<3 GRAZIE A CHIUNQUE PASSA E LASCIA UN SEGNO DI SE' <3

mercoledì 4 novembre 2015

Addio al nubilato e ultimi preparativi..

Eccomi  con il post dedicato all'addio al nubilato che ho festeggiato il 24 luglio...prima cena al ristorante messicano e poi  a ballare in una sorta di discopub... niente di eccessivo, niente nottate fuori o week end per il mondo.. qualcosa di semplice ma speciale... 

Questo il primo giro di bicchieri vuoti dopo l'aperitivo e la sangria...


La frutta...



Il regalo per la sposa...


La sposa...


Gli ultimi preparativi... Bomboniere, porta confetti, conetti porta riso, coccarde per auto... 



A presto ALi

mercoledì 23 settembre 2015

Fuochi d'artificio - Angela Carter

*** Anche qui nessuna descrizione del libro in italiano ***

RECENSIONE

ho rinunciato... non la sopportavo più... scusatemi!


domenica 13 settembre 2015

Love - Angela Carter

*** Purtroppo non riesco a trovare la descrizione del libro in  italiano. Farò del mio meglio nella recensione ***

RECENSIONE

Lee, Annabel e Buzz. Questi i tre protagonisti di una storia d'amore, se così si può definire, non proprio consueta. Lee conosce Annabel, che però è una ragazza che si potrebbe definire apatica a tutto ciò che succede al di fuori della sua camera, e se ne innamora. Annabel si trasferisce a casa di Lee e Buzz, suo fratello, ma l'amore che Lee prova per lei non sembra essere corrisposto, almeno non con gesti affettuosi, anche se si sposeranno e solo poi sapremo che quello che lei prova per lui è ancora più profondo. Però anche tra Annabel e Buzz c'è un rapporto particolare.. solitari entrambi godono di un gioco di sguardi e di silenzi impenetrabile.
Una sera, ad una festa a casa loro, Annabel scopre Lee che la tradisce e decise di tagliarsi le vene. La troverà dopo ore Buzz. Dopo questo avvenimento i due fratelli litigano, Buzz viene mandato via di casa da Lee per cercare di recuperare il rapporto con la moglie che però, prima gli fa tatuare il suo nome sul cuore, poi lo tradisce con il fratello e successivamente lo sbatterà fuori di casa decidendo così di togliersi la vita aprendo i rubinetti del gas.

Non è una bella storia, non è coinvolgente e sembra sempre che da un momento all'altro debba succedere qualcosa che però non succede, e sembra che il tutto proceda sempre a rilento. Forse non mi piace proprio il modo in cui scrive l'autrice, ma ne abbiamo ancora due per poter cambiar opinione a riguardo. 

martedì 18 agosto 2015

La bottega dei giocattoli - Angela Carter

Una notte la giovane Melanie attraversa il giardino di casa indossando l'abito nuziale sottratto dall'armadio della madre. Il giorno dopo il suo mondo non è più lo stesso: costretta ad abbandonare la confortevole dimora della propria infanzia, Melanie si reca a Londra con i fratelli, a vivere presso parenti che non ha mai conosciuto. Da questo momento abiterà in un negozio di giocattoli, colmo di meraviglie e oggetti bizzarri, un teatro magico in cui si muovono strani personaggi: la zia Margaret, bella e silente; Francie, un violinista dotato e timido; Finn, imprevedibile e risoluto, che osa baciare Melanie ai giardini pubblici. Poi, come orco nella sua tana, il minaccioso zio Philip, che ama solo i manichini di legno che crea nel suo laboratorio.

RECENSIONE

Primo libro della Carter che leggo...ne ho davanti altri tre e se sono tutti così vi prego salvatemi! 
Forse l'autrice voleva dare al romanzo un'impronta un po' più magica o forse un po' più fiabesca, ma non credo sia riuscita nel suo intento, infatti il romanzo risulta vuoto e a tratti pesante. Viviamo il tutto attraverso gli occhi di Melanie, un'adolescente che, con i fratelli più piccoli, si trasferisce a casa dello zio Philip mai conosciuto prima, dopo la morte dei genitori. In questa nuova casa Melanie conosce Finn ma non risulta essere un amore, sembra più un ancora di salvataggio, un appiglio da non mollare per sopravvivere.
Anche l'epilogo lascia un po' a desiderare con lo zio Philip scoperto il tradimento della moglie incendia la casa e bottega con dentro tutti e solo Melanie e Finn riescono a scappare dicendosi:  "...noi vivremo sempre insieme perchè dopo quello che abbiamo vissuto non siamo più uguali agli altri".


mercoledì 5 agosto 2015

Ultimo ma non ultimo

Eccomi con un post matrimonioso che potrebbe sembrare l'ultimo ma non credo che lo sarà effettivamente. 
Dopo aver risolto tutti i "problemi" con chiesa, curia, parroci vari, fotografi, dj, fiorista, ristorante e quant'altro siamo giunti alla fine.. ormai manca davvero poco al 03 settembre e pur sapendo di avere fatto tutto mi sembra sempre che manchi qualcosa! Forse è solo l'agitazione pre matrominio che mi fa sembrare le quattro cose da fare enormi e i giorni a disposizione per farli infinitamente pochi. 

Per ora ci rilassiamo un po' portando avanti tutto quello che possiamo con calma.. poi l'ultima settimana già sappiamo che ci sarà da correre a destra e a sinistra per mettere tutto tutto bene in ordine. 

Non so quale sarà il prossimo posto matrimonioso...forse l'addio al nubilato...o magari qualche foto dei preparativi... ma sicuramente prima o poi arriverà il vero ultimo post matrimonioso che sarà quello in cui vi posterò qualche foto delle nozze. 

Intanto vi saluto e ci leggiamo presto... 
ALi

mercoledì 29 luglio 2015

Il corso prematrimoniale - 11° e utlimo incontro

Eccoci arrivati alla fine del corso prematrimoniale. Dopo quasi un mese e mezzo di lezioni l'ultimo incontro è il ritiro spirituale.
In questa giornata tutte le coppie che hanno partecipato al corso si trovano in una sala della parrocchia o dell'oratorio e tutti insieme effettuano ulteriori e "ultime" riflessioni sul corso e sul matrimonio cristiano, poi un pranzo in cui tutti hanno portato un qualcosa da condividere e infine la messa e il ritiro degli attestati.

Questo il momento di riflessione

Cristiano e Cristiana: la verità dell'amore (Ef 5)


