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giovedì 28 novembre 2019

CHERNOBYL



Chernobyl, la mini serie che racconta la tragedia avvenuta il 26 aprile 1986 in Ucraina.

Avevo un anno e poco quando scoppiò la centrale nucleare di Chernobyl e ovviamente non posso ricordare. Ho sempre sentito parlare del disastro e della distruzione che ha creato lo scoppio, a scuola purtroppo non se ne è mai parlato quindi nessun dettaglio ulteriore se non voci di popolo e ricordi di chi era un po' più grande di me, ho sempre sentito parlare dei "bambini di Chernobyl" e anche delle restrizioni che avevamo pure noi qui in Italia quando scoppiò la centrale... ma vederlo..beh è tutta un'altra cosa.
Ne parlavo con mamma e lei dice che non potevamo magiare frutta e verdura fresche perchè potevano essere contaminate, che non potevamo bere acqua se non in bottiglia etc. ma nemmeno lei, e quindi il resto del mondo, sanno davvero cosa è successo, come si sono mosse le autorità, i danni causati alle persone del luogo e tutto quello che la serie ci fa vedere.
E' una mini serie, 5 puntate, dove raccontano tutto quello che accadde a Chernobyl: dalla sera dell'esplosione alla fine del processo. Viene spiegato dettagliatamente tutto, i motivi, i movimenti del governo, le intuizioni degli scienziati.. e pensare che tutto quello che vediamo sullo schermo è successo realmente a pochi passi da noi in un tempo che sembra lontano ma che stando ai loro dati non lo è per niente, mette i brividi ancora oggi.
Una delle cose che ho trovato interessanti è che non si vuole far polemica, non si vuole andar contro il governo ma nemmeno a favore,  si vuole raccontare ciò che é stato, quel che si poteva evitare, le conseguenza e si cerca di farlo per salvare più vite possibili, non solo a Chernobyl ma attorno alle altre centrali nucleari.
DA NON PERDERE




mercoledì 20 novembre 2019

Pastel de nata

INGREDIENTI:

2 rotoli di pasta sfoglia
burro qb
5 tuorli
100 g di zucchero
300 ml di panna 

PREPARAZIONE:

1. Srotolo i due rotoli di pasta sfoglia, li spennello con del burro fuso, li metto uno sopra all'altro e li spennello di nuovo.
2. Assicuratami che siano ben incollati uno all'altro li arrotolo nella carta da forno e li metto in freezer per almeno un'ora.
3. Preparo il ripieno con i tuorli, lo zucchero e la panna che metto a bollire sul fuoco mescolando sempre altrimenti l'uovo si attacca alla pentola.
4. Lascio raffreddare un po' il ripieno.
5. Prendo il rotolo di pasta sfoglia dal freezer e lo suddivido in 8 o più parti tutte uguali.
6. Prendo ogni dischetto di pasta sfoglia ottenuto e cerco di creare un cestino che poi metto in una teglia o stampino per muffin o cupcake.
7. Riempio ogni cestino con il ripieno ormai raffreddato quasi fino all'orlo.
8. Inforno a 220° per circa 25 min.






BUON APPETITO!

mercoledì 13 novembre 2019

La biblioteca invisibile - Genevieve Cogman

Irene è una spia che per conto di una società segreta - la Biblioteca invisibile - viaggia attraverso dimensioni alternative per recuperare libri speciali. Con il suo enigmatico assistente Kai, viene spedita in una parallela Londra vittoriana per rintracciare un volume molto pericoloso. Gli agenti della Biblioteca invisibile sono pronti a rubare i libri se necessario, ma a volte le missioni comportano pericoli imprevedibili. Al loro arrivo in una Londra infestata dal caos, governata dalla magia e abitata da strane creature sovrannaturali, Irene e Kai scoprono che qualcun altro ha già rubato il libro e ucciso chi lo custodiva. Nel corso della missione Irene affronterà ladri, assassini, società segrete, lupi mannari e giganteschi alligatori meccanici, e dovrà dare il meglio di sé o sarà persa... per sempre.


