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mercoledì 30 aprile 2014

Compagno di sbronze - Charles Bukowski

Poeta dell'eccesso, Bukowski porta alta la bandiera di un anticonformismo californiano che ha una lunga storia alle spalle (una storia che comprende Henry Miller, i poeti Beat e una cultura underground tanto articolata quanto pittoresca). In "Compagno di sbronze", forse più che altrove, la vena satirico-umoristica dell'autore assume talora colorature selvagge o addirittura feroci. Colpa dell'atmosfera alienante di Los Angeles ("passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano"). Ma anche in questi racconti il vitalismo sfrenato, la scelta provocatoria dell'emarginazione e della provvisorietà, la sessualità eternamente in furore sono tanti sberleffi contro il perbenismo conformista, del quale qui si occupa opportunamente l'"Agenzia Soddisfatti e Rimborsati". In fondo al Sunset Boulevard, Charles Bukowski, il "folle", il "fallito", salda il conto con il Sogno Americano.

RECENSIONE

Come per "PULP" anche qui ho avuto un problema di conversione file... questo a differenza dell'altro era leggibile, anche se con alcune difficoltà per circa un quarto, ma il resto è incomprensibile purtroppo.
Per il poco che ho letto non mi ha entusiasmata particolarmente.. 

mercoledì 23 aprile 2014

Chips aromatizzate al forno

INGREDIENTI:

Patate
Spezie ed erbe aromatiche
Olio
Sale

PREPARAZIONE

Niente di più semplice. 
Preriscaldare il forno alla massima temperatura, ventilato e grill.
Lavare le patate
Tagliarle a rondelle il più sottile possibile
Asciugarle
Adagiarle su una teglia rivestita di carta da forno
Spennellarle con l'olio extra vergine di oliva e un pizzico di sale
Cospargerle con le più svariate spezie ed erbe aromatiche (secondo me le più buone sono quelle con il rosmarino, quelle con la cipolla disidratata e quelle con il pepe) 
Infornarle
Dopo circa 7/8 min. bisogna girarle
Una volta pronte lasciate raffreddare  e servitele.

Buon appetito 




venerdì 18 aprile 2014

Il capitano è fuori a pranzo - Charles Bukowski

Un diario di vita che si snoda tra l'estate del 1991 e l'inverno del 1993, poco prima che Capitan Bukowski venga meno. Il tema è la morte, attesa senza rimorsi e con irriverenza perché la cosa terribile non è la morte, ma la vita che la gente non vive. Eppure c'è qualche rammarico: lasciare il mondo, lasciare la scrittura. Nei pensieri del suo diario di bordo, il Capitano ne ha per tutti: filosofi, poeti giornalisti, fotografi, musicisti, poliziotti e Hollywood intera. Salva la moglie che lo assiste, la musica di Mahler, il computer, medium ermetico che accudisce il flusso dei pensieri, le corse di cavalli.

RECENSIONE

Questo è stato proprio il più bel libro di Bukowski che abbia letto dopo "Storie di ordinaria follia".
Qui Bukowski si racconta, si espone.. dopo una vita randagia a dormire un po' qui e un po' là con qualcuno di non ben definito accanto, ora sembra aver messo la testa a posto, niente più storie di sesso, o di litigate folli con le donne, niente risse nei bar e sempre senza soldi. Ora sembra conduca una vita piuttosto agiata e dalla sua vasca idromassaggio non smette di sputare sentenze su tutto ciò che lo circonda e che l'ha sempre circondato. Riflette sulla morte e sulla vita non avendo mai rimpianti anzi esaltando le sue disgrazie e disavventure. Le uniche cose che rimangono del vecchio Bukowski sono l'alcool e le corse dei cavalli.

martedì 15 aprile 2014

Pulp. Una storia del XX secolo - Charles Bukowski

Depresso, appesantito da una pancia ingombrante, il conto in rosso, i creditori sempre alle porte, tre matrimoni alle spalle, Nick Belane è un detective, "il più dritto detective di Los Angeles". Bukowski gioca con un vecchio stereotipo e vi aggiunge la sua filosofia di lucido beone, il suo esistenzialismo da taverna e un pizzico di cupa, autentica disperazione. I bar, le episodiche considerazioni sul destino, il cinismo, l'ormai sbiadito demone del sesso, il fallimento preofessionale ed esistenziale, insieme alle mere invenzioni narrative, diventano il "pulp" del titolo. Lontano dalle atmosfere tenebrose delle ordinarie follie, il testamento spirituale di uno scrittore che non ha mai esitato a immergersi nel degrado della società contemporanea.

RECENSIONE

Con questo libro ho avuto un piccolo problema, non sono riuscita a leggerlo...non per una questione mia, ma per un problema (almeno credo) di trasposizione cartaceo-ebook. Infatti la mia versione in ebook non contiene spazi tra una parola e l'altra.. ho letto le prime 15/20 pagine capendoci ben poco, essendo più concentrata sulla forma che sul contenuto, e poi ho abbandonato... 
Mi è dispiaciuto non essere riuscita a leggerlo ma veramente non mi risultava semplice.

Qualcuno che ha il cartaceo mi sa dire se il problema è stato nella conversione o se è realmente scrittotuttoattaccato? 

giovedì 10 aprile 2014

Donne - Charles Bukowski

"Donne". Fin dall'inizio, e per tutte le sue trecento pagine, il romanzo è la confessione esplicita, quasi ostentata, di una passione stregante: le donne per Bukowski sono un'attrazione costante, un bisogno che non conosce pause e che non si arresta neppure di fronte alle situazioni più disagevoli, o riprovevoli, o disgustose. No, la ricerca del narrante non si arresta di fronte a nulla, forse perché l'amore, e la lotta, tra i sessi è per lo scrittore americano il mezzo più sicuro per tenersi in rapporto con la realtà. In questo, che è il suo romanzo più esplicitamente erotico, Bukowski racconta con strepitosa immediatezza le sue - vere o immaginarie - avventure d'amore. Storie tumultuose, incontri sguaiati e grotteschi, memorabili o miserabili prodezze, dialoghi enormemente e quasi commoventemente sboccati, sullo sfondo di un'esistenza randagia, segnata da maratone alcoliche, gravata dalla continua e assillante ricerca di denaro, vissuta sempre e rigorosamente on the road.

RECENSIONE

E già dal titolo capiamo che non può che essere il racconto di Bukowski della sua vita amorosa, sentimentale e soprattutto sessuale. 
Mai è mancata una donna a Bukowski, che sia donna da una notte o donna da relazione (più o meno seria) questo non ha importanza, una presenza femminile è sempre al suo fianco in questo libro. 
A volte risulta un po' sboccato e scontato, ma anche questo serve al lettore a capire come vive in quel periodo a Los Angeles senza soldi conducendo una vita sregolata. 

sabato 5 aprile 2014

Post Office - Charles Bukowski

"Non potevo fare a meno di pensare. Dio mio, questi postini, non fanno altro che infilare le loro lettere nelle cassette e scopare. Questo è il lavoro che fa per me. oh. sì sì sì." Ma il paradiso sognato da Henry Chinaski, il leggendario e popolare alter ego di Bukowski, viene brutalmente smentito dalla realtà quando, assunto dall'amministrazione postale americana, si ritrova con la sacca di cuoio sulle spalle a girare in lungo e in largo attraverso la squallida periferia di Los Angeles. Profondamente deluso dalla monotona routine quotidiana e insofferente agli sterili e rigidi regolamenti della macchina burocratica. Chinaski si consola affogando le sue frustrazioni nell'alcol e trovando rifugio tra le morbide braccia di donne più sole di lui, come la calda e accogliente Betty, l'insaziabile e vogliosa texana Joyce e Fay, la contestatrice hippy che gli darà una figlia prima di sparire in una remota comunità. Tra clamorose sbornie, azzardate puntate all'ippodromo e "movimentate" nottate in motel sgangherati, Chinaski riuscirà a "guadagnarsi" il licenziamento e a farsi riassumere, ma solo per licenziarsi definitivamente, inorridito e disgustato da quell'immenso ufficio postale che, poi, è la vita stessa.

RECENSIONE

Non mi ha fatto impazzire..è un primo accenno del vero Bukowski e di quello che, dopo essersi licenziato definitivamente dall'ufficio postale, dopo dodici anni, tutti gli altri suoi libri ci presenteranno, una vita sregolata, piena di alcool, donne e cavalli.. ma bisogna dire che come racconta Chinaski gli uffici postali e il lavoro di postino, lo può fare solo Bukowski.