La Bibbia si apre sulla storia dell'uomo, Adamo, e della donna, Eva, di cui si dice che saranno una sola carne. Il verbo saranno lascia intuire che l'essere uno dei due si compirà nel futuro. Per scoprire quale sia il futuro in cui l'amore coniugale trova il suo compimento si deve giungere in prossimità dell'altro capo della Bibbia, dove la predizione degli inizi viene ripresa e definitivamente svelata: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!
Il mistero dell'amore umano, di cui ogni epoca dice tutto quanto si possa immaginare senza mai riuscire a dirne il tutto, viene intrecciato indissolubilmente con l'amore di Cristo per la Chiesa. L'amore umano s'illumina della luce dell'amore cristiano; non solo, l'amore umano vive nella misura in cui si alimenta dell'amore cristiano. E' consuetudine immaginare che l'amore tra uomo e donna non abbia bisogno di nessun aggettivo. L'esperienza insegna che l'amore conosce tuttavia innumerevoli sfumature e molteplici gradi: non tutti gli amori sono uguali e, secondo un desiderio anche diffuso, i cuori non cercano semplicemente l'amore ma l'amore "vero". L'amore di una coppia di cristiani non è l'amore genericamente umano, ma un amore che assume la totalità dell'amore annunciato e vissuto da Gesù. Come ha amato Gesù? quale tipo di amore ha vissuto?  L'evangelista Giovanni, giungendo al momento culminane del suo racconto, lo indica in modo tanto breve quanto profondo: Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
L'espressione sino alla fine è carica di un duplice significato: l'amore di Gesù è senza fine, per sempre; l'amore di Gesù è sino alla fine, fino al gesto supremo e insuperabile di dare la vita per gli altri.
Volendo distinguere i colori dell'amore cristiano, come si fa per un enigma con la luce solare, se ne potrebbero individuare quattro: l'amore cristiano è TOTALE, UNICO, ETERNO e FECONDO. L'amore cristiano è anzitutto TOTALE. Cristo amò i suoi dando per loro e a loro tutta la sua stessa vita. Gli sposi cristiani si amano l'un l'altro con tutto se stessi: corpo e anima, carne e spirito. L'amore matrimoniale dei cristiani poi è UNICO. Volere appartenere all'altro totalmente significa non essere di nessun altro. Ci saranno anche altri nella vita di un coniuge, ma così come il proprio marito, così come la propria moglie non ci sarà nessuno. Un altro nome dell'amore per dire che l'amore matrimoniale è unico è dire che è FEDELE. Cristo non ha mai ritirato il suo amore, anche a fronte del tradimento. Gli sposi cristiani promettono fedeltà senza riserve. L'amore cristiano è dunque PER SEMPRE. La fedeltà si distende nel tempo. Gesù ha amato i suoi fino alla fine. Due sposi cristiani si amano in ogni tempo e senza tempo.Il loro amore non è a termine, ma indissolubile. L'amore cristiano è infine FECONDO. L'amore è incontenibile, non può non esprimersi. L'unione matrimoniale esprime per eccellenza questa fecondità dell'amore, immediatamente nelle espressioni d'amore dell'uno per l'altro e in modo del tutto speciale nella generazione dei figli. Nei figli, l'amore dei due cammina e continua oltre loro stessi. I figli sono il futuro dell'amore dei due. Gesù ha dato la vita ai suoi perchè vivessero senza fine.Gli sposi cvristiani danno la vita ai figli affinchè l'amore che li unisce non abbia fine.

La sfida dell'amore "per sempre"

...e prometto di esserti fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita: la promessa dell'amore eterno nella stagioni primaverili o invernali dell'amore di coppia, sta all'inizio  del matrimonio. Il tempo che segue questa promessa è il tempo in cui il desiderio è chiamato a diventare realtà.
Ma il tempo che segue il giorno delle nozze conosce, insieme al buon grano, anche semi di zizzania: la promessa dell'amore per sempre può presentare le crepe del dissolvimento. Le tante crisi coniugali finiscono in separazione e divorzio sono la prova che le crepe finiscono per far crollare anche i matrimoni più solidi. Non resta che arrendersi all'instabilità del matrimonio? Si deve, al contrario, negare che l'amore indissolubile comporti fatiche? Come comportarsi quando si avverte qualche sinistro scricchiolio nella propria vita matrimoniale? Si può solo temere il peggio oppure si può sperare di trovare desiderio di realizzare il per sempre promesso agli inizi? La parabola che segue intende riaccendere la speranza.

Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?" E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che vuole fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. Allora quel servo, gettandosi a terra, lo supplicava "Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa." Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: "Paga quel che devi!". Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito." Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.Visto quel che accedeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: "Servo mavagio, io ti ho condonato tutto il tuo debito perchè mi hai pregato. Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?". E sdegnato il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchè non gli avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello." (Mt 18,21-35)

Nel mezzo della parabola, un servo impone all'altro il pagamento del debito. Così talvolta avviene nel bel mezzo della vita matrimoniale, allorquando sorgono i conflitti e l'amore degli inizi è messo alla prova. I conflitti sono di diversa tonalità emotiva e diversamente si manifestano: c'è l'ira che esplode evidente nella violenza verbale e persino fisica; c'è il rancore che cova in segreto la vendetta; c'è il lamento continuo che considera l'altro un errore ormai commesso, il male inevitabile; c'è la delusione rispetto a quello che si immaginava del matrimonio.

Il debito reciproco

Alla radice del conflitto c'è un debito. Questo debito - lascia intendere il Vangelo - è reale. Il creditore non sta falsando i conti: l'altro effettivamente gli deve qualcosa. Il Vangelo illumina la vita matrimoniale, e rivela che la situazione dei coniugi non è quella di perfetta parità: capita che l'uno sia in debito nei confronti dell'altro. Ciò invita a non cadere in un certo idealismo che immagina il rapporto di coppia come un patto al riparo da ogni ingiustizia. L'illusione ideale, scontrandosi prima o poi con la vita reale, si trasformerà allora in delusione e frustrazione. La parabole invita a non negare il debito, ma a riconoscerlo. Il matrimonio è sotto un certo aspetto un debito che i due coniugi contraggono nei confronti dell'altro: l'altro è in debito della mia vita. IO prometto di dare a lui la mia vita: l'altro, per mia libera scelta, ha diritto sulla mia vita. Questo debito reciproco, assunto per amore, deve fare i conti con i limiti, l'immaturità, le resistenze, le crisi, i peccati che i due, in quanto persone umane, portano nella loro vita.

Il debito non onorato

Quando l'altro, invece che vivere come ha promesso, non corrisponde al debito d'amore che liberamente ha scelto, cosa capita? Una possibilità - come si è detto - è il sorgere del conflitto. Il criterio della relazione diviene quello di legge da osservare: patti chiari e matrimonio lungo. La trasgressione del patto matrimoniale non si riduce a quella dell'adulterio, ma comprende innumerevoli sfumature meno appariscenti, ma non per questo meno insidiose. Prima che un atto manifesto, l'adulterio è realtà che germina nel cuore. Prima che relazione con l'amante, l'adulterio è disaffezione verso il coniuge.

Il credito condonato

Ad ogni coniuge può capitare di essere a credito nei confronti dell'altro. La parabola invita chiaramente a non impugnare il proprio credito come un'arma per condannare l'altro. Chi è in credito non solo è invitato a non pretendere il pagamento, ma addirittura gli è richiesto di condonare il debito. 
Prima di affrontare l'obiezione che immediatamente può sorgere "ma allora, se uno deve sempre perdonare, l'altro può trasgredire come e quando vuole, tanto sarà sempre perdonato..." consideriamo il vantaggio dovuto al superamento del puro criterio dell'osservanza dei patti. Il servo insolvente viene buttato in prigione, o addirittura potrebbe essere venduto, cioè ridotto in schiavitù insieme alla moglie, ai figli e ai suoi beni. Questo è l'esatto contrario della logica che il matrimonio intende promuovere: vale a dire lo scioglimento di ogni legame di schiavitù per vivere nella libertà reciproca, porsi oltre la logica della legge per vivere l'amore. La condanna del coniuge debitore si ripercuote sul coniuge in credito: la fine dell'alleanza matrimoniale priva entrambi dell'amore. Se nella barca si è aperte una falla, è inutile e che stupido rinfacciare all'altro la colpa. E' certamente più saggio e utile mettersi insieme al lavoro per ripararla. L'alternativa è che si finisca entrambi affogati.

Le esigenze del perdono

I GESTI DELL'AMORE SONO GESTI DELLA GRATUITA'. 
La massima gratuità è quella del perdono, la forma per eccellenza dell'amore. Nel perdono la gratuità risplende senza possibili ambiguità.
Il perdono non è perdonismo, ovvero chiusura non di uno ma di entrambi gli occhi, ma possibilità concessa all'altro affinchè, conoscendo la gratuità dell'amore, possa pagare il debito amoroso che ha liberamente contratto.
Marito e moglie possono trasformarsi nel servo che afferra l'altro per gola, con proposito di soffocarlo. Marito e moglie possono però essere l'un per l'altra il padrone che, pur avendo tutte le ragioni dalla sua parte, perdona per amore. Così facendo essi consentono al Signore di manifestarsi nella propria vita di coppia come colui che da la forza di perdonare e che perdona. Nel perdono scambiato tra i coniugi è infatti all'opera l'amore divino.
Per togliere ogni ombra di dubbio al fatto, che il perdono sia la legittimazione dell'ingiustizia, non si dimentichi che la sorte riservata al servo malvagio è di finire in mano agli aguzzini. Il perdono è in vista della ritrovata comunione matrimoniale. Laddove un coniuge non avesse alcuna intenzione di riconoscere il debito che ha contratto, ma giocasse ambiguamente sulla bontà dell'altro, magari pretendendo di essere perdonato in nome del Vangelo, l'altro coniuge non dovrà essere tanto ingenuo da cadere in una logica che, invece di favorire la responsabilità, diviene complice dell'irresponsabilità altrui.

La grazia del perdono

Come si potrà perdonare? Dove trovare la forza del perdono, non solo nei primi sette giorni di matrimonio e neanche nei primi sette mesi o sette anni, ma sempre?
Il perdono è un gesto di grazia, è gratis. Senza la  grazia del perdono è uno sforzo sovrumano o, al massimo, un obbligo a cui piegare il capo per via del comandamento di Gesù.
La grazia del perdono non è reperibile che come dono dello Spirito Santo. Il perdono coniugale, cemento dell'amore indissolubile, è dono dello Spirito. Dio è in debito dell'amore nei confronti dei coniugi: a lui essi possono attingere sempre, senza temere di esaurirne le riserve.
Quando dunque non si è capaci di perdonare, "la giusta risposta non è lo devi fare quindi sforzati, ma Cristo ti ha ottenuto dal Padre il grande perdono: attingi in quello la forza per esercitare il tuo piccolo perdono". Solo in questa prospettiva il comandamento cristiano del perdono viene sottratto alla banalizzazione moralistica e conserva il suo carattere di evangelo, di lieto annunzio. Solo così il perdono può essere annunciato come credibile impegno per i coniugi: gratuitamente avete ricevuto il perdono, gratuitamente perdonate.


A presto ALi
PS. Tutto ciò che leggerete sul corso prematrimoniale non sono cose inventate da me o opinioni personali, ma è la copia esatta delle schede che ci hanno consegnato durante il nostro percorso.

mercoledì 15 luglio 2015

Il corso prematrimoniale - 10° incontro

Decimo e penultimo incontro

INCONTRO SUL COMPORTAMENTO MORALE CRISTIANO DELLA COPPIA
La fusione delle anime è mille votle più difficile della fusione dei metalli. Non nasce in un'ora il vero amore, nè da scintille a comando sulla pietra. NAsce invece, lento e si propaga dopo una lunga complicità che lo rafforza. Solo così diventa invulnerabile alla noia e agli abbandoni.

IL COMPORTAMENTO MORALE CRISTIANO DELLA COPPIA

Il termine "morale" dice norma da seguire. Qual è il senso della libertà? 
- una libertà senza meta, senza uno scopo rimane vuota
- non tutto quanto la coscienza suggerisce è buono: occorre formare la coscienza.

1. Direttive

A. se il matrimonio è una realtà di amore, cioè un sacramento di amore , allora tutto quello che non è amore non va bene (lo definiamo male o peccato). Quindi l'egoismo, le pretese, le imposizioni, rabbie, incomprensioni, freddezze, rotture, gelosie, pigrizia, mancanza di dialogo...
B. se è tipico dell'amore coniugale la fedeltà, allora ogni mancanza di fedeltà non va bene, è male. Sguardi pensieri desideri...tradimenti. C'è comunque da distinguere bene tra "sentire" e "acconsentire".
C. se è tipico dell'amore coniugale il "per sempre", allora ogni rottura colpevole del legame indissolubile del matrimonio non va bene, è male. Su questo punto del divorzio l'insegnamento della Chiesa è preciso. E' il fallimento di un valore. Qualcuno può dire:  ma se il sentimento tra due coniugi non c'è più, come si fa a ricostruirlo? Cominciamo a valutare perchè non c'è più, se prima c'era. Quali le responsabilità? Non è saggio lavorare perchè questo legame rimanga saldo e siano prevenuti eventuali ostacoli? Si investe molto per la casa materiale, perchè sia bella, duri, resista...E per la relazione personale, perchè duri per sempre cosa si investe? Per conoscersi, migliorare il carattere, per il dialogo, accettare le famiglie di provenienza... che cosa si investe?
D. se è tipico dell'amore coniugale l'aspetto unitivo tra i due coniugi, atto non disgiungibile da quello fecondativo, allora come ci stiamo preparando alla maternità e paternità responsabile?

2. Maternità e paternità responsabile

- Occorre discernimento
- E c'è un cammino

A. che cosa significa desiderare un figlio? è il figlio che genera la coppia o è la coppia che genera il figlio? (alcuni si sentono coppia dopo aver generato un figlio: non va!)
B. a chi appartiene un figlio?
C. Quanti figli?

3. Cammino graduale

Tutto questo va visato come un cammino progressivo da percorrere con costanza e determinazione in quanto non si resta fedeli, ma lo si diventa continuamente. Al di là della sfera istintiva e affettiva, nel rapporto di coppia occorrono responsabilità, fedeltà agli impegni presi, spirito di sacrificio. Le tensioni non mancheranno, ma il superamento è sempre possibile. Occorre coltivare il dialogo di coppia e portare in famiglia lo spirito delle beatitudini: umiltà, mitezza, misericordia, giusto rispetto delle diversità, volontà di pace. In questo cammino c'è la presenza e l'azione dello Spirito Santo donato il giorno del matrimonio e ridonato ogni giorno: rende capaci di vivere nella verità l'amore coniugale, perchè fa nascere e fa crescere dentro gli sposi lo stesso Signore Gesù.

4. Una regola d'oro

Occorre parlarsi e dialogare tra coniugi, confrontarsi sul proprio progetto di vita e sulle scelte che si intendono fare, cercare la confidenza su ogni evento, aiutarsi reciprocamente anche a pregare e a crescere nella fede. educarsi al significato e all'esperienza profondi dell'intimità sessuale nella logica del dono di sè senza riserve e contrastando ogni forma di appropriazione dell'altro, rendendolo strumento per i propri interessi.


A presto ALi
PS. Tutto ciò che leggerete sul corso prematrimoniale non sono cose inventate da me o opinioni personali, ma è la copia esatta delle schede che ci hanno consegnato durante il nostro percorso

venerdì 19 giugno 2015

Il corso prematrimoniale - 9° incontro

Dopo i 4 incontri con il centro per la famiglia torniamo al nostro matrimonio religioso e analizziamo il Rito vero e proprio del matrimonio.

Come si diceva nel 4° incontro ci sono possibili formule per il consenso e per la benedizione degli sposi e qui troviamo tutte quelle possibili.

MEMORIA DEL BATTESIMO

1. Fratelli e sorelle,  
ci siamo riuniti con gioia nella casa del Signore  
nel giorno in cui ... e ...  intendono formare la loro famiglia.  
In quest'ora di particolare grazia  
Siamo loro vicini con l'affetto,  
con l'amicizia e la preghiera fraterna.  
Ascoltiamo attentamente insieme con loro  
la Parola che Dio oggi ci rivolge.  
in unione con la santa Chiesa  
Supplichiamo Dio Padre,  
per Cristo Signore nostro,  
perché benedica questi suoi figli  
che stanno per celebrare il loro Matrimonio,  
li accolga nel suo amore  e li costituisca in unità.  
Facciamo ora memoria del Battesimo,  
nel quale siamo rinati a vita nuova.  
Divenuti figli nel Figlio,  
riconosciamo con gratitudine il dono ricevuto,  
per rimanere fedeli all'amore a cui siamo stati chiamati.
  
  
2. ... e ...,  la Chiesa partecipa alla vostra gioia  
e insieme con i vostri cari  vi accoglie con grande affetto  
nel giorno in cui davanti a Dio, nostro Padre,  
decidete di realizzare la comunione di tutta la vita.  
In questo giorno per voi di festa  
il Signore vi ascolti.  
Mandi dal cielo il suo aiuto e vi custodisca.  
Realizzi i desideri del vostro cuore  
ed esaudisca le vostre preghiere.  
Riconoscenti per essere divenuti figli nel Figlio,  
facciamo ora memoria del Battesimo,  
dal quale, come da seme fecondo,  
nasce e prende vigore l'impegno  
di vivere fedeli nell'amore.  
  
3. Carissimi,  
celebriamo il grande mistero  
dell'amore di Cristo per la sua Chiesa. 
Oggi ...e ... sono chiamati a parteciparvi  
Con il loro Matrimonio.  
Riconoscenti per essere divenuti figli nel Figlio,  
facciamo ora memoria del Battesimo,  
inizio della vita nuova nella fede,  
sorgente e fondamento di ogni vocazione.  
Dio nostro Padre,  
con la forza del suo Santo Spirito,  
ravvivi in tutti noi il dono  
di quella benedizione originaria.  

INTERROGAZIONI PRIMA DEL CONSENSO  

1. Carissimi … e …,  siete venuti insieme nella casa del Padre,  perché la vostra decisione di unirvi in matrimonio  riceva il suo sigillo e la sua consacrazione  davanti al ministro della Chiesa e davanti alla comunità.  Voi siete già consacrati mediante il Battesimo:  ora Cristo vi benedice e vi rafforza con il sacramento nuziale,  perché vi amiate l'un l'altro con amore fedele e inesauribile  e assumiate responsabilmente i doveri del matrimonio.  Pertanto vi chiedo di esprimere davanti alla Chiesa le vostre intenzioni.  
  
2.Carissimi ... e ...,  siete venuti nella casa del Signore,  davanti al ministro della Chiesa e davanti alla comunità,  perché la vostra decisione di unirvi in matrimonio  riceva il sigillo dello Spirito Santo,  sorgente dell'amore fedele e inesauribile.  Ora Cristo vi rende partecipi dello stesso amore  Con cui egli ha amato la sua Chiesa,  fino a dare se stesso per lei.  Vi chiedo pertanto di esprimere le vostre intenzioni.  

PRIMA FORMA  

... e ...,  siete venuti a contrarre matrimonio in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione?  Sposi: Sì  Siete disposti, seguendo la via del Matrimonio, ad amarvi e a onorarvi l'un l'altro per tutta la vita?  Sposi: Sì  Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa? Sposi: Sì  

SECONDA FORMA  

Compiuto il cammino del fidanzamento,  illuminati dallo Spirito Santo  e accompagnati dalla comunità cristiana,  siamo venuti in piena libertà  nella casa del Padre  perché il nostro amore riceva il sigillo di consacrazione.  Consapevoli della nostra decisione,  siamo disposti,  con la grazia di Dio,  ad amarci e sostenerci l'un l'altro  per tutti i giorni della vita.  [Ci impegniamo ad accogliere con amore i figli  che Dio vorrà donarci  e a educarli secondo la Parola di Cristo  e l'insegnamento della Chiesa].  Chiediamo a voi, fratelli e sorelle,  di pregare con noi e per noi  perché la nostra famiglia  diffonda nel mondo luce, pace e gioia.  

MANIFESTAZIONE DEL CONSENSO  

Se dunque è vostra intenzione unirvi in Matrimonio,  datevi la mano destra  ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa  il vostro consenso.  
Oppure:  
Alla presenza di Dio  e davanti alla Chiesa qui riunita,  datevi la mano destra ed esprimete il vostro consenso.  Il Signore, inizio e compimento del vostro amore,  sia con voi sempre.  

PRIMA FORMA  

Io ..., accolgo te, ..., come mia sposa.  Con la grazia di Cristo  prometto di esserti fedele sempre,  nella gioia e nel dolore,  
nella salute e nella malattia,  e di amarti e onorarti  tutti i giorni della mia vita.  
Io ..., accolgo te, ..., come mio sposo.  Con la grazia di Cristo  prometto di esserti fedele sempre,  nella gioia e nel dolore,  nella salute e nella malattia,  e di amarti e onorarti  tutti i giorni della mia vita.  

SECONDA FORMA  
Sposo:  ..., vuoi unire la tua vita alla mia,  nel Signore che ci ha creati e redenti?  
Sposa:  Sì, con la grazia di Dio, lo voglio.  ..., vuoi unire la tua vita alla mia,  nel Signore che ci ha creati e redenti?  
Sposo:  Sì, con la grazia di Dio, lo voglio.  
Insieme:  
Noi promettiamo di amarci fedelmente,  nella gioia e nel dolore,  nella salute e nella malattia,  e di sostenerci l'un l'altro  tutti i giorni della nostra vita.  

ACCOGLIENZA DEL CONSENSO  
Il Signore onnipotente e misericordioso  confermi il consenso  che avete manifestato davanti alla Chiesa  e vi ricolmi della sua benedizione.  L'uomo non osi separare ciò che Dio unisce.  
Tutti: Amen.  

Oppure:  

Il Dio di Abramo,  il Dio di Isacco,  il Dio di Giacobbe,  il Dio che nel paradiso ha unito Adamo ed Eva  confermi in Cristo  il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa  e vi sostenga con la sua benedizione.  L'uomo non osi separare ciò che Dio unisce.  
Tutti: Amen.  

BENEDIZIONE E CONSEGNA DEGLI ANELLI   

Il Signore benedica (+) questi anelli che vi donate scambievolmente in segno di amore e di fedeltà.  Tutti: Amen   

Oppure  

Signore, benedici (+) questi anelli nuziali: gli sposi che li porteranno custodiscano integra la loro fedeltà, rimangano nella tua volontà e nella tua pace e vivano sempre nel reciproco amore. Per Cristo nostro Signore.  Tutti: Amen  

Oppure:  

O Signore, benedici (+) e santifica l'amore di questi sposi: l'anello che porteranno come simbolo di fedeltà li richiami continuamente al vicendevole amore.  Tutti: Amen  

Oppure:  

Il Signore benedica (+) questi anelli che vi donate come segno di fedeltà nell'amore. Siano per voi ricordo vivo e lieto di quest'ora di grazia.  
Sposo: …, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  Sposa: …, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  


Effondi, Signore, su ... e ...  lo Spirito del tuo amore,  perché diventino un cuore solo e un'anima sola;  nulla separi questi sposi che tu hai unito  e, ricolmati della tua benedizione, nulla li affligga. Per Cristo nostro Signore.  
Tutti: Amen  
Benedizione nuziale  
Nei luoghi dove già esiste la consuetudine, o altrove con il permesso dell'Ordinario, si può fare a questo punto l'imposizione del velo sugli sposi. (N.d.C. Per questo vedi il Rituale integrale del matrimonio).  