RECENSIONE

L'idea di partenza, cioè Irene è una spia della Biblioteca invisibile che va in giro per mondi paralleli a cercare libri, già mi piaceva.
Il fatto che deve cercare un libro dei Grimm ancora di più, con un affascinante apprendista in un mondo pieno di caos, di fate, di magia e di tecnologia avanzata, affiancati da un detective del luogo... beh ha fatto centro! Ha tutti gli elementi che mi fanno apprezzare l'idea..in più è scritto bene ed è molto scorrevole.. quindi direi che è il mio libro!
Anche se alcune parti mi sono risultate un po' lente (ma poca roba e soprattutto necessaria) direi che è un bel giallo-fantasy(?).
Per la conclusione... beh abbiamo ricevuto un premio, un po' di tregua e la possibilità di fare quel che ci piace con un bel ragazzo attorno.. godiamocelo Irene!

martedì 5 novembre 2019

Il rilegatore - Bridget Collins

Immagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. È esistito un tempo in cui era possibile. È questa l'arte di antichi rilegatori che nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutano le persone a dimenticare. Seduti con un libro in mano ascoltano le esperienze del passato che vengono raccontate loro. Parola dopo parola, le cuciono tra le pagine, le intrappolano tra i fili dei risguardi. Così il ricordo sparisce per sempre dalla memoria. Catturato sulla carta non ce n'è più traccia. Per anni l'anziana Seredith ha portato avanti questo affascinante mestiere, ma è arrivato il momento di trovare un apprendista. Qualcuno che rappresenti il futuro. La sua scelta cade su Emmet. Sarà lui il nuovo rilegatore. Lui per cui i libri sono sempre stati proibiti. Ne ha paura anche se non sa cosa c'è di sbagliato in quello che nascondono. Eppure giorno dopo giorno quella diventa la sua vita e il suo compito quello di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il luogo in cui quel mistero ogni volta si compie è ormai la sua casa. Casa che crede di conoscere in ogni suo angolo fino al giorno in cui scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Una libreria immensa la riempie. Tra quelli scaffali Emmet trova un libro con scritto il suo nome. Al suo interno è celato un ricordo che gli appartiene. Non c'è nessun dubbio. Ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per sapere chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche quello che ha voluto o dovuto dimenticare.

RECENSIONE

Emmett, il protagonista, mi colpisce subito. E non c'è un motivo specifico.. tipo un colpo di fulmine, lo guardi e tac te ne innamori.. ecco con lui è andata proprio così.
La sua storia viene raccontata dall'autrice in modo molto scorrevole. Mi piace il fatto che i capitoli siano corti e i fatti siano raccontati, a parte alcuni, in maniera chiara e "veloce". 
Piano piano entriamo nel mondo e nel cuore di Emmet e lo scopriamo insieme a lui, ridiamo con lui, ci emozioniamo con lui e alla fine vinciamo con lui. Sì, vinciamo! Perchè riavere i propri ricordi che si è voluto o dovuto farsi cancellare, seppur dolorosi che fossero, è sempre una vittoria, una sorta di libertà che acquisiamo e che ci spetta di diritto. 
Ma a parte la storia di Emmet vorrei dire due parole sul libro in sè, cioè sul concetto del rilegatore (quello vero, cioè quello che ci insegna Seredith), in questo libro. Il rilegatore qui non è solo uno che mette insieme delle pagine di cose che si inventa o di avvenimenti realmente accaduti, ma è una specie di confessore, di custode, di medico e guaritore per tutti quelli che vogliono farsi rilegare. Perchè qui non si tratta di rilegare libri, ma persone. Ascoltare il loro dolore, prenderlo, rielaborarlo, farlo proprio e custodirlo in modo che nessuno possa toccarlo e che non possa più fare del male alla persona che ha deciso di purificarsi. Come quando ti confidi con un'amico e poi ti sembra che ti sia tolto un peso... ecco, quello è il rilegatore qui, un buon amico che ti cancella i dolori.