bassifondi liquida in un bar un magnaccia venuto a vendicare un torto fatto alle sue protette... Una raccolta di 12 racconti che ripropongono le situazioni più tipiche della narrativa di Bukowski. Si ritrova l'America dei suoi romanzi, marginale, plebea, clandestina, fatta di vecchi bar mal frequentati, di squallidi motel, di tavole calde, ippodromi e autostrade deserte. Si ritrova quell'ironia beffarda, quella volgarità sfacciatamente provocatoria, quel gusto per l'eccesso che continua a stupire e catturare.

RECENSIONE

Questa è una raccolta di 12 racconti in cui vengono trattate da Bukowski le situazioni tipiche bukowskiniane.
Niente di ciò che già non conosciamo..
alcuni di questi racconti sembrano addirittura solo esercizi di stile che al lettore lasciano poco e niente.