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mercoledì 14 marzo 2012

L'Uccello che girava le Viti del Mondo - Haruki Murakami 1997


In un sobborgo di Tokyo il giovane Okada Toru ha appena lasciato volontariamente il suo lavoro e si dedica ai lavori di casa. Due episodi apparentemente insignificanti riescono tuttavia a rovesciare la sua vita tranquilla: la scomparsa del gatto di casa e la telefonata anonima di una donna che con voce sensuale gli chiede un incontro.
Toru si accorgerà presto che oltre al gatto, a cui la moglie Kumiko è molto affezionata, dovrà cercare Kumiko stessa.
Lo spazio limitato del suo quotidiano diventa il teatro di una ricerca in cui sogni, ricordi e realtà si confondono e che lo porterà ad incontrare personaggi sempre più strani: dalla prostituta psicotica, alla sedicenne morbosa, dal politico diabolico, al vecchio e misterioso veterano di guerra. A poco a poco Toru dovrà risolvere i conflitti della sua vita passata di cui nemmeno sospettava l'esistenza.
Un intrigante romanzo che illumina quelle zone d'ombra in cui ognuno nasconde segreti e fragilità.



NOTE A MARGINE


63
Non ti chiedo soldi, non ti rubo l'anima, non ti porto via la principessa.
154
Io ho solo sedici anni, e il mondo non lo conosco ancora bene, ma una cosa sola posso affermare con sicurezza: se io sono pessimista, un adulto che non lo sia, in questo mondo, è proprio un cretino.
295
Un posticino allegro, insomma, qualcosa come un libro di Kafka illustrato da Munch.
371
non possiamo vederci in faccia direttamente con i nostri occhi. Possiamo solo vedere la nostra immagine riflessa nello specchio. E crediamo che quell'immagine sia fedele solo perché così ci dice l'esperienza.
462
Le buone notizie di solito vengono riferite a bassa voce.
623
Gli uomini hanno appena imparato a camminare su due gambe, e camminando pensano a tante cose complicate. Niente di strano che inciampino.
634
ho preso l'abitudine di nascondere i miei ricordi.


RECENSIONE

La vicenda è semplice eppur ricchissima.
Okada Toru ha appena lasciato il suo lavoro per dedicarsi alla casa. La scomparsa prima del suo gatto e poi anche di sua moglie riescono a rovesciare la sua vita tranquilla.
Okada Toru così comincia la ricerca sia di uno che dell'altra incontrando sul suo percorso molti personaggi bellissimi e misteriosi, quasi inverosimili ma molto attraenti.
Molte donne riempiono la vita di Okada Toru: la moglie Kumiko, le sorelle Kano Malta e Kano Creta che lo aiutano nella ricerca, Nutmeg, e soprattutto Kasahara May che risulta essere un po' il suo svago, la sua valvola di sfogo dalla realtà.
Ci sono molte digressioni in queste 832 pagine ad esempio la descrizione sulla guerra in Manciuria e l'epistolario di Kasahara May ma nessuna è superflua.
Proprio l'epistolario che si snoda nella seconda parte del libro, è forse la parte più toccante insieme alle riflessioni nel pozzo.
Ecco: il POZZO è uno dei principali protagonisti di questo romanzo.
Questo è un viaggio onirico nel fondo del pozzo della propria anima e della propria vita.
Murakami viaggia ancora tra fantasia e realtà, cercando di partie da eventi di poco conto per raccontare, alla fine, una vita.

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