<3 GRAZIE A CHIUNQUE PASSA E LASCIA UN SEGNO DI SE' <3

venerdì 29 gennaio 2021

Corso PRE-PARTO n°5

Come allattare?
Come capire quando ha fame?
Come capire se cresce?
Di cosa ha bisogno?
Come comportarsi quando piange?

OK! Calma e sangue freddo prima di tutto 

COME CAPIRE QUANDO HA FAME?

Quando un neonato ha fame, sonno, sete, fastidio, dolore ha solo un'arma per attirare la vostra attenzione e farvi capire che c'è qualcosa che non va PIANGERE, e piangerà per tutte queste cose e per molte altre.
Ma quando ha fame, prima di piangere, apre e chiude la bocca come se cercasse cibo, poi inizia a mordersi le mani e se ancora non siete arrivate sì che inizia a piangere!

COME ALLATTARLO (la varie posizioni)

Prima di tutto bisogna sempre ricordare che il bimbo deve essere sempre a contatto con la mamma (o con chi lo allatta se si tratta di biberon) e deve sempre essere rivolto completamente verso la mamma.
Se allattate naturalmente il bimbo deve aprire bene la bocca con le labbra che "escono" dall'attacco, deve prendere in bocca non solo il capezzolo ma tutta (o gran parte) dell'areola per stimolare al meglio la produzione di latte. 
Non esistono donne che non hanno latte. Il latte viene prodotto SOLO se il bambino succhia. Più il bambino succhia più latte produci, quindi se il bambino non si attacca, o si attacca poco, o se gli date delle aggiunte di latte in polvere, la vostra produzione di latte diminuirà inevitabilmente. 

Le posizioni per allattarlo sono essenzialmente 5

1. La "classica" con il bimbo in braccio, con la sua testa nell'incavo del gomito. 
2. Sempre nella posizione "classica" ma con una mano sotto la testa e l'altra mano sotto il sedere.
3. Con il bimbo in posizione verticale, come se fosse in piedi.
4. La posizione a rugby, con la testa del bimbo attaccato al seno che passa sotto il braccio e il corpo del bimbo che va verso il dietro, verso la schiena della mamma.
5. Da sdraiata sul lato con il bimbo davanti a te girato anche lui sul lato.

COME CAPIRE SE CRESCE?

Non ci sono molti modi di capire se il bimbo cresce se non pesarlo e controllare la cacca.
Il peso del bimbo ovviamente varia in base al nutrimento, alla lunghezza e ad altri mille fattori, sta di fatto che un neonato dovrebbe crescere circa 150/200 gr a settimana e va pesato solo una volta a settimana per non farvi venire l'ansia.
Un altro modo per sapere se il piccolo cresce e se viene nutrito a sufficienza è controllare la cacca. La prima cacca sarà quasi nera e filamentosa (il famoso meconio di cui parlavamo qualche puntata fa), poi con il passare dei giorni diventa liquida e verde scuro, quando l'intestino inizia a stabilizzarsi la cacca sarà liquida ma color senape. Per essere "giusto" nella crescita dovrebbe fare la cacca dalle 2 alle 5 volte al giorno per il primo mese. 

BISOGNI DEL BIMBO il primo mese di vita

Il bimbo appena nato, ma anche oltre non ha chissà quali bisogni, ma la cosa fondamentale è LA PRESENZA di mamma e papà.
Infatti deve sempre sapere che voi ci siete perchè capisce fin da subito che senza di voi lui non può sopravvivere.
Tenete conto che più lo tenete vicino all'inizio, più facile sarà staccarlo più avanti.
Quando piange non si deve farlo aspettare, non si può dire "tanto ora smette" oppure "lascialo piangere che deve imparare" NO! Quando piange bisogna esserci nel minor tempo possibile!
All'inizio quando piange non si capisce per cosa piange, poi piano piano tu imparerai a capire e lui imparerà a farsi capire meglio e insieme distinguerete i vari tipi di pianto.

Ci sono poi degli step da affrontare chiamati SCATTI DI CRESCITA dove il bimbo sarà probabilmente più nervoso, più affamato, più irrequieto e non capirai cosa vuole o lo capirai ma ti sembrerà impossibile che abbia ancora fame e invece sì. Bisogna solo assecondarlo che lui sa cosa gli serve.

I primi 9 mesi di vita del vostro bimbo si possono dividere in tre trimestri, come la gravidanza, e come la gravidanza hanno le varie fasi:
I° TRIMESTRE è il trimestre dell'adattamento
II° TRIMESTRE è il trimestre della simbiosi
III° TRIMESTRE è il trimestre della separazione. 

Nel prossimo post, che sarà l'ultimo, parleremo del TEMA DEL CAMBIAMENTO non personale ma di coppia.
A presto
ALi

mercoledì 27 gennaio 2021

Focaccia

INGREDIENTI: 

500 gr di farina 0 o manitoba
350 ml di acqua 
3 gr di lievito secco
12 gr di sale
30 gr di olio extra vergine di oliva

PROCEDIMENTO:

1. Mettere in una ciotola piuttosto grande tutti gli ingredienti e mescolarli con un cucchiaio di legno. L'impasto risulterà molle e appiccicoso.
2. Coprire la ciotola con della pellicola.
3. Fare dei piccoli fori sulla pellicola con la punta di un coltello e lasciare lievitare per circa 20 ore
4. Passato il tempo di lievitazione togliere l'impasto dalla ciotola e metterlo su una spianatoia coperta di farina.
5. Piegare l'impasto 3 o 4 volte su se stesso senza schiacciarlo troppo.
6. Posizionarlo in una teglia unta.
7. Mettergli un po' di olio sopra e coprirlo di nuovo con la pellicola per almeno 1 ora.
8. Accendere il forno a 250 gradi.
9. Dopo averlo fatto lievitare, stendere l'impasto nella teglia.
10. Spennellare con acqua e olio e aggiungere sopra un po' di sale grosso e lasciare lievitare ancora una mezz'oretta.
11. Dopo questa ultima lievitazione e a forno caldo infornare per circa 15 min. nel ripiano più basso del forno.




BUON APPETITO

lunedì 25 gennaio 2021

Porta Torte double face

Ecco un altro progetto di cucito creativo molto semplice e utile. 
Ottimo anche come piccolo pensierino da regalare. 

MATERIALE

2 Pezzi di stoffa (uguali o anche diversi) 54cm x 80cm (porta torta)
2 pezzi di stoffa 10cm x 50cm (manici)
2 pezzi di stoffa da 24cm x 5cm (chiusure)
2 pezzi di corda o fettuccia da 90cm
1 pezzo di stoffa 30cm x 20cm (fascia esterna)

PROCEDIMENTO
  1. Cominciamo con il cucire i manici e le chiusure che il procedimento è un po' noioso e ripetitivo. Prendo il pezzo di stoffa, lato lungo in basso e lato corto ai lati, lo piego a metà, per segnare il centro, lo riapro e piego le due estremità verso il centro che abbiamo segnato e poi piego di nuovo sulla piega del centro. In poche parole avrete i pezzetti di stoffa piegati in 4 con i due lembi esterni all'interno che guardano il centro. Una volta piegati cucio il lato lungo aperto in modo da saldare le pieghe che abbiamo fatto. Questo passaggio lo si fa per due motivi: il primo, per far si che la stoffa non si sfilacci ai bordi e secondo per dare un po' più di spessore e durezza alla stoffa. Per i manici non c'è bisogno di cucire anche i lati corti, invece per le chiusure bisogna cucirne almeno uno ripiegandolo sempre all'interno in modo che non si sfilacci. Per fare questi passaggi è consigliabile utilizzare il ferro da stiro ad ogni piega in modo che il tessuto tenga la forma che gli avete dato così quando lo mettete sotto macchina sarà più difficile che si sposti.
  2. Fatto questo passaggio molto accuratamente, potete iniziare ad costruire il porta torte vero e proprio. Prendiamo un pezzo di stoffa 54x80 con il dritto verso l'alto, i lati corti sopra e sotto e i lati lunghi a destra e sinistra. 
  3. Prendo la metà del lato corto e posiziono all'interno della stoffa una chiusura appena creata e ai suoi lati equidistanti posiziono le due estremità di un manico (tenendo sempre il tutto all'interno della stoffa).
  4. Fatto questo passaggio sia da un lato che dall'altro cucio le estremità dei manici e la chiusura sulla nostra stoffa stando a circa 1 cm dal bordo.
  5. Quando ho fissato i manici e le chiusure, tenendole sempre all'interno della stoffa appoggio sopra l'altro pezzo di stoffa 54x80 dritto su dritto e cucio tutto intorno lasciando però un'apertura su un lato lungo di circa 15cm in modo da poter farci passare la mano e poter risvoltare il lavoro. (Se volete rendere il tutto un po' più rigido basterà aggiungere sopra la stoffa che abbiamo appena appoggiato dell'imbottitura e cucirla insieme con lo stesso procedimento)
  6. Ora possiamo risvoltare il nostro lavoro, tiriamo bene fuori gli angoli e se tutti i passaggi sono corretti avrete i manici e le chiusure che, se piegate a metà il porta torte combaciano e sono ben fissati all'interno dei due strati di stoffa.

  7. Ora prendete il porta torte dal lato lungo e  risvoltatelo di 3cm circa verso l'interno. Questo servirà per far passare poi la fettuccia che servirà per stringere il porta torte in base al piatto o alla teglia che vorrete mettervi all'interno. Cucite solo il lato lungo lasciando aperti i lati corti e fate attenzione a saldare bene inizio e fine della piega e di chiudere il buco che avevamo lasciato per il risvolto.
  8.  Fate questo da entrambi i lati lunghi del porta torte

  9. Una volta fatto questo dovete inserire aiutandovi con una spilla da balia le fettucce nelle asole che abbiamo creato, fate dei nodi alle estremità così che non possano scappare all'interno dell'asola e avrete finito.

  10. Ora con il pezzo di stoffa da 30x20 faremo una fascia esterna che servirà per tener chiuso il vostro porta torte una volta finito di utilizzarlo e dopo averlo piegato. 
  11. Tenendo il lato lungo come base, piegate il tessuto dritto su dritto e cucite il lato lungo.
  12. Risvoltate da uno dei due lati corti
  13. Fate combaciare bene i due lati corti tra loro e cucite il più vicino possibile all'estremità.
  14. Risvoltate di nuovo. Vi verrà una fascia in cui potrete inserire il vostro porta torte stirato e piegato.

    Nulla toglie che sulla fascia possiate fare o applicare delle decorazioni a vostro piacere. 


Io ho scelto questo progetto molto morbido perchè lo ritengo molto versatile. Infatti potete mettere al suo interno un piatto di qualsiasi dimensione o una teglia sia tonda che rettangolare. Mi sembrava il più comodo e il più utilizzabile.



Il mio è double face quindi non ci sono decorazioni particolari all'esterno, ma se lo fate con un interno e un esterno precisi, nessuno vi vieta di aggiungere dettagli all'esterno.

Spero che il progetto vi sia piaciuto.
A presto
ALi

venerdì 22 gennaio 2021

Corso PRE-PARTO n°4

ALLATTAMENTO

Esistono due tipi di allattamento quello materno e quello artificiale. 
Noi in questo incontro, a prescindere dal fatto che si preferisca scegliere uno o l'altro, abbiamo cercato i pro e i contro di entrambi in maniera il più possibile razionale e obiettiva.

Allattamento ARTIFICIALE

PRO

Quantità: sai per certo quanto mangia
Sostanza: sai per certo che quel che mangia lo nutre
Aiuto: puoi essere aiutata nel dargli da mangiare perchè può darglielo chiunque

CONTRO

Costo: il latte artificiale ovviamente va comprato
Orari di allattamento: essendo meno digeribile del latte materno non si può dare al bimbo il successivo biberon prima delle 3 o 4 ore perchè deve avere il tempo di digerirlo per non fargli fare un'indigestione
Problemi di intestino: è più probabile che il bimbo soffra di coliche o sia più stitico
Rigurgito: è più facile che rigurgiti più frequentemente
No anticorpi: il latte artificiale non contiene anticorpi 
Va sterilizzato: l'acqua va sempre bollita, anche quelle delle bottiglie sarebbe meglio, e i biberon vanno sterilizzati ad ogni pasto.

Allattamento MATERNO

PRO

Non ha costi
Non ha orari: può essere dato a qualsiasi ora, in ogni momento, anche a distanza ravvicinata ed è a richiesta del bimbo.
E' digeribile
E' ricco di anticorpi: soprattutto il primo latte (colostro)
E' ricco di sapori: che potrebbero aiutarlo nello svezzamento
E' sempre pronto
Peso: il bimbo cresce nella maniera ottimale e aiuta il metabolismo della mamma a rimettersi in moto
Tumore al seno: dicono che sia una sorta di prevenzione
Legame mamma-bimbo: probabilmente è più accentuato ma non è detto

SVANTAGGI

E' doloroso
Ragadi: piccoli taglietti sul capezzolo
Mastiti: grumi di latte che ostruiscono i condotti e che provocano dolore al seno
Quantità: non si sa quanto il bimbo ha mangiato
Sostanza: non si sa quanto è nutriente
Fatica: sia per il bimbo che spesso succhiando si addormenta, sia per la mamma che deve essere sempre a disposizione
Aiuto: a meno che non si utilizzi un tiralatte e glielo si dia con il biberon, il bimbo deve essere sempre nutrito dalla mamma 


Il consiglio dell'ostetrica è stato: 

NON IMPORTA QUALE TIPO DI ALLATTAMENTO SCEGLIETE PER VOSTRO FIGLIO E PER QUALE MOTIVO SCEGLIATE UNO O L'ALTRO, L'IMPORTANTE CHE VOSTRO FIGLIO ABBIAM UNA MAMMA FELICE.

Nel prossimo post parleremo di COME ALLATTARE e dei BISOGNI DEL BIMBO il primo mese di vita.
A presto 
ALi

mercoledì 20 gennaio 2021

Latte Condensato

INGREDIENTI: 

1 cucchiaino di amido di mais
150 ml di latte
25 g di burro
150 gr di zucchero
1 bustina di vanillina

PREPARAZIONE:

1. Sciolgo un cucchiaino di amido di mais in 150 ml di latte senza lasciare grumi.
2. Faccio scogliere in un pentolino 25 g di burro 
3. Aggiungo latte e amido al burro fuso stando sempre sul fuoco e cominciando ad amalgamare il tutto con un cucchiaio.
4. Aggiungo lo zucchero e la vanillina e continuo ad amalgamare bene, sempre evitando che si formino grumi.
5. Quando il composto inizia a bollire abbasso la fiamma e, sempre mescolando, lo lascio ancora sul fuoco per almeno altri 5/6 minuti in modo che si addensi.
6. Una volta raggiunta una certa densità spengo il fuoco e metto il composto in un barattolo 
7. Quando il composto è freddo posso metterlo in frigorifero e può conservarsi per 3 mesi. 



lunedì 18 gennaio 2021

Copri Agenda

Eccoci di nuovo con un post che riguarda il cucito.

Oggi facciamo un copri agenda.
E' un progetto molto semplice, adatto anche alle principianti come me ed infatti, insieme a svariate lenzuola, è stato uno dei miei primissimi progetti. 

MATERIALE

Stoffa a piacere 
(per la misura dovrete basarvi sulla vostra agenda)
Una fettuccia circa 40cm FACOLTATIVA 
(la misura potrete sempre cambiarla secondo i vostri gusti o addirittura potete non applicare nessuna fettuccia)

PROCEDIMENTO
  1. Tagliate il pezzo di stoffa che vi serve in base alle misure dell'agenda chiusa. La stoffa dovrà essere alta circa 5cm in più dell'agenda e larga circa 3 volte l'agenda chiusa.

  2. Come prima cosa creiamo un orlo per evitare che la stoffa si sfilacci ai alti. Quindi rigirare la stoffa di circa 1cm per due volte lungo i due lati lunghi (superiore e inferiore), rovescio contro rovescio e cucire.
  3. Fare la stessa cosa per i due lati corti (destro e sinistro).

  4. Piegare un lato intorno alla copertina anteriore dell'agenda e poi l'altro lato intorno a quella posteriore in modo da creare due "asole". Per prendere le misure delle asole tenere l'agenda chiusa altrimenti poi l'agenda non ci starà. (nella foto è aperta solo per far vedere meglio il passaggio)

  5. Prendere le misure di queste asole e fissarle con degli spilli al lato superiore e inferiore rimuovendo l'agenda.
  6. Cucire il più vicino possibile ai bordi superiore e inferiore le due asole che abbiamo spillato.
  7. Se volete che sia un copri agenda semplice il progetto è finito. 
  8. Se invece volete poter chiudere la vostra agenda dovete infilare l'agenda nell'apposita cover che abbiamo creato, prendere la fettuccia e girarla intorno all'agenda in modo da poter creare un fiocco per poterla chiudere.
  9. Anche qui due opzioni, se volete una fettuccia semplice che funga solo da chiusura, potete cucirla al centro della vostra cover e alle due estremità, prendendo bene le misure con all'interno della cover l'agenda. Se invece volete una fettuccia di chiusura che funga anche da porta penne dovete, sempre con l'agenda nella cover, posizionare la penna sull'agenda nel punto in cui volete che poi rimanga e far passare sopra la penna la fettuccia.

    Fermatela con due spilli e segnate anche i punti della fettuccia alle due estremità della cover.
  10. Togliete l'agenda dalla cover e cucite tutti i punti che avete segnato.
Ecco a voi il vostro copri agenda con (o senza) porta penna e chiusura.

A presto 
ALi

venerdì 15 gennaio 2021

Corso PRE-PARTO n°3

LE FASI DEL TRAVAGLIO

Le fasi del travaglio sono tre e si distinguono in base alle contrazioni: quindi, contrazioni differenti per fasi differenti.

Prima di parlare delle fasi del travaglio vediamo quando è meglio recarsi in ospedale (senza contrazioni) sia se si è a termine gravidanza sia se non si sono ancora raggiunte le 37 settimane (feto completamente formato)
- Se si hanno perdite di sangue rosso vivo
- Se misurando la pressione ci si accorge che questa supera i 90/140 per più volte
- Se non si avverte più alcun movimento del bambino
- Se si rompono le acque
In questo caso ci sono varie "alternative": se il sacco si rompe in basso, verso il collo dell'utero si avrà una perdita sostanziosa di acqua perchè uscirà tutta insieme, se il sacco invece si rompe nella parte alta, la perdita di acqua sarà graduale. In questo secondo caso, per avere la certezza di aver rotto le acque, si può fare la prova con un assorbente, se si riempie velocemente avete rotto il sacco amniotico.
Il liquido del sacco amniotico deve essere trasparente, al massimo un po' tendente al rosa e allora avrete il tempo di almeno farvi una doccia e poi andare in ospedale (un'oretta circa). Se le acque non sono trasparenti ma sono scure (verdi/nere) dovete correre in ospedale immediatamente perchè il colore è dovuto al meconio, cioè al "materiale" contenuto nell'intestino del feto. In sostanza se il liquido è scuro, il bimbo ha fatto la cacca e potrebbe respirarla o mangiarla quindi bisogna correre.

I° FASE - I PRODROMI

Le contrazioni in questa fase non sono regolari, l'intervallo tra una contrazione e l'altra è variabile, la durata di ogni contrazione è variabile e anche l'intensità è variabile, queste contrazioni si chiamano prodromi.
Queste contrazioni servono per preparare il collo dell'utero. Quando il collo dell'utero si prepara è possibile perdere il tappo mucoso e può associarsi anche ad una piccola perdita di sangue (sembra sangue coagulato di colore marroncino). Non è detto che ci si accorga di perdere il tappo mucoso perchè potrebbe essere espulso anche gradualmente, come se si sciogliesse piano piano con il passare dei giorni. 
Questo dovrebbe avvenire dalla 37° settimana in poi. 
I prodromi non è detto che si percepiscano in modo distinto come contrazioni vere e proprie, si possono spesso confondere con dei mal di pancia da scombussolamento intestinale.

II° FASE - IL TRAVAGLIO

Le contrazioni iniziano ad avere degli intervalli precisi tra una e l'altra che sono sempre in diminuzione, l'intensità della contrazione è più o meno sempre la stessa e la durata delle contrazioni aumenta gradualmente. 
Facciamo un esempio, se durante i prodromi una contrazione durava 30 sec poi avevate 10 min di pausa, la seconda contrazione durava 40 secondi e poi altri 12 min di pausa e così via, in questa fase avrete contrazioni che durano dai 30 ai 60 secondi in aumento, e il tempo che passa tra una e l'altra va pian piano diminuendo, quindi tra la prima e la seconda passano 10 min, poi 10 min, poi 8 min per due o tre volte, poi 6 min e così via finchè non si arriva a una contrazione ogni 5 min della durata di circa 1 minuto a contrazione. Questa fase dovrebbe durare circa un paio d'ore, quindi avete tempo per prepararvi, farmi una bella doccia calda, che rilassa prima di andare in ospedale.
Arrivate in ospedale vi attaccano il monitoraggio e vi visitano. 
Quando avrete contrazioni ogni 2 o 3 min e il collo dell'utero sarà dilatato di 4-5cm siete ufficialmente entrate in travaglio.
Questa fase può durare fino a 6/7 ore perchè bisogna raggiungere i 10 cm di dilatazione per poter passare alla fase successiva.

Se decidono di intervenire in questa fase è per:
- Sofferenza fetale e intervengono in modo tempestivo spesso con un cesareo.
- Rallentamento travaglio. Se siete all'inizio del travaglio intervengono con l'induzione del parto con gel, fettuccia, palloncino, puntura (dipende dal momento) se siete a travaglio avanzato intervengono bucando il sacco amniotico, poi con una puntura di ossitocina in vena e solo successivamente, se nulla si è sbloccato con il cesareo.

III° FASE - ESPULSIONE 

Questa fase è l'ultima che vi divide dal vostro bimbo, è la fare espulsiva e può durare fino ad un massimo di 2 ore.
La spinta del parto, oltre ad essere liberatoria, è come quando hai lo stimolo di scaricarti perchè il bimbo per uscire deve fare una curva e lì si appoggia all'intestino.

Se decidono di intervenire in questa fase è per tirare fuori il bimbo che inizia a soffrire e lo fanno, in ordine, con:
- Episiotomia: taglio esterno dei genitali
- Ventosa
- Manovra di Kristeller

Dopo aver visto il bimbo, averlo tenuto tra le braccia 2 minuti, e aver tagliato il cordone ombelicale, mentre il bimbo è a fare tutti i controlli seguito dal papà c'è l'ultima parte da affrontare prima di abbracciare finalmente il piccolino: l'espulsione della placenta che avviene con ancora qualche spinta (ma ormai il peggio è passato). 
Poi ti staccano il monitoraggio, ti lavano, se ti sei lacerata ti cuciono e aspetti il bimbo che torna con papà. Cercano di farlo attaccare subito al seno mentre si svolgono le pratiche burocratiche. Stai due ore circa in sala parto con papà e bimbo per tener controllare i parametri vitali di mamma e bimbo, poi ti vestono e ti portano in camera.

Nel prossimo post parleremo di ALLATTAMENTO.
A presto
ALi

mercoledì 13 gennaio 2021

Melanzane sott'olio

INGREDIENTI:

2 o 3 Melanzane
Aceto bianco
Olio extra vergine di oliva
Sale
Prezzemolo o Origano
Peperoncino
Aglio

PREPARAZIONE

1. Lavo e sbuccio le melanzane.
2. Taglio le melanzane a striscioline sottili.
3. Metto le strisce di melanzane, poco alla volta, in una ciotola con l'aceto bianco e un po' di sale.
4. Lascio riposare le melanzane così per almeno 5/6 ore. Più le lascio più sapranno di aceto.
5. Scolo le melanzane e le strizzo dentro ad un canovaccio.
6. Taglio aglio, prezzemolo e peperoncino e li metto in un'altra ciotola in cui condirò le nostre melanzane aggiungendo l'olio e aggiustando di sale se servisse.
7. Quando sono ben condite, le posso travasare in un vasetto coprendole di olio e le posso conservare in frigo.




BUON APPETITO


lunedì 11 gennaio 2021

Mascherina semplice

Eccoci con un altro progettino semplice e utile.. anzi 2!

Sì, perchè oggi vi propongo due semplici e rapidi progetti per realizzare mascherine in stoffa o in TNT (Tessuto-Non-Tessuto).

Il primo è semplicissimo!
Avete presente le mascherine chirurgiche? Perfetto! Facciamola con la stoffa!

MATERIALE

2 pezzi di Stoffa 22cm x 16cm
Elastico 2 pezzi da 25cm circa

PROCEDIMENTO
  1. Prendo uno dei due pezzi stoffa, lo metto con il dritto verso l'alto e sul lato da corto gli applico gli elastici tenendoli verso l'interno (gli elastici non devono fuoriuscire dalla mascherina come quando la indossiamo ma devono stare all'interno in modo tale che quando verrà risvoltata risulteranno all'esterno)
  2. Cuciti gli elastici da entrambi i lati e tenendoli sempre rivolti verso l'interno appoggio sopra al mio pezzo di stoffa l'altro pezzo di stoffa, dritto su dritto.
  3. Cucio tutto intorno il perimetro lasciano un lato aperto per poter risvoltare.
  4. Risvolto tirando fuori bene gli angoli.
  5. Ribatto tutto il contorno facendo attenzione di chiudere anche la parte che avevamo lasciato aperta per risvoltare.
  6. Quando abbiamo cucito il tutto possiamo fare le pieghe di circa 1cm/1,5cm e ricuciamo il lato corto della mascherina con le pieghe che abbiamo deciso fi fare per fissarle.
Mascherina pronta!
PS. Si può anche lasciare aperto un lato o meglio la parte superiore per poterci infilare dentro un filtro nel caso lo si volesse



Secondo progetto di oggi:

MATERIALE

1 foglio A4
Forbici
2 pezzi di stoffa 22cm x16cm
Elastico 2 pezzi da 25cm circa

PROCEDIMENTO
  1. Prima di tutto bisogna costruirsi il cartamodello. Per farlo serve un foglio A4 che va piegato a metà per due volte e poi tagliato seguendo queste indicazioni. Il lato lungo in basso (che è quello chiuso) deve misurare 11cm, il lato a destra (aperto) deve misurare 4cm, il lato a sinistra (chiuso) deve misurare 8cm e il lato in alto (aperto) deve misurare 2cm. Poi dovete congiungere il lato destro al lato in alto con una diagonale che dovrebbe essere di circa 10cm. Tagliate le parti in eccesso e otterrete questo: 

  2. Come vedete una volta aperto io ho creato 2 triangoli, uno sopra e uno sotto alti 3,5cm. Questi triangoli serviranno poi per dare la forma alla mascherina quindi potete tenerli o tagliarli direttamente (io consiglio di tagliarli)
  3. Seguendo il cartamodello appena creato ricavate dai 2 pezzi di stoffa la forma esatta della nostra mascherina.
  4. Prendo uno dei due pezzi stoffa, lo metto con il dritto verso l'alto e sul lato da corto gli applico gli elastici tenendoli verso l'interno (gli elastici non devono fuoriuscire dalla mascherina come quando la indossiamo ma devono stare all'interno in modo tale che quando verrà risvoltata risulteranno all'esterno)
  5. Dopo gli elastici è tempo di chiudere i "triangoli" sopra e sotto. Unite i due lati dei triangoli e cucite. (questo procedimento andrà fatto per entrambi i pezzi di stoffa).
  6. Una volta ottenuta la forza della mascherina dobbiamo cucire i due pezzi insieme, quindi come abbiamo fatto per il progetto precedente: cucio tutto intorno il perimetro lasciando un lato aperto per poter risvoltare.
  7. Risvolto tirando fuori bene gli angoli.
  8. Ribatto tutto il contorno facendo attenzione di chiudere anche la parte che avevamo lasciato aperta per risvoltare e io, per comodità quando poi indosso la mascherina, cucio anche il centro (dalla punta di un triangolo alla punta dell'altro).
  9. All'interno si può creare una tasca con dell'altra stoffa per poter mettergli un filtro.


Spero che questi due progetti vi possano essere utili.
A presto
ALi

venerdì 8 gennaio 2021

Corso PRE-PARTO n°2

CONTRAZIONI e DOLORE 

IL TRAVAGLIO

Com'è il dolore in travaglio? 
A cosa serve?
Esistono risorse per affrontarlo?

Partiamo con il dire che il dolore in travaglio non è una cosa che si può descrivere.. o meglio, si può, ma non si sa mai veramente com'è finchè non lo si prova. 

Di solito il dolore è addominale, raramente è lombare e quello lombare è il più doloroso.
Ma il dolore durante il travaglio è un dolore funzionale e un dolore sano, vuol dire che tutto va bene, se non si sente niente si potrebbero avere dei problemi durante il parto.

Il dolore lo si sente nella parte addominale perchè le contrazioni e il parto, fondamentalmente sono una questione di muscoli e di fibre muscolari che si contraggono  e si rilassano. Infatti le fibre del muscolo UTERO di contraggono e si rilassano dall'alto verso il basso per spingere in giù il bambino.

Le contrazioni sono regolate da due ormoni: l'OSSITOCINA quando si prova dolore e l'ENDORFINA quando ci si rilassa. Essendo il parto, prima di tutto ormonale e poi muscolare più si è tese e più si sente dolore. 

La respirazione aiuta con le contrazioni, non a sentire meno dolore ma a rilassare i muscoli, e non c'è bisogno di fare come nei film, cioè iperventilarsi anche perchè non fa bene nè alla mamma nè al bimbo, bisogna fare respiri profondi ma respirare con calma e cercare di rilassarsi il più possibile anche se sembra impossibile in quel momento perchè il dolore sovrasta tutto.
Un'altra cosa che aiuta a sentire meno dolore durante il parto è l'EPIDURALE.

