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mercoledì 14 marzo 2012

Novecento - Alessandro Baricco 1994


Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il Perché.













NOTE A MARGINE

12
Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.
12
Perché da una nave si può anche scendere, ma dall'Oceano......
13
Perché se balli non puoi morire
41
la gente fa così, è cattiva con quelli che perdono
56
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti è infinita la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito.






RECENSIONE

Questo piccolo libricino è la dimostrazione che in un breve spazio finito può esserci una magia infinita.
L'immensità, in 88 tasti.
Come può un libricino di 62 pagine trasportarti in mezzo all'oceano e farti ascoltare musica?

2 commenti:

  1. Ti racconto un segreto: dato che questo è un testo teatrale, mi viene sempre da leggerlo ad alta voce, infatto lo rileggo sempre solo quando in casa non c'è nessuno

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    1. Amica..... un po' mi perplimi.... =)
      Ma lo sai che di te accetto pregi e difetti...

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