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mercoledì 14 marzo 2012

La Fine del Mondo e il Paese delle Meraviglie - Haruki Murakami 1985


In una piccola e spettrale città, che mura insormontabili separano dal resto del mondo, gli abitanti, privi di ombra e di sentimenti, vivono al riparo da qualunque emozione. Un nuovo arrivato ha il compito di leggere i vecchi sogni nel teschio degli unicorni, i soli animali del luogo, cogliendo frammenti di memorie e di un'altra vita o dimensione.
Parallelamente, in una Tōkyō futuribile e disumana, un uomo viene coinvolto da uno scienziato, geniale ma sconsiderato, in un esperimento a rischio della vita che lo porterà a calarsi nei sottosuoli della città, in lugubri voragini animate da creature mostruose e maligne, metafore delle paure che agitano le coscienze. Proprio nel buio fitto della mente si troverà la soluzione che lega i personaggi dei due mondi, in realtà l'uno il riflesso dell'altro.
Sarà possibile lo scambio tra le due dimensioni, o il viaggio sarà senza ritorno?



NOTE A MARGINE

Perché il sole splende ancora? Perché gli uccelli continuano a cantare? Forse non lo sanno che il mondo è finito? The End of the World.
5 Le attività ripetitive sono il solo modo di riequilibrare le tendenze mal distribuite.
180 Quel che sale, un giorno dovrà scendere, quel che ha forma, un giorno la perderà
206 Tu hai detto che il cuore è come il vento, ma non credi che siamo noi, invece, come il vento?
208 Quando ci succede una cosa assurda, dandone la colpa a qualcuno ci sentiamo meglio.
373 Ogni esercito ha bisogno di una bandiera
409 ...e nei centri commerciali alla fine dell'anno si ascoltano solo canzoni di Natale.
423 E una persona senza cuore è semplicemente un'illusione che cammina.
494 Due persona possono dormire nello stesso letto e sentirsi sole appena chiudono gli occhi.
497 Contemplando il mare per molti giorni, si finisce con l'avere l'impressione che al mondo non esista altro.



RECENSIONE


E' un intreccio di due vicende che procedono parallelamente, a capitoli alternati.
Le due parti hanno entrambe come protagonista un ultratrentenne con una vita solitaria.
Ne “Il paese delle meraviglie” il protagonista è un decrittatore umano che viene coinvolto da uno scienziato in un esperimento, che lo condurrà a calarsi nei sottosuoli di una Tokyo futuristica animati da malvagie creature metafore delle paure che agitano l'uomo.
Ne “La fine del mondo” il protagonista è un nuovo arrivato in una piccola città spettrale con mura insormontabili che la separano dal resto del mondo. In questa città, gli abitanti, sono privi di ombra e di sentimenti e vivono al riparo da ogni emozione. Il protagonista ha il compito di leggere i vecchi sogni nei teschi degli unici animali della città, gli unicorni, cogliendo frammenti di memorie di un'altra vita o di un'altra dimensione.
I temi sono sempre ricorrenti e anche le riflessioni sulla coscienza e sull'inconscio.
E come sempre in Murakami il finale è molteplice: i due protagonisti saranno o no la stessa persona?  

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