Per fare l'epidurale bisogna fare degli esami specifici prima del parto per vedere se i valori sono tutti nella norma e poi bisogna fare un colloquio con l'anestesista che vi spiegherà come funziona per filo e per segno l'epidurale. 
Prima di farvi l'epidurale vi faranno un'anestesia locale e solo poi l'epidurale.
L'epidurale è un cocktail di farmaci che attraverso un tubicino, vengono iniettati gradualmente nella colonna vertebrale, tra una vertebra e l'altra. 
Ovviamente sia l'anestesia che l'epidurale devono essere somministrate da un anestesista, ma non si possono fare in qualsiasi momento. Per essere somministrate bisogna essere entrate in travaglio, e bisogna avere la certezza di essere in travaglio, non deve essere un falso allarme, in più bisogna che il collo dell'utero sia già in fase di dilatazione, ma non deve essere dilatato troppo (7/8 cm) altrimenti l'epidurale è inutile.

Essendo un farmaco però ha i suoi pro ma anche i suoi contro. 
Come prima cosa l'anestesia che viene fatta è locale, è leggera ma potrebbe inibire la mobilità di braccia e gambe durante il parto e magari un anche un po' dopo. 
L'epidurale non toglie totalmente il dolore, lo attenua, ma attenuando il dolore non si riesce a coordinarsi con spinte e contrazioni perchè si sentono meno e quindi, nonostante la dilatazione sia più breve l'espulsione diventa più lunga. 
Prolungando i tempi di espulsione si incorre nel rischio di un parto "chirurgico" e non del tutto naturale, cioè è possibile che il bimbo debba essere estratto con la ventosa, oppure deve essere effettuata la manovra di Kristeller o ancora bisogna intervenire con un taglio ai genitali per far uscire meglio il bimbo.

Inoltre l'epidurale, pur essendo testata e sicura è comunque e sempre un cocktail di farmaci che in minima parte passano anche al bambino e anche se non dovrebbero fargli male, nei giorni successivi al parto potrebbero alterargli il sonno e causare qualche piccolo problema di respirazione.

Nel prossimo post parleremo delle FASI DEL TRAVAGLIO.
A presto
ALi

mercoledì 6 gennaio 2021

Pan Focaccia

INGREDIENTI:

450 ml acqua
10 g lievito in polvere (30 g lievito fresco)
450 g farina
______________________

120 ml acqua
25 g sale
350 g farina
olio extra vergine di oliva q.b.


PREPARAZIONE:

1. In una ciotola piuttosto grande mescolare con un cucchiaio di legno 450 ml di acqua, il lievito e 450 g di farina. L'impasto sarà molto liquido.
2. Far lievitare per 1 ora con sopra un panno.
3. Aggiungere 120 ml di acqua, 25 g di sale e 350 g di farina e impastare con le mani fino ad ottenere un panetto morbido ma compatto.
4. Mettere un giro di olio extra vergine di oliva nella ciotola e posizionare il panetto.
5. Lasciare lievitare almeno 1 ora coperto da pellicola
6. Impasta un po'
7. Lasciare lievitare almeno 1 ora coperto da pellicola
8. Impasta un po' 
9. Lasciare lievitare almeno 1 ora coperto da pellicola
10. Mettere un po' di farina sul piano e stendere con le mani, appiattendo un po' l'impasto, tagliare in pezzi e mettere nella teglia.
11. Fare dei buchi con le dita, aggiungere un po' di olio extra vergine di oliva e del sale grosso. (io in uno ho messo anche dei pomodorini e un po' di origano).
12. Infornare a forno caldo 220° per circa 5 min.
13. Abbassare il forno a 180° e cuocere per altri 15/20 min (controllare la doratura e la morbidezza)



BUON APPETITO

lunedì 4 gennaio 2021

Mascherina 3D in stoffa

Eccoci con una nuova serie di post dedicati al Cucito Creativo.

Premetto che, tutto quello che vedrete in questi post non è una mia invenzione ma è spudoratamente copiato da qualcuno che l'ha fatto prima di me e l'ha reso pubblico.

Soprattutto tenete conto di una cosa, io NON sono una sarta, non sono precisa e quel che realizzo è esclusivamente per piacere e divertimento. 

Cominciamo con una cosa semplice e utile: una mascherina 3D in stoffa o in tessuto-non-tessuto.  


MATERIALE

Stoffa 25cm x 32cm
Elastico circa 50 cm

PROCEDIMENTO
  1.  Piego dritto su dritto il lato da 32cm e cucio i due lati lunghi, così da avere un rettangolo di stoffa che misuri 25cm come base e 16cm come altezza.
  2. Da un rettangolo ora dobbiamo passare a un ottagono di stoffa procedendo in questo modo: disegno su ogni angolo del mio rettangolo un triangolo che misuri 4cm per lato. I due lati del triangolo da 4cm si troveranno sui due lati del nostro rettangolo di partenza.
  3. Cucio le basi dei 4 triangoli che ho ottenuto, taglio la stoffa in eccesso ed ottengo cosi un ottagono cucito sui lati lunghi e sui lati obliqui, i lati corti (o altezze) invece sono ancora aperti.
  4. Da un lato corto risvolto la mascherina, appiattisco bene, tiro fuori bene gli angoli aiutandomi magari con una matita e cucio tutto il perimetro stando il più vicino possibile al bordo.
  5. Piego verso l'interno, con altezza di 4cm (che sono i miei lati obliqui), i due lati lunghi in modo da riottenere un rettangolo che avrà come base 17cm circa e come altezza 8cm circa.
  6. Cucio i due lati lunghi sulle pieghe appena create.
  7. Piego, sempre verso l'interno (quindi sempre verso la parte in cui avete piegato i lati lunghi) i lati corti di circa 1cm e li cucio.
  8. Taglio l'elastico in due parti da circa 25cm l'una. (la misura dell'elastico può variare in base a quanto volete larga o stretta la mascherina, per me 20/25 per lato è la misura giusta, ma dipende anche dal tipo di stoffa che usate per la mascherina).
  9. Per applicare l'elastico basterà posizionarlo sul lato corto, rigirargli sopra il lato lungo e cucire il tutto in modo da bloccarlo bene.
Ed ecco la vostra mascherina 3D finita e pronta per essere indossata.




A presto
ALi


sabato 2 gennaio 2021

Corso PRE-PARTO n°1

Buongiorno gente!
A parte ricette e recensioni è da un sacco di tempo che non ci si legge.. come state?
Qui va tutto bene, situazione pandemia a parte, ma quella tocca un po' tutti e non è il posto ideale dove parlarne.

Come si evince dal titolo sono qui per parlare del corso pre-parto tenuto dal consultorio che ho seguito (appunto prima di partorire).

Prima di cominciare però ci sono da chiarire due cose:
1. non sono un medico, un'ostetrica, una ginecologa, un'infermiera e chi più ne ha più ne metta, non sono niente di tutto questo, solo una neo mamma che riporta la sua esperienza 
2. nessuno potrà mai dirvi cosa si prova a partorire e come reagirete in quel momento...lo saprete solo voi e (purtroppo) solo in quel momento.

COMINCIAMO!

Il corso che ho seguito io, come ho accennato prima, è quello che viene proposto dal consultorio. Vari incontri di circa 2 ore l'uno, causa pandemia da COVID-19 tutti tenuti online tramite skype, con un'ostetrica e una psicologa, a volte insieme e a volte separatamente, e altre 4 mamme. Abbiamo fatto un incontro a settimana da fine aprile a inizio giugno (avevo il termine a metà luglio) ed essendo stato un corso online non è stato possibile fare la lezione sulle tecniche di respirazione e di rilassamento quindi di questo non ne parlerò.

Durante il primo incontro ci siamo conosciute, sia tra noi mamme e sia con tutte e due le nostre figure di riferimento quindi con l'ostetrica e con la psicologa. Ci hanno spiegato come si sarebbe svolto il corso e che ad alcuni incontri sarebbe stata gradita anche la presenza del papà. 
E ci hanno anche assegnato un compito da fare con papà: creare la copertina del nostro quaderno per gli appunti del corso. 

Il primo vero incontro è stato con la psicologa e abbiamo affrontato il 
TEMA DEL CAMBIAMENTO.
Il tema del cambiamento in generale è un tema complesso che però si può suddividere in due tipi di cambiamenti fondamentali: il cambiamento volontario e involontario. Nel cambiamento volontario rientrano le scelte che una persona fa ad esempio, nel cambiamento involontario invece rientra lo sviluppo (a livello fisico) ad esempio. La cosa che non cambia, quando si parla di cambiamento è che, qualsiasi sia il tipo di cambiamento che avviene questo comporta un utilizzo di energie, uno spirito di adattamento, spesso serve fatica e soprattutto coraggio.
Ogni cambiamento, dopo aver speso energia e fatica però ci porta alla consapevolezza delle nostre potenzialità, alla voglia di raggiungere nuovi obbiettivi e alla consapevolezza dei propri valori.

VALORE --> qualcosa a cui punti
OBBIETTIVO --> qualcosa che raggiungi e che ti porta comunque verso il valore

Poi abbiamo parlato del cambiamento, sia fisico che mentale, in gravidanza e qui abbiamo creato 3 colonne ognuna riferita a un trimestre della gravidanza e che in gruppo abbiamo riempito.

Questo quello che è cambiato per noi durante le tre fasi della gravidanza e quello che ci cambierà:

I° TRIMESTRE

La gioia di sapere di aspettare un bimbo.
La scoperta di tutto quel che serve e che riguarda il mondo bimbo 
La sospensione del lavoro (per chi ha usufruito della maternità anticipata)
La preoccupazione di non sapere cosa sta succedendo essendo una cosa nuova
L'appetito inaspettato che si ha

II° TRIMESTRE
 
Il cambiamento fisico che inizia ad esserci sia per il seno che aumenta sia perchè inizia a vedersi la pancia
La presa di coscienza che comincia a farsi più consistente
La spensieratezza che deriva dal fatto di stare bene anche fisicamente
Il papà che comincia a essere più partecipe

III° TRIMESTRE

La curiosità di sapere come sarà il proprio bimbo
La paura del parto
L'allattamento
Come sarà la vita in tre

E a voi cosa è cambiato durante la gravidanza? 

Il secondo incontro è stato con l'ostetrica e si è parlato di CONTRAZIONI E DOLORE, ma ne parleremo nel prossimo post. 
A Presto.

ALi