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mercoledì 14 marzo 2012

Nel Segno della Pecora - Haruki Murakami 1982


In una semplicissima newsletter, un giovane agente pubblicitario inserisce la fotografia, in apparenza banale, di un gregge: uno degli animali, una pecora bianca con una macchia color caffè sulla schiena, suscita tuttavia l'interesse di un inquietante uomo vestito di nero, stretto collaboratore del Maestro, un politico molto potente i cui esordi si perdono nel torbido passato coloniale giapponese. Al giovanotto viene affidato l'incarico – ma si tratta in sostanza di un ordine – di ritrovare proprio quella pecora: unico indizio, la foto in questione ricevuta per posta dal Sorcio, un amico scomparso da anni. Accompagnato da una ragazza con le orecchie bellissime e dotata di poteri sovrannaturali, attraverserà tutto il Giappone sino a raggiungere la gelida regione dell'Hokkaido, vivendo una vicenda mirabolante e al tempo stesso realistica nella descrizione di luoghi e circostanze.
Considerato l'esordio letterario di Murakami, Nel segno della pecora introduce molti dei tempi cari all'autore: la solitudine dell'uomo, l'arroganza e lo strapotere della politica, la nostalgia per l'atmosfera esaltante degli anni Sessanta, la passione per il rock e per il jazz, l'irrompere del surreale nella prosaicità della vita quotidiana. Un romanzo che ci trasporta in uno di quegli scenari onirici che nelle storie di Murakami fanno da cassa di risonanza ai nostri dubbi e alle nostre ansie più profonde.

<<Un libro fantastico, tra commedia brillante, detective story e romanzo picaresco.>>

“USA Today”
NOTE A MARGINE

16
..il sole del mattino finisce col decomporre ogni cosa.
59
Mi sentivo come un soffione sfiorato dalle brezza, e intanto guardavo le lancette dell'orologio. Erano l'unica prova che il mondo si muovesse ancora. Non un granchè, come mondo, ma per lo meno si muoveva. E finchè avevo la certezza che il mondo si muoveva, io esistevo. Strano che una persona dovesse ricorrere alle lancette di un orologio per provare la propria esistenza.
74
E' spaventoso come il tempo scorra ininterrotto. Noi abbiamo l'abitudine di dividerlo in fasi per ridurlo alla nostra dimensione, e ci illudiamo che lo sia, ma in realtà è un'unica entità continua.
75
Ogni donna ha un "cassetto delle meraviglie" pieno di cianfrusaglie senza significato.
98
...parlare sinceramente e dire la verità sono due cose diverse. La sincerità sta alla verità come la prua di una nave sta alla poppa. Prima appare la sincerità, poi la verità. Il tempo che intercorre fra l'una e l'altra varia in funzione delle dimensioni della nave.
105
Il mondo è mediocre. Su questo non ci sono dubbi. Ma è sempre stato mediocre, fin dalle origini? No. All'inizio c'era il caos, e il caos non è mediocre. La mediocrità è iniziata quando gli esseri umani hanno separato la vita quotidiana dei mezzi di produzione. E Karl Marx, definendo il proletariato, ha consolidato la mediocrità. Per questo motivo il marxismo porta direttamente allo stalinismo.


RECENSIONE

Esordio letterario di Murakami .
E’ un doppio viaggio quello che viene raccontato in questo libro. Un viaggio reale sulle tracce di una pecora, cercando la soluzione di un mistero, e un viaggio metaforico alla ricerca di sé, di quel sé essenziale e autentico che si scopre, a un certo punto, aver smarrito o non aver mai raggiunto.
Il protagonista senza nome è un uomo ancora giovane che soffre l’esistenza - un matrimonio naufragato quasi per inerzia e il recente divorzio, un lavoro che gli assicura un certo benessere senza però soddisfarlo - e vive la realtà grigia e alienante di giornate monotone e vuote.
Il viaggio che il protagonista svolge parte da Tokyo e arriva a Sapporo all'Hotel del Delfino (che è lo stesso di Dance, Dance, Dance) per poi proseguire nell'Hokkaido in una vecchia casa sperduta tra le montagne.
In questo viaggio compaiono altri tre uomini: uno senza nome, il Maestro e il Sorcio e anche una donna che fa la modella e ha delle orecchie bellissime che mostra solo nell'intimità in grado non solo di ascoltare ma anche di SENTIRE.
In questo viaggio occorre abbandonare parte di se stessi - l’assenza di sé -, per cercare l’altra parte - l’essenza di sé. Quella che spesso sfugge e si allontana, dimenticando ciò che si è e si è stati, quella che la pecora sottrae perché ha sete e avidità di potere, quella che si chiama umanità ed è fatta di emozioni, di sofferenze, di volontà, di valori
E il viaggio non porterà alla felicità, ma alla possibilità di continuare a essere.
C’è già, in questa opera del 1982, tutto ciò che è e diventerà Murakami nei libri successivi con tutti i suoi temi più famosi:
  • solitudine dell'uomo
  • strapotere della politica
  • nostalgia
  • musica
  • surreale.

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