<3 GRAZIE A CHIUNQUE PASSA E LASCIA UN SEGNO DI SE' <3

venerdì 29 giugno 2012

PopCo - Scarlett Thomas 2005

Cosa sta succedendo ad Alice Butler, esperta di crittoanalisi e ideatrice di nuovi prodotti per la PopCo , terza multinazionale del giocattolo al mondo? Perchè l'azienda ha deciso di isolare lei e altri creativi in un complesso sperduto nella brughiera inglese? Chi si nasconde dietro i messaggi in codice che negli ultimi tempi qualcuno le invia? Si tratta di pericolosi avvertimenti o queste curiose sequenze alfanumeriche celano un intrigante segreto? Quando emerge in tutta chiarezza che gli avidi manager della PopCo sarebbero pronti a tutto per accaparrarsi nuove fette di mercato, ecco che la giovane matematica scopre di non essere sola. Alle scrivanie della PopCo, infatti, siedono altri impiegati sovversivi... Un'emozionante girandola di colpi di scena in cui si intrecciano enigmi del passato e del presente, una storia in grado di tenere il lettore con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina.


NOTE A MARGINE




14 ...adoro viaggiare chiusa nella mia bolla, dividendo l'autostrada sonnolenta con i grossi camion e il baluginio delle loro lucine arancioni da astronave.
24 Forse solo un bambino riuscirebbe a vedere le persone malvagie, anche se sono in parte dissolte nel fluido che contiene tutti gli altri. Si dice che solo i bambini siano in grado di vedere le creature magiche che, una volta adulti, si perda questa capacità. E' come con quella faccenda del lato oscuro. Forse perchè i bambini sono così vicini alla morte, se la morte viene prima della vita in una qualche sorta di grande ciclo. Bambini: magia. Anziani: follia. Forse tutto dipende da questa vicinanza con la morte. E i bambini riescono anche a vedere le cose brutte, oltre che le persone cattiva. Riescono a vedere la morte negli occhi delle persone.
60 I segreti funzionano davvero solo di notte.
163 ...la vendetta non ti rende felice, dopotutto.
183 C'è foschia nella brughiera oggi. Fa ancora caldo, ma la visibilità è quasi zero. Se guardo in basso non riesco a vedere altro che una pellicola sottile e luccicante che ricopre tutto come un velo di polvere di fata.
184 "..ma non puoi venirmi a dire che sedersi a leggere qualcosa abbia intrinsecamente più valore che guardare la stessa storia recitata sullo schermo. E' solo snobismo il tuo". "No, non lo è. Quando è stata l'ultima volta in cui hai visto un programma tv lungo quindici ore, senza pubblicità e che non fosse scritto in modo da essere comprensibile persino per un lattante?" "Cosa? Io non..." "O un programma tv in cui potevi scegliere tu gli attori? Scegliere l'ambientazione? Curare la sceneggiatura? Questo è ciò che succede quando leggi un libro. Devi stabilire un collegamento. Non basta starsene seduti passivamente...".
216 Dalla finestra della cucina vedo l'alba che comincia a mordicchiare il cielo, come se fosse un biscotto che non ha molta voglia di mangiare.
269 Appena oltre i confini della percezione A volte mi sembra di vedere la vita Come due scatole chiuse Ciascuna contenente la chiave dell'altra. PIET HEIN
377 "Oh, stavo pensando all'SF. Il Supremo Fascista. E' così che Paul Erdos chiamava Dio. E' la sua versione dell'Essere Supremo, immagino. Diceva che la vita è un gioco che non puoi vincere, perchè ogni volta che fai qualcosa di male l'SF fa un punto, mentre se fai qualcosa buono, nessuno segna. Il gioco della vita consiste nel tenere il punteggio dell'SF più basso possibile, ma per quanto bene tu possa giocare, non potrai mai vincere".


RECENSIONE

Alice lavora alla PopCo, una multinazionale del giocattolo, nel settore Ideazione e Design. Non è molto chiaro come sia arrivata a progettare giocattoli essendosi sempre occupata di crittoanalisi, codici segreti e parole crociate grazie alla passione di suo nonno e anche alla matematica impartitale dalla nonna.
Alice alla PopCo idea Kit per bambini fino a quando, con un gruppo di altri membri di tutte le sedi della PopCo, viene isolata nella brughiera inglese per progettare un prodotto adatto alle teenagers.
Qui incontra nuovi amici, un amore, un corrispondente segreto che le scrive messaggi in codice e noi lettori veniamo istruiti sul veganesimo, sull'omeopatia e ripercorriamo, a capitoli alterni, l'infanzia e l'adolescenza di Alice.
Tutto questo viene sempre avvolto da una nebbiolina fitta di misteri, dal mistero della collana, quello del corrispondente e quello del tesoro.
Ora, a parte gli errori di battitura che sono parecchi nel testo, nonostante il libro sia ricco di codici e di matematica pura tanto da perdersi a volte, mi è piaciuto parecchio, anche se analizzandolo obbiettivamente, e non solo sotto l'aspetto emotivo (che ha portata alle 5 stelline su aNobii), sembra che non abbia una vera e propria trama o forse un vero e proprio inizio.

? -Sono stata l'unica a compilare il cruciverba finale e a cercare di fattorizzare il codice della collana?- ?

PS. proverò anche a fare la torta   =) 

giovedì 28 giugno 2012

M'ammazza - Camila Raznovich 2011

La grande fregatura della maternità è che non esistono istruzioni per l'uso. Quando scopri cosa significa davvero è ormai troppo tardi: non puoi più tornare indietro. La chiamano "dolce attesa" ma cosa c'è di dolce nel vomitare tutte le mattine, vedere il tuo corpo che si gonfia come un canotto e avere scompensi ormonali capaci di trasformarti in una specie  di lupo mannaro? Durante la gravidanza, niente sushi nè caffè, proibite le terme, obbligo di indossare detestabili premaman, addio al sesso per i primi tre mesi. Dopo, guerra ai giardinetti con altri nani e le loro insopportabili madri, con il tiralatte e con i sensi di colpa perchè non sarai mai una mamma perfetta. Quello che si dice sulla maternità è una bugia che si è inventato qualcuno del marketing, ed era sicuramente un uomo; che poi lo abbia fatto per vendere tanti, tanti pannolini o per assicurare ai maschi il diritto alla riproduzione è irrilevante: ormai la frittata è fatta. 
Ora però Camila vuole smascherare l'inganno: con il consueto stile graffiante e una buona dose di ironia, ci svela tutto quello che le mamme non dicono. Ma, nonostante la fatica e i dubbi, non demorde e vuole il secondo figlio. "Passare da un aperitivo all'altro a quarant'anni sarebbe come essere rimaste a guardare la prima seria di Sex And The City. Arriva un'età in cui uno ha voglia di fare qualcosa di diverso. Una famiglia, tipo. E, detta come va detta: fare una famiglia è fico. Il resto si sistema."

RECENSIONE

Libro che mi è stato regalato e che ha avuto successo toccando delle corde interiori che, una donna che vuole un figlio, sentirà suonare piacevolmente.
Partiamo col dire che io, lei Camila, non la posso vedere e il fatto che abbia scritto un libro su un argomento così delicato come la gravidanza, il primo anno del bambino e la depressione post partum mi ha lasciato piuttosto perplessa, infatti ho impiegato parecchio tempo prima di cominciarlo.
E' un libro ironico (vedi titolo: M'ammazza o anche MAMMAzza), divertente, a volte devo ammettere che mi sono fatta delle grosse risate, e forse un po' superficiale (ma forse per come io vedo lei). Però se letto sotto un'ottica diversa può essere un libro di "aiuto" e comunque che dia un po' più consapevolezza per chi vuole un figlio senza avere proprio pensato a tutto quello che gli gira intorno (tenendo conto che lei  eil compagno non hanno alcun problema economico).
Tutte sappiamo che non sono sempre rose e fiori ma sentire qualcuno che te lo dice così schiettamente fuori dai denti, fa riflettere parecchio....peccato che sia lei.
Oltre alle parti divertenti, ci sono anche parti piuttosto commoventi e qualche buon consiglio per non farsi prendere dal panico e restare più tranquille in quelle situazioni dove sembra che tutto accada a voi.
Nonostante io continui a pensare che lei non possa scrivere un libro del genere o tenere una rubrica del genere su un giornale o essere una Mamma con la M maiuscola (almeno per la mia idea di MAMMA), questo è un libro che consiglio anche se a volte c'è da tapparsi gli occhi per quello che si legge ( vedi ultima frase della quarta di copertina.)

venerdì 15 giugno 2012

Un Giorno - David Nicholls 2009

Due ragazzi si incontrano nel momento più bello della loro vita, quando tutto sembra possibile. Ma le loro strade vanno in direzioni diverse, e devono dirsi addio.
Per vent'anni si inseguiranno, tenendosi in contatto, raccontandosi ogni cosa, pensando all'altro con nostalgia e desiderio. Senza poter mai dire a sé stessi che è vero amore.




NOTE A MARGINE




00 A che servono i giorni? I giorni sono dove viviamo. Arrivano e ci svegliano Migliaia di volte. Sono lì per farci felici: Dove vivere se non nei giorni? Ah, per sciogliere questo indovinello Il prete e il dottore Nei loro sottanoni Corrono come pazzi. PHILIP LARKIN, Giorni
001 Per me fu un giorno memorabile, perchè mi cambiò molto. Ma in ogni vita succede lo stesso. Immaginiamo un giorno a scelta isolato dal contesto e pensiamo a come sarebbe stato differente il corso della vita. Fermati, lettore, e rifletti a lungo sulla lunga catena di vil metallo o oro, spine o fiori, che non ti avrebbe mai legato, se non fosse stato per la formazione di quel primo anello in quel giorno memorabile. CHARLES DICKENS, Grandi speranze.
33 Così adesso erano amici di penna, e lei gli scriveva delle lunghe lettere appassionate infarcite di barzellette, sottolineature, bonarie prese in giro e smaccata nostalgia: dichiarazioni d'amore in duemila parole su carta velina.
134 Il 15 luglio 1993 il sole sorge alle 05:01 e Dexter Mayhew è già all'inferno.
135 A ventisette anni, Emma si chiede se non sta invecchiando. Una volta si vantava di non vedere i due lati della medaglia, ma sempre più spesso accetta il fatto che le cose siano molto più ambigue e sfaccettate di quanto non credesse un tempo.
247 A volte ti accorgi di stare vivendo i tuoi momenti memorabili, altre volte riemergono dal passato. Idem con le persone. JAMES SALTER, Burning the Days
425 E si divertivano ancora molto, anche se adesso era un tipo di divertimento diverso. Tutto quello struggimento e quel tormento e quella passione avevano lasciato il posto a un tran tran amorevolmente appagato e a qualche bisticcio ogni tanto, e questo sembrava un baratto riuscito: se c'erano stati momenti nella sua vita in cui lei si era sentita più euforica, non ce n'era mai stato uno in cui lei si era sentita più tranquilla.


RECENSIONE

Due sono i protagonisti di questo romanzo Emma (Em) e Dexter (Dex).
Li conosciamo il 15 luglio 1988 e li seguiamo nella loro crescita, nelle loro esperienza, nella loro vita fino al 15 luglio 2007.
Em e Dex sono due giovani che hanno appena finito l'università e, un po' alticci, finiscono a letto insieme. Ma si tratterà di una notte di sesso e amore o di amicizia come fanno finta di credere entrambi?
A Dexter fa comodo così, non ha legami per la maggior parte della sua giovinezza  fino a quando incontra e sposa Sylvie, ed Emma  risulta così per lui un'amica un po' ingenua e parecchio diversa dal suo modo di vivere su cui però poter sempre contare tra una storiella e l'altra.
A Emma  invece fa comodo pensare a Dexter solo come un amico per non starci troppo male, in quanto Dexter non è in grado di poter ricambiare i sentimenti di lei per la vita che svolge e per le sue priorità,e così lei cerca di vivere senza di lui una vita normale.
Il libro ci porta a conoscere la vita di entrambi e, la cosa bella, è che l'autore, ci fa intuire o ci spiega quello che succede a una e all'altro nel corso dell'anno soffermandosi su quello che i due stanno passando il 15 luglio di ogni anno.
Quando alla fine sembra che tutto fili liscio per gli inguaribili romantici come me, ecco che succede il patatrac. Un colpo al cuore che ti lascia basito in due sole parole. SOGG + VERBO.
Bella però la parte finale in cui si alternano momenti della vita quotidiana (sempre del 15 luglio) e momenti della vita passata che ci danno un ulteriore conferma (anche se non ce n'era bisogno) del legame che da subito unisce Em e Dex, Dex ed Em.

? -Qualcuno ha visto il film?- ?

Everyman - Philip Roth 2006

Questo romanzo di Philip Roth è una storia intima eppure universale di perdita, rimpianto e stoicismo. Dopo il successo di  "Complotto contro l'America", Roth sposta la sua attenzione dallo "straziante incontro di una famiglia con la storia" (New York Times) all'incessante battaglia di un uomo con la propria mortalità.
Il destino dell'EVERYMAN di Roth si delinea dal primo sconvolgente incontro con la morte sulle spiagge idialliache delle sue estati da bambino, attraverso prove familiari e i successi professionali della vigorosa maturità, fino alla vecchiaia, straziata dall'osservazione del deterioramento patito dai suoi coetanei e funestata dai suoi stessi tormenti fisici.
L'humus di questo potente romanzo è il corpo umano. Il suo tema è quell'esperienza comune che ci terrorizza tutti.




RECENSIONE


Il primo impatto con questo libro è certamente la copertina: una copertina nera, a lutto. Il libro infatti comincia con un funerale e termina con un arresto cardiaco di un pubblicitario attorniato dalle persone più importanti della sua vita.
Il protagonista attraversa la sua vita inizialmente sottovalutando il tempo che passa, forte della propria giovinezza. Ma ad un certo punto, questo castello di carte vacilla e si sgretola.
Libro difficile da leggere e penoso in quanto si soffre a ogni parola leggendo come la vita lasci il posto alla malattia e infine alla morte non potendo fare altro che accettarla.
La cosa straziante è vedere come la morte schiaccia ogni cosa. Il becchino però ci insegna che la vita è un dono, un dono che va accettato per quello che è anche se da un momento all'altro può succedere un imprevisto.
123 pagine dense che si chiudono come un circolo perfetto e ci dicono che l'angoscia per la morte può essere superata solo godendo la vita.

mercoledì 13 giugno 2012

Il Vangelo secondo Biff - Christopher Moore 2002

Tutti sanno com'è nato e morto Gesù. La stella cometa, la mangiatoia, i Re Magi; e poi la passione, la crocifissione. Ma che cosa ha combinato dall'infanzia ai trent'anni? Su richiesta del Messia, a duemila anni dalla sua morte, un angelo fa resuscitare il suo migliore amico, Levi detto Biff, a chi spetta il compito di scrivere un nuovo Vangelo che racconti finalmente la vera storia di Gesù di Nazaret. E quella di Biff è un'epoca ricca di miracoli, viaggi, scoperte, per non parlare di demoni, morti viventi, kung fu, folli monaci tibetani e pupe da sballo.
Forse nemmeno l'astuzia e la devozione del migliore amico riusciranno a risparmiare al Salvatore il suo tragico destino, ma Biff non permetterà che si sacrifichi e ascenda al cielo senza aver lottato per impedirlo.


NOTE A MARGINE




00 BENEDIZIONE DELL'AUTORE
11 Dio è un autore di commedie il cui pubblico ha paura di ridere. Voltaire
20 ..quale eroe riuscirebbe a impressionare i bambini di oggi, con le loro macchine, le medicine e le distanze annullate?
106 Ho scoperto che oggigiorno circolano molte storielle sulla stupidità delle persone con i capelli biondi. Chissà da dove vengono.
195 Suppongo che l'umanità sia nata allo scopo di andare incontro alle tentazioni. Se il progresso è una cosa positiva, allora questo è il nostro dono più prezioso (che cos'è la curiosità se non una tentazione intellettuale? E quale progresso può esserci senza curiosità?). D'altra parte, si può definire un dono una sì profonda debolezza? Non sarà piuttosto un difetto di progettazione? A chi va la responsabilità delle sofferenze umane? Alla tentazione stessa o - più semplicemente - alla mancanza di giudizio davanti a essa? In altre parole, di chi è la colpa? Dell'uomo o di un progettista scadente?
264 Non esiste un eroe conservatore.
323 Le abitudine danno un'illusione di sicurezza
507 "Che c'è?" chiese lui (Gesù). "Cosa?" "Maestro, tu stai camminando sull'acqua" disse Pietro. "Ho appena mangiato" rispose il Messia. "Bisogna aspettare un'ora prima di entrare. Potrebbero venirmi i crampi. Che c'è, nessuno di voi ha una madre?"
512 La fede non è un atto di intelligenza, ma di immaginazione.
514 ..sto dicendo che si lascerà ammazzare per dimostrare a suo padre che è ora di cambiare le cose. E non farà niente per evitarlo.
519 Nessuno è perfetto...Bè, veramente uno lo è stato. Ma l'abbiamo ucciso. Anonimo




RECENSIONE




Questo racconto, come si può già capire dal titolo, è la storia del Vangelo, raccontata secondo Biff, cioè il migliore amico di Gesù.
Come ci dice la quarta di copertina negli altri Vangeli non ci viene raccontata tutta la vita di Gesù, ma solo la sua nascita e poi gli ultimi 3 anni della sua vita. Christopher Moore invece, grazie all'angelo Raziel che riporta in vita il mitico Biff per permettergli di scrivere il suo Vangelo, una testimonianza in grado di colmare le lacune riguardanti l'infanzia, l'adolescenza e la crescita di Gesù, ci rende partecipi delle sue insicurezze, dei suoi dubbi, delle sue paure, della sua umanità.
I due formano una coppia inseparabile. Gesù senza Biff infatti sarebbe stato perso: il Messia era un ingenuo, uno che dava per scontata la bontà insita in ognuno di noi, rischiando ogni volta di essere derubato, ucciso, picchiato e chissà che altro; per sua fortuna c'era Biff a mentire per lui e a parargli il culo in caso di necessità!
Eppure il povero Biff non viene mai menzionato nei racconti dei quattro Evangelisti, come mai? Per invidia forse?
Il bello di questo librone è che non te l'aspetti: lo apri convinto di leggere qualcosa di satirico e dissacrante ma ci trovi anche una bella storia, un messaggio forte che scavalca ogni religione, un'amicizia vera e alla fine ti ritrovi con gli occhi pieni di lacrime – anche se già sapevi come sarebbe finita. Ho riso parecchio, ho anche pianto, e mi sono anche fermata a riflettere su questa storia mai offensiva, esagerata, banale o volgare.
La parte finale del libro, in cui Moore fa le sue riflessioni spiegandoci che non è tutto vero quel che ci racconta mi ha fatto anche riflettere su come l'autore voglia essere onesto, nonostante sia palese il fatto che non tutto quello che lui scrive sia vero.
Noi non conosciamo l'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza di Gesù (se non grazie a questo libro) ed è una cosa che mi ha sempre incuriosito e devo dire che con questo romanzo (anche se frutto di immaginazione) si trovano delle ottime risposte.