PRIMA FORMULA  

Sacerdote: Fratelli e sorelle, invochiamo con fiducia il Signore, perché effonda la sua grazia e la sua benedizione su questi sposi che celebrano in Cristo il loro Matrimonio: egli che li ha uniti nel patto santo [per la comunione al corpo e sangue del Signore] li confermi nel reciproco amore.  
O Dio, con la tua onnipotenza hai creato dal nulla tutte le cose e nell'ordine primordiale dell'universo hai formato l'uomo e la donna a tua immagine, donandoli l'uno all'altro come sostegno inseparabile, perché siano non più due, ma una sola carne; così hai insegnato che non è mai lecito separare ciò che tu hai costituito in unità.  O Dio, in un mistero così grande hai consacrato l'unione degli sposi e hai reso il patto coniugale sacramento di Cristo e della Chiesa.  O Dio, in te, la donna e l'uomo si uniscono, e la prima comunità umana, la famiglia, riceve in dono quella benedizione che nulla poté cancellare, né il peccato originale, né le acque del diluvio.  Guarda ora con bontà questi tuoi figli che, uniti nel vincolo del Matrimonio, chiedono l'aiuto della tua benedizione: effondi su di loro la grazia dello Spirito Santo perché, con la forza del tuo amore diffuso nei loro cuori, rimangano fedeli al patto coniugale. 
In questa tua figlia ... dimori il dono dell'amore e della pace e sappia imitare le donne sante lodate dalla Scrittura.  ... , suo sposo, viva con lei in piena comunione, la riconosca partecipe dello stesso dono di grazia, la onori come uguale nella dignità, la ami sempre con quell'amore con il quale Cristo ha amato la sua Chiesa.  Ti preghiamo, Signore, affinché questi tuoi figli rimangano uniti nella fede e nell'obbedienza ai tuoi comandamenti; fedeli a un solo amore siano esemplari per integrità di vita; sostenuti dalla forza del vangelo, diano a tutti buona testimonianza di Cristo.  [Sia feconda la loro unione, diventino genitori saggi e forti e insieme possano vedere i figli dei loro figli]. E dopo un vita lunga e serena giungano alla beatitudine eterna del regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore.  Tutti: Amen   

SECONDA FORMULA  

Sacerdote: Preghiamo il Signore per questi sposi, che all'inizio della vita matrimoniale si accostano all'altare perché [con la comunione al corpo e sangue del Signore] siano confermati nel reciproco amore  
Padre santo, tu hai fatto l'uomo a tua immagine: maschio e femmina li hai creati, perché l'uomo e la donna uniti nel corpo e nello spirito, fossero collaboratori della tua creazione.  O Dio, per rivelare il disegno del tuo amore hai voluto adombrare nella comunione di vita degli sposi quel patto di alleanza che hai stabilito con il tuo popolo, perché, nell'unione coniugale dei tuoi fedeli, realizzata pienamente nel sacramento, si manifesti il mistero nuziale di Cristo e della Chiesa.  O Dio, stendi la tua mano su … e … ed effondi nei loro cuori la forza dello Spirito Santo. Fa', o Signore, che, nell'unione da te consacrata, condividano i doni del tuo amore e, diventando l'uno per l'altro segno della tua presenza, siano un cuore solo ed un'anima sola.  Dona loro, Signore, di sostenere anche con le opere la casa che oggi edificano. [Alla scuola del vangelo preparino i loro figli a diventare membri della tua Chiesa].  Dona a questa sposa ... benedizione su benedizione: perché come moglie [e madre], diffonda la gioia nella casa e la illumini con generosità e dolcezza.  Guarda con paterna bontà … suo sposo: perché, forte della tua benedizione, adempia con fedeltà la sua missione di marito [e padre].  Padre santo, concedi a questi tuoi figli, che, uniti davanti a te come sposi, comunicano alla tua mensa, di partecipare insieme con gioia al banchetto del cielo. Per Cristo nostro Signore.  Tutti: Amen   

TERZA FORMULA  

Sacerdote: Fratelli carissimi, invochiamo su questi sposi, … e …, la benedizione di Dio: egli, che oggi li ricolma di grazia con il sacramento del Matrimonio, li accompagni sempre con la sua protezione.  
Padre santo, creatore dell'universo, che hai formato l'uomo e la donna a tua immagine e hai voluto benedire la loro unione, ti preghiamo umilmente per questi tuoi figli, che oggi si uniscono con il sacramento nuziale.   
[V. Ti lodiamo, Signore, e ti benediciamo  R. Eterno è il tuo amore per noi]  
Scenda, o Signore, su questi sposi ... e ... la ricchezza delle tue benedizioni e la forza del tuo Santo Spirito infiammi dall'alto i loro cuori, perché nel dono reciproco dell'amore, allietino di figli la loro famiglia e la comunità ecclesiale.  
[V. Ti supplichiamo, Signore  R. Ascolta la nostra preghiera]  
Ti lodino, Signore, nella gioia, ti cerchino nella sofferenza; godano del tuo sostegno nella fatica e del tuo conforto nella necessità; ti preghino nella santa assemblea, siano tuoi testimoni nel mondo.  Vivano a lungo nella prosperità e nella pace, e con tutti gli amici che ora li circondano, giungano alla felicità del tuo regno.  Per Cristo nostro Signore.  Tutti: Amen  

QUARTA FORMULA  

Sacerdote: Fratelli e sorelle,  invochiamo su questi sposi, ... e ...,  la benedizione di Dio:  egli, che oggi li ricolma di grazia  con il sacramento del Matrimonio,  li accompagni sempre con la sua protezione.  
O Dio, Padre di ogni bontà,  nel tuo disegno d'amore hai creato l'uomo e la donna  perché, nella reciproca dedizione,  con tenerezza e fecondità vivessero lieti nella comunione.  
[V. Ti lodiamo, Signore, e ti benediciamo  R. Eterno è il tuo amore per noi]  
Quando venne la pienezza dei tempi  hai mandato il tuo Figlio, nato da donna.  A Nazareth,  gustando le gioie  e condividendo le fatiche di ogni famiglia umana,  è cresciuto in sapienza e grazia.  A Cana di Galilea,  cambiando l'acqua in vino,  è divenuto presenza di gioia nella vita degli sposi.  Nella croce,  si è abbassato fin nell'estrema povertà  dell'umana condizione,  e tu, o Padre, hai rivelato un amore  sconosciuto ai nostri occhi,  un amore disposto a donarsi senza chiedere nulla in cambio.  
[V. Ti lodiamo, Signore, e ti benediciamo  R. Eterno è il tuo amore per noi]  
Con l'effusione dello Spirito del Risorto  hai concesso alla Chiesa  di accogliere nel tempo la tua grazia  e di santificare i giorni di ogni uomo.  
[V. Ti lodiamo, Signore, e ti benediciamo  R. Eterno è il tuo amore per noi]  
Ora, Padre, guarda ... e ...,  che si affidano a te:  trasfigura quest'opera che hai iniziato in loro  e rendila segno della tua carità.  Scenda la tua benedizione su questi sposi,  perché, segnati col fuoco dello Spirito,  diventino Vangelo vivo tra gli uomini.  
[Siano guide sagge e forti dei figli  che allieteranno la loro famiglia e la comunità.]  
[V. Ti supplichiamo, Signore  R. Ascolta la nostra preghiera]  
Siano lieti nella speranza,  forti nella tribolazione,  perseveranti nella preghiera,  solleciti per le necessità dei fratelli,  premurosi nell'ospitalità.  Non rendano a nessuno male per male,  benedicano e non maledicano,  vivano a lungo e in pace con tutti.  
[V. Ti supplichiamo, Signore  R. Ascolta la nostra preghiera]  
Il loro amore, Padre,  sia seme del tuo regno.  Custodiscano nel cuore una profonda nostalgia di te  fino al giorno in cui potranno,  con i loro cari, lodare in eterno il tuo nome.  Per Cristo nostro Signore.  
R. Amen.  


Tra tutte queste formule si può scegliere quella che si ritiene più appropriata alla propria coppia e al proprio gusto parlandone con il parroco che celebrerà la funzione.

A presto ALi
PS. Tutto ciò che leggerete sul corso prematrimoniale non sono cose inventate da me o opinioni personali, ma è la copia esatta delle schede che ci hanno consegnato durante il nostro percorso


martedì 9 giugno 2015

Il corso prematrimoniale - i 4 incontri con il CENTRO PER LA FAMIGLIA

Dopo quattro incontri prettamente improntati sul matrimonio religioso ecco i quattro incontri più laici con il Centro per la famiglia.

Nel primo incontro si è parlato con lo psicologo che ha cercato, a grandi linee, di analizzare il rapporto di coppia e la differenza tra il rapporto marito-moglie con quello di genitori-figli. Si è parlato di fedeltà, di comunicazione, di sentimenti, di intimità, ma niente è stato realmente approfondito nello specifico perchè ogni coppia e ogni persona è comunque sempre diversa della altre.

Nel secondo incontro ci è stato presentato il medico che ci ha parlato dell'importanza di essere sani e se non lo fossimo di comunicarlo al partner. Sembra una cosa scontata o una scemenza detta così, ma ci sono patologie che magari non si pensa di avere o si sottovalutano e una volta che si cerca di avere un figlio potrebbero sorgere dei grossi problemi sia per il concepimento sia a concepimento avvenuto.

Nel terzo incontro abbiamo conosciuto l'avvocato che si è presentato dicendo: "Ragazzi, il primo che mi chiede come si fa a divorziare viene sbattuto fuori dall'aula" . Tutti ci siamo chiesti l'utilità dell'avvocato, che invece è stato molto interessante. Ci ha illustrato gli articoli che ci verranno letti durante il rito del matrimonio, ci ha spiegato la differenza tra separazione e comunione dei beni analizzando ogni singolo caso, dalla morte al divorzio, all'eredità con figli, senza figli, etc. E' stato un incontro molto interessante.

Nel quarto incontro invece (nel quale avremmo potuto tranquillamente lasciare a casa i mariti) abbiamo fatto la conoscenza di una professoressa di biologia che insegna alle coppie come poter fare sesso sicuro senza usare contraccettivi, usando semplicemente dei metodi naturali e seguendo il ciclo naturale degli ormoni femminili.

Tutti gli incontri con il centro per la famiglia sono stati molto interessanti. So però che non in tutti i corsi prematrimoniali ci sono questi incontri con esterni che invece secondo me sono utili.

A presto ALi
PS. Tutto ciò che leggerete sul corso prematrimoniale non sono cose inventate da me o opinioni personali, ma è la copia esatta delle schede che ci hanno consegnato durante il nostro percorso.

mercoledì 13 maggio 2015

Il corso prematrimoniale - 4° incontro

Nel quarto incontro abbiamo iniziato a porre le basi per il rito e la celebrazione del matrimonio leggendo qualche esempio di Salmo e brani del Vangelo da poter utilizzare durante la messa.
Ovviamente sono stati citati i più comuni o i più utilizzati ma se su internet si cerca "nuovo rito del matrimonio" si trovano diversi pdf contenenti tutti i brani del Vangelo e tutti i Salmi utilizzabili sia sotto il periodo pasquale che non.

Una volta scelti i brani da inserire nella cerimonia, bisognerà anche scegliere le parole da utilizzare per la promessa matrimoniale. Nello stesso pdf scaricato per le letture ci sono tutte le formule che è possibile utilizzare.

Andando poi sul sito della Diocesi di Milano e cercando Libretti messa si potrà scaricare un programma che compilerà in automatico il vostro libretto, l'unica cosa che non vi farà scegliere sono le parole per il consenso e per la benedizione degli sposi, ma essendo un semplice documento word potrete sempre cancellarle e scrivere la formula che preferite.

Noi abbiamo scelto

PRIMA LETTURA: Dal Cantico dei Cantici (Ct 2,8-10.14.16a;8,6-7a)
SALMO RESPONSORIALE: Salmo 44
SECONDA LETTURA: Dalla prima lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (1Cor 12,31b-14,1a)
VANGELO: Dal vangelo secondo Marco (Mc 10,1-12)


A presto ALi
PS. Tutto ciò che leggerete sul corso prematrimoniale non sono cose inventate da me o opinioni personali, ma è la copia esatta delle schede che ci hanno consegnato durante il nostro percorso.

domenica 19 aprile 2015

Il corso prematrimoniale - 3° incontro

Dopo aver parlato di Vocazione e di Fede è arrivato il momento di parlare del Sacramento del matrimonio.

IL SACRAMENTO NUZIALE

Ef 5: "E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia nè ruga o alcunchè di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno i doveri di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo da con la Chiesa, poichè siamo membra del suo corpo. Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito."

Al centro del testo sta dunque la relazione sponsale tra Cristo e la sua Chiesa. Nata dal mistero pasquale continuamente rinnovata da Cristo che le fa dono di se stesso per renderla santa, senza macchia e senza ruga e la nutre con la sua parola e il suo pane eucaristico, messa nella condizione di essere vera sposa di Cristo, cioè risposta alle sue attese. La vera sottomissione, o meglio subordinazione per essere fedeli al testo, sta nel lasciarsi amare da Cristo, mistero pasquale.

1. I sette sacramenti

I sacramenti sono il luogo nel quale la Chiesa è generata da Cristo e resa sposa di Cristo, ma sono anche il luogo nel quale Essa esprime davanti al mondo la sua fede in Cristo. I sacramenti non solo solamente gesti salvifici di Cristo, quasi fossero indipendenti dalle persone che li ricevono, ma sono doni di Cristo-Sposo alla sua Chiesa. Cristo stesso ha affidato questi doni alla sua Chiesa sposa, che celebrandoli e vivendoli compie una risposta feconda al suo sposo divino, per la salvezza del mondo.

2. Il sacramento nuziale

I sacramenti in generale e il matrimonio in particolare sono atti nei quali lo Sposo divino costituisce la Chiesa sposa, mediante il dono pasquale-eucaristico del suo Corpo, generandola, nutrendola, purificandola, santificandola nello spirito santo e coinvolgendola sponsalmente nella missione al suo seguito.
Sposarsi in chiesa è accogliere quel dono che diventa significato efficace per la coppia. Il sacramento nuziale degli sposi ha delle parole (Io accolgo te...) e una materia (l'amore reciproco). Quest'ultima riceve una trasformazione voluta e desiderata (nelle parole del consenso) e prodotta dallo spirito santo e sono il vincolo permanente e la grazia propria del sacramento delle nozze.

Il vincolo permanente

Il primo dono del matrimonio-sacramento è un legame particolare che rende gli sposi partecipi della nuzialità della stessa che unisce indissolubilmente Cristo e la Chiesa, costituendosi quale "garanzia" e "ragione" del dono stesso della grazie. "L'effetto primo e immediato" del sacramento è dunque il vincolo nuziale permanente, origine della comunione nuziale. Un vincolo realizzato una volta per sempre, come accadimento indistruttibile che fonda la relazione di amore degli sposi, iscrivendola nella continuità dell'amore del Figlio di Dio fatto Uomo e dell'amore crocifisso del Risorto, divenendo sorgente indistruttibile e sempre nuova della loro tenerezza nuziale. Tale è la roccia su cui si edifica la tenerezza nuziale e la possibilità di ri-innamorarsi ogni giorno, superando eventuali situazioni critiche o momentanei arresti.

La grazia del sacramento delle nozze come grazia trasfigurante

I due doni, vincolo e grazia, si richiamano a vicenda, anche se suppongono una specifica distinzione formale. Il primo dono non richiede, per sè, disposizioni particolari per essere attuato negli sposi, se non la validità dell'atto celebrativo; il secondo - come ogni sacramento ad eccezione del battesimo dei bambini e l'unzione degli infermi in alcuni casi - è ricevuto solo da coloro che non pongono ostacolo. Due sposi, ad esempio, possono celebrare validamente il loro matrimonio ed essere quindi consacrati per sempre con il vincolo nuziale, ma se sono in peccato mortale non ricevono la grazia, finchè non tolgano l'ostacolo ritornando alla grazia battesimale. Solo allora la grazia del sacramento nuziale rivivrà in loro e gli sposi potranno beneficiare delle grazie particolari connesse con il loro stato di vita. Il peccato tra gli sposi si insinua come deviazione della tenerezza, per farsi gelosia, ricatto, non rispetto, aggressività secondo lo stile della propria mascolinità o femminilità. L'esercizio del perdono soprattutto sacramentale consente di salvaguardare e incrementare l'amore degli sposi.
La grazia sacramentale del matrimonio-sacramento - una volta che non vi siano ostacoli che ne impediscano la recezione - rappresenta una grazia di consacrazione della relazione amante "io-tu" aperta al noi: una grazia che consacra l'uni-dualità maschile e femminile rendendola partecipe dell'uni-trinitarietà di Dio; con grazia che assume, dall'interno, la stessa relazione di amore dei due e la rende segno e partecipazione reale alla relazione amante Cristo- Chiesa. Ognuno dei due sposi, nell'atto sacramentale, è principio e termine del compiersi dell'evento nuziale del matrimonio: è principio dell'amore di Cristo che si dona alla Chiesa e termine dell'amore della Chiesa che accoglie Cristo e si lascia plasmare da Lui. In questo senso allora tra Sacramento.- Grazia - tenerezza si instaura un intreccio. Quale? Vediamo anzitutto i passaggi di questo intreccio per concludere con il suo senso o significato.

Reciprocità tra grazia nuziale e tenerezza degli sposi

I doni del sacramento delle nozze, vincolo permanente e grazia sacramentale, non possono essere compresi in termini giuridici, freddi o asettici. Nella misura stessa in cui il vincolo permanente trasforma la relazione di amore io-tu in sacramento e fonda l'unione consacrante soprannaturale dei due, e nella misura in cui la grazia nuziale trasforma interiormente la relazione di amore uomo-donna e la eleva a carità teologale, tra la grazia del sacramento delle nozze e la tenerezza degli sposi si pone un'intrinseca reciprocità e una vicendevole corrispondenza: da una parte è la grazia nuziale del sacramento che trasfigura la tenerezza degli sposi; dall'altra è la tenerezza degli sposi che attua il senso pieno della grazie del sacramento nuziale.

La grazia del sacramento come tenerezza

Soffio amante del Padre e del Figlio, lo Spirito è il "Maestro interiore" di questo cammino. E in effetti, non è possibile alcuna effettiva realizzazione del sacramento della coppia senza la forza dello Spirito Santo. E' lo Spirito Santo che fa sbocciare la carità sacerdotale dei mariti e la materna tenerezza delle mogli. Fonte costitutiva della Chiesa, la terza persona della Trinità è al tempo stesso sorgente inesauribile dell'affettività coniugale e forza redentrice che trasforma l'amore degli sposi in amore oblativo sul modello del Crocifisso.

La tenerezza come grazia del sacramento

La tenerezza degli sposi rappresenta il segno visibile e la via concreta della piena attuazione della grazia del sacramento nuziale. Tra le due dinamiche sussiste  una corrispondenza inseparabile, come tra anima e corpo: la grazia è l'anima, la tenerezza il corpo. Parimenti, se la grazia nuziale suppone la scelta della tenerezza amante degli sposi, essa non può pienamente realizzarsi senza grazia. Opportunamente il Nuovo Rito introduce lo scambio delle promesse nuziali la dizione: "Con la grazia di Cristo, prometto di", a sottolineare come i nubendi si impegnino l'un l'altro, si autoconsegnino con la totalità dei loro esseri, non confidando solo sulle proprie capacità, ma anzitutto sulla forza stessa che viene da Dio: la grazia battesimale  che li abilita a porre in essere un gesto sacramentale come gesto del Cristo-Sposo e della Chiesa-sua sposa, e la grazia sacramentale che il Kyrios stesso dispiega in loro favore e dispiegherà tutti i giorni della loro vita, se lo vorranno, e se opereranno per  realizzarne la valenza esistenziale.

Sacramentalità della tenerezza nuziale come polifonia di carezze

Il linguaggio in cui e grazie a cui la grazia della tenerezza si manifesta e si compie nella ferialità di vita degli sposi è il linguaggio delle carezze, un linguaggio che deve essere compreso bene, nel suo significato propriamente simbolico, oltre il dato solo materiale. La carezza è un messaggio di riconoscimento, ed è un atto fondamentale per potersi aprire all'unione dei cuori al perdono. Educarsi all'arte delle carezze è la via fondamentale per superare gli stati d'animo conflittuali che dividono o possono dividere gli sposi e ricreare un affetto in grado di rinascere di giorno in giorno. La "carezza" consente di superare le ferite che attanagliano e impediscono di guardare all'altro con benevolenza e perdono. Se sono ferito, ferirò a mia volta. E non basta, il linguaggio delle carezze - alla luce di quanto si è detto finora - non dev'essere inteso solo in un quadro antropologico, psico-pedagogico o  spirituale, ma teologico sacramentale.

La tenerezza di Dio nella tenerezza del coniuge

In forza dei doni soprannaturali (vincolo soprannaturale e grazia) che permeano in profondità la relazione amante degli sposi, la tenerezza tra gli sposi assume uno spessore propriamente sacramentale, facendosi forma decisiva e via per la costituzione della coppia come comunità della tenerezza di Dio- Trinità nella storia. Questo è anzitutto vero per la tenerezza degli sposi: in forza del sacramento celebrato e dell'essere "uno" nel Signore, il linguaggio delle carezze riveste tra loro un carattere di grazia che prolunga, manifesta e attua i doni stessi dei sacramenti, "indicandoli" nelle profondità della loro relazione di coppia e della quotidianità familiare. Non è un esagerazione teologica affermare che ogni carezza tra gli sposi rappresenta un'epifania della tenerezza di Cristo-Sposo per la Chiesa-Sposa e avvicina gli sposi all'Assoluto della tenerezza trinitaria. Ogni carezza nuziale è carica della carità stessa di Dio-Amore che ha uniti gli sposi.

La tenerezza nuziale: un linguaggio di eternità nel tempo

Il presupposto perchè tutto questo si realizzi risiede nel fatto che gli sposi siano consapevoli dei doni ricevuti, li facciano fruttificare in un'esperienza viva di tenerezza amante tra loro e la esprimano nel linguaggio delle carezze come linguaggio nasce dalla verità del cuore ed è vivificato dalla presenza dello Spirito. Quando le carezze sgorgano da questi sorgenti, includono in se stesse potenzialità di suscitare in coloro a cui sono rivolte uno sguardo di fiducia e di trasformarsi in grazia nel senso etimologico del termine: charis è "ciò che brilla"  e indica il fascino, la bellezza. Il termine grazia rimanda a grazioso e a gratuito, e suppone il senso di gratitudine per il dono divino offerto alla creatura umana. Le carezze tra gli sposi cristiani appartengono a questo ordine: manifestano l'estetica della grazia effusa su di loro, la sua bellezza radiosa e ene portano la gioia. In esse, è lo stesso Dio- Trinità che si dona. Come tali, le carezze nuziali sono un messaggio di eternità nel tempo: una lettere che l'infinito invia agli sposi per far loro la sua gioia trinitaria e incarnarla nel vissuto quotidiano.Le carezze degli sposi sono un segno della benedizione di Dio e un frammento di eternità nel tempo. Esse rappresentano la polifonia della tenerezza nuziale e il segno dei doni del sacramento. La gioia che gli sposi provano, con l'esperienza della tenerezza, oltre ad essere un dono per i figli conduce all'incontro riconoscente con l'Assoluto dell'Amore e li fa crescere nel "mistero grande" del sacramento.

Conclusione

Il significato e il valore di questo intreccio sta nella promessa che gli sposi intuiscono come possibilità di dare un senso pieno alla propria vita coniugale e un anticipo di una vita realizzata.


A presto ALi
PS. Tutto ciò che leggerete sul corso prematrimoniale non sono cose inventate da me o opinioni personali, ma è la copia esatta delle schede che ci hanno consegnato durante il nostro percorso.

giovedì 9 aprile 2015

Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio - Lewis Carroll

A oltre un secolo dalla sua pubblicazione, Alice, come romanzo e come personaggio, conserva ancora intatta tutta la sua freschezza, incantando non solo i più giovani ma anche gli adulti, che nel suo mondo meraviglioso scoprono un altro sé, pronto a sfidare ardui giochi linguistici, entusiasmanti trucchi psicologici, situazioni impossibili che mettono in discussione la realtà e svelano l'irresistibile fascino dell'assurdo. In un romanzo in cui la sospensione dell'incredulità è d'obbligo, il gusto del gioco non può essere dimenticato e va riscoperto con occhi che sappiano guardare al di là del consueto. Perché qui è l'essenza della vita, e forse tra i sogni segreti di tanti c'è proprio la tana di un coniglio bianco in cui perdersi, uno specchio al di là del quale riscoprire la bellezza della vita reale. È letteratura per ragazzi? È un libro da leggere punto e basta. 

NOTE A MARGINE

39          "Suvvia, non serve a nulla piangere così!", di disse Alice, bruscamente, "ti consiglio di smetterla subito!". In genere si dava degli ottimi consigli (anche se raramente li seguiva)

140        Senti la neve contro i vetri della finestra Kitty? Che suono morbido e dolce! Proprio come se qualcuno coprisse di baci i vetri dal di fuori.

RECENSIONE

Non so perchè non ho mai letto questo libro.... ma credo sia stato un errore non leggerlo da bambina.
Ovviamente se letto in lingua originale provocherebbe più sorrisi di quanto possa fare la traduzione in cui si perdono i veri giochi di parole scelti dall'autore ma ci si può benissimamente accontentare.
Alcuni punti non mi sono stati chiari da subito e altri rimangono comunque un mistero irrisolto, ma forse è proprio volontà dell'autore rimanere ambiguo e sul vago senza far ben comprendere dove si vuole andare a parare o forse è solo che essendo un libro "per bambini" da adulti siamo troppo "corrotti" per capire ciò che ad un bambino invece risulterebbe molto più chiaro.. senza dover dare spiegazioni logiche a tutto.
Il cartone animato di Walt Disney secondo me racchiude tutta la magia del libro, semplificato e razionalizzato. 

mercoledì 25 marzo 2015

Il corso prematrimoniale - 2° incontro

Eccoci al nostro secondo incontro.
In questo oltre a ribadire il concetto del matrimonio come vocazione e che diventando una sola carne non ci si sposa solo in Chiesa, ma nella Chiesa sposandosi nel signore, abbiamo approfondito il concetto di Matrimonio come Amore.


1. A SUA IMMAGINE

Il Matrimonio = Immagine dell'Amore di Dio

Dal libro della Genesi ( Genesi 1, 27)
" Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine sua lo creò; maschio e femmina li creò".

Ciò che rende l'uomo e la donna "ad immagine di Dio" non è l'aspetto esteriore, ma la capacità di amare. Accogliere l'altro o l'altra nel Sacramento del matrimonio significa dare visibilità a questo amore che già ci appartiene, che già - dalla Creazione - dimora in noi nei nostri cuori. Allora dobbiamo, giorno dopo giorno, purificare il nostro amore. Amare ad immagine di Dio.


2. DIO = AMORE

Il Matrimonio = Amore partecipato

Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo
"Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perchè l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perchè Dio è amore. In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perchè noi avessimo la vita per lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati."

L'Amore, per sua natura, ci porta sempre fuori di noi, verso l'altro. Così due persone che scoprono di amarsi sono attratte l'uno verso l'altra. Anche Dio, per amore è uscito "fuori di sè" e ci è venuto incontro nel suo Figlio Gesù. L'Amore smuove sempre. Guardando come ha amato Gesù eviteremo chiusure dovute ad amore egoistici.


3. TRE E' MEGLIO DI DUE

Il Matrimonio = Amore in azione

Dal libro del Qoelet
"Meglio essere in due che uno solo, perchè due hanno un miglior compenso nella fatica. Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto."

Il Matrimonio è la scelta posta da due innamorati come esito di un percorso nell'amore. Il Matrimonio "cristiano" è la scelta di due innamorati che partecipano all'Amore di Dio e fanno partecipare Dio del loro amore. Sposarsi in Chiesa è sposare il Signore e permettere che il nostro amore sia più forte e vero perchè "tre è meglio di due"!


L'AMORE PIU' GRANDE

Il Matrimonio non è qualcosa che appartiene agli sposi, ma a Dio, la vita dei due coniugi è nelle sue mani. 
Allora accade che gli sposi possono trovarsi davanti ad imprevisti, difficoltà, scelte, che possono anche rivelarsi dolorose e comportare la perdita dei propri progetti, dei propri sogni. Altre volte il dolore, volontariamente o involontariamente, può venire proprio da chi meno te lo aspetti: dal coniuge, da un figlio, da un genitore...è questo il momento in cui ci viene chiesto un supplemento di amore. 
Come fare? Anzitutto, quando possibile, aiuta quel tenere sempre "Gesù in mezzo" tra gli sposi, come promette il Vangelo: la presenza spirituale di Cristo tra coloro che si amano è luce nelle scelte, pace nelle trepidazioni, coraggio e speranza nelle difficoltà. Ma perchè ciò si realizzi i due sposi sono chiamati ad amarsi come Gesù ci ha amati: è questa la misura dell'amore perchè una famiglia dia unita con Gesù presente spiritualmente in mezzo ad essa. Gesù ci ha amati fino a dare la vita per noi, questo dunque è il limite con il quale dobbiamo amarci: essere pronti a dare la vita l'uno per l'altra, nelle piccole cose concrete di ogni giorno, pronti a perdere le proprie ragioni, le proprie idee, ad ascoltare, a comprendere, a perdonare, per il bene comune. Poi una certezza ci può aiutare: "Dio ci ama immensamente, Dio ci ama immensamente!" Gesù (che è Dio) dopo essersi fatto uno di noi e aver condiviso la nostra vita, dopo esser passato per le strade della Palestina insegnando e guarendo i malati, è morto in croce, solo, abbandonato da cielo e terra, per noi, per ognuno di noi, condividendo fino in fondo la nostra sorte. Egli aveva il Cielo: lo ha perso per noi facendosi uomo; aveva la Vita, la salute, gli amici, la fama e ha perso tutto per noi morendo in croce; gli restava la Madre, Maria, e ce l'ha donata dall'alto della croce. Gli restava solo il suo rapporto con il Padre e ci ha donato anche quello gridando dalla croce "Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato?" facendo così di noi altri figli di Dio e suoi fratelli...
Sì! Dio ci ama immensamente e noi dobbiamo fidarci di questo amore. Egli con la sua croce ed il suo "abbandono" ha dato un senso ad ogni nostro dolore. e' questo l'amore più grande ed anche noi, fidandoci del suo amore, possiamo vedere il suo volto in ogni dolore, amare Gesù in esso, dargli un senso, offrirlo e superarlo. Sei malato? Egli si è fatto malattia e morte sulla croce per amore di ognuno di noi. Ti senti tradito?  Gesù si è lasciato tradire per amore nostro. Sei solo? Egli è stato abbandonato da tutti per amore nostro. Hai sbagliato? Gesù benchè innocente si è fatto trattare da peccatore per amore nostro. C'è un distacco? Egli ha provato per noi il più grande distacco che si possa immaginare quelllo tra Dio - Figlio che non sente più Dio - Padre...
Con il suo esempio, Egli ci ha fatto capire che il vero amore richiede di spostare se stessi, di vivere per l'altro, nelle piccolo cose quotidiane, fino a dare la vita. Il Suo amore ci interpella individualmente e ci chiama a una risposta d'amore. Partendo da questo amore, sicuri che siamo nel cuore del Padre, possiamo ripartire ogni volta, amando, sforzandosi continuamente di fare il bene dell'altro, facendo di ogni ostacolo un trampolino di lancio.



A presto ALi
PS. Tutto ciò che leggerete sul corso prematrimoniale non sono cose inventate da me o opinioni personali, ma è la copia esatta delle schede che ci hanno consegnato durante il nostro percorso.