Una volta, c'era la banana: non il frutto amato dai bambini, bensì l'acconciatura arrotolata che proprio i bimbi subivano e detestavano ma che veniva considerata imprescindibile dai loro genitori. I quali, per bere un buon espresso, dovevano entrare al bar e chiedere un "caffè caffè", altrimenti si sarebbero trovati a sorbire un caffè d'orzo. Una volta, per scrivere, non c'erano sms o e-mail, ma si doveva dichiarare guerra ai pennini e uscire da scuola imbrattati d'inchiostro da capo a piedi. Una volta, si poteva andare dal tabacchino, comprare una sigaretta - una sola - e fumarsela dove meglio pareva: non c'erano divieti, e i non fumatori erano una gran brutta razza. Una volta, i bambini non cambiavano guardaroba a ogni stagione, andavano in giro con le braghe corte anche d'inverno e - per assurdo contrappasso - col costume di lana d'estate. Una volta, la Playstation non c'era, si giocava tutto il giorno per strada e forse ci si divertiva anche di più. Una volta, al cinema pioveva... Con un poco di nostalgia, ma soprattutto con la poesia e l'ironia della sua prosa, Francesco Guccini posa il suo sguardo sornione su oggetti, situazioni, emozioni di un passato che è di ciascuno di noi, ma che rischia di andare perduto, sepolto nella soffitta del tempo insieme al telefono di bachelite e alla pompetta del Flit. Un viaggio nella vita di ieri che si legge come un romanzo: per scoprire che l'archeologia "vicina" di noi stessi ci commuove, ci diverte, parla di come siamo diventati.
RECENSIONE
Libro gradevole che dichiara fin dal titolo il suo scopo: raccontare al lettore di luoghi, oggetti, persone, momenti di vite e abitudini ormai perdute di un passato più o meno lontano.
Non è un trattato sociologico nè una biografia in cui Guccini ci racconta la sua vita dettagliatamente, è più un libro adatta a tuffrsi nei ricordi (per chi ne ha l'età adatta) o per scoprire cose che ormai sono scomparse e che non abbiamo mai avuto modo di vedere.
Forse per i più giovani risulta essere un libro poco interessante a meno che di queste cose si sia sempre sentito parlare ma mai in maniera così dettagliata.
Risulta essere un libro piuttosto nostalgico e poetico che però strappa sempre un sorriso.
<3 GRAZIE A CHIUNQUE PASSA E LASCIA UN SEGNO DI SE' <3
mercoledì 22 agosto 2012
Il turno di notte lo fanno le stelle - Erri De Luca 2012
Matthew ha un cuore nuovo. Un cuore di donna. Ed è con una donna, sua compagna di malattia e guarigione in ospedale, che andrà a riprendersi la vita in cima a una montagna, scalandola. Uno straordinario racconto-sceneggiatura, dove ogni battito del cuore ha un suono mai udito prima.
NOTE A MARGINE (ebook)
5
Non so chi mi ha lasciato in eredità il suo cuore, so che era un donatore volontario, che l'aveva previsto in caso di morte. Non esiste per me un livello più alto delle parola "dono": da vita a vita. Dall'incidente automobilistico hanno recuperato il cuore, il fegato e gli occhi. Io sono il seguito reso possibile dal progresso medico e da una donna sfortunata. Sì, era una donna,giovane. Questo l'ho saputo. Mi ha dato una seconda vita. Ho l'età di suo padre e sono una specie di suo figlio. (pausa) Di notte steso sul letto ascolto i battiti e so che non sono miei, ma i suoi, cuciti nel mio petto. Così sento di essere in due. Quello che vedo,assaggio, odoro, tocco, ascolto, glielo racconto. Parlo spesso con lei (sorride). (rivolto a una donna invisibile) Ti piace ballare? (accenna seduto a un movimento di danza). Quando ero bambino credevo in un angelo custode accanto a me. Ora credo di avercelo dentro.
RECENSIONE
Primo libro di Erri de Luca che leggo (mi consola il fatto di sapere che non sono l'unica) e devo dire che mi è piaciuto tantissimo.
12 pagine ricche, intense, profonde.
La trama, come dice la quarta di copertina è molto semplice, ma forse grazie a tutti i dialoghi presenti, riesce a non farla sembrare banale a ad avvolgerci in un'atmosfera magica.
Sono rimasta piacevolmente stupita dal fatto che in sole 12 pagine De Luca riesca a trasportarci così intensamente lassù su quella montagna con i protagonisti.
Poesia ad alta quota.
NOTE A MARGINE (ebook)
5
Non so chi mi ha lasciato in eredità il suo cuore, so che era un donatore volontario, che l'aveva previsto in caso di morte. Non esiste per me un livello più alto delle parola "dono": da vita a vita. Dall'incidente automobilistico hanno recuperato il cuore, il fegato e gli occhi. Io sono il seguito reso possibile dal progresso medico e da una donna sfortunata. Sì, era una donna,giovane. Questo l'ho saputo. Mi ha dato una seconda vita. Ho l'età di suo padre e sono una specie di suo figlio. (pausa) Di notte steso sul letto ascolto i battiti e so che non sono miei, ma i suoi, cuciti nel mio petto. Così sento di essere in due. Quello che vedo,assaggio, odoro, tocco, ascolto, glielo racconto. Parlo spesso con lei (sorride). (rivolto a una donna invisibile) Ti piace ballare? (accenna seduto a un movimento di danza). Quando ero bambino credevo in un angelo custode accanto a me. Ora credo di avercelo dentro.
RECENSIONE
Primo libro di Erri de Luca che leggo (mi consola il fatto di sapere che non sono l'unica) e devo dire che mi è piaciuto tantissimo.
12 pagine ricche, intense, profonde.
La trama, come dice la quarta di copertina è molto semplice, ma forse grazie a tutti i dialoghi presenti, riesce a non farla sembrare banale a ad avvolgerci in un'atmosfera magica.
Sono rimasta piacevolmente stupita dal fatto che in sole 12 pagine De Luca riesca a trasportarci così intensamente lassù su quella montagna con i protagonisti.
Poesia ad alta quota.
martedì 21 agosto 2012
Il bizzarro museo degli orrori - Dan Rhodes 2010
In un paesino qualunque nel cuore di una regione imprecisata, c’è un posto molto speciale: un museo dei suicidi, fondato da una ricca benefattrice con il nobile intento di distogliere le anime depresse dai pensieri di morte. Ma quando cala la notte in questo museo succede qualcosa di molto inquietante... Eppure i rumori non turbano il vecchio custode: il tempo di ingoiare un ragno che gli cammina sul viso, e poi chiude di nuovo gli occhi e riprende a russare. Quali orribili segreti si nascondono tra queste mura? E chi è Ernst Fröhlicher, l’enigmatico dottore giunto da lontano con il suo inseparabile labrador nero? Il mistero aleggia sempre più fitto, ma la terribile verità sta per venire finalmente a galla… Tra presenze sinistre, triangoli d’amore, suicidi, cannibalismo, personaggi grotteschi e situazioni al limite dell’assurdo, un racconto macabro, avvincente e divertentissimo: un omaggio irriverente e originale alla fantasia più sfrenata.
NOTE A MARGINE
75
Hulda notò che, come tutti gli scheletri, sembrava felice. Dentro ciascuno di noi, riflettè, ci sono ossa che sorridono. Da quel momento in poi avrebbe fatto del suo meglio per ricordare che, anche nei giorni più bui, sotto la sua pelle c'era sempre un sorriso.
RECENSIONE
In un paesino qualsiasi di non-si-sa-dove c'è un museo dei suicidi fondato per dissuadere le anime depresse dal pensiero della morte.
Intorno a questo museo si delineano diverse storie e diversi personaggi:
- un custode nullafacente che digiuna tutto il giorno salvo mangiare qualche ragno di notte e delle torte al cioccolato
- un medico cannibale
- un'inserviente maltrattata che nonostante tutto sorride alla vita
- una ragazza bellissima (che alla fine si scoprirà non più così bella)
- un fornaio
- un modello
Tutti questi personaggi che sembrano non c'entrare nulla gli uni con gli altri costituiscono varie storie che portano tutte alla trama principale del libro e al museo.
Non ho trovato nulla per poterlo definire bello nè tanto meno interessante, anzi, posso dire che alcuni punti mi hanno fatto persino "schifo". Anche lo stile l'ho trovato non troppo scorrevole e a volte pesantino.
NON CONSIGLIATO (soprattutto per chi è debole di stomaco) e per chi nonostante tutto volesse leggerlo, fate come le medicine "da consumarsi lontano dai pasti".
NOTE A MARGINE
75
Hulda notò che, come tutti gli scheletri, sembrava felice. Dentro ciascuno di noi, riflettè, ci sono ossa che sorridono. Da quel momento in poi avrebbe fatto del suo meglio per ricordare che, anche nei giorni più bui, sotto la sua pelle c'era sempre un sorriso.
RECENSIONE
In un paesino qualsiasi di non-si-sa-dove c'è un museo dei suicidi fondato per dissuadere le anime depresse dal pensiero della morte.
Intorno a questo museo si delineano diverse storie e diversi personaggi:
- un custode nullafacente che digiuna tutto il giorno salvo mangiare qualche ragno di notte e delle torte al cioccolato
- un medico cannibale
- un'inserviente maltrattata che nonostante tutto sorride alla vita
- una ragazza bellissima (che alla fine si scoprirà non più così bella)
- un fornaio
- un modello
Tutti questi personaggi che sembrano non c'entrare nulla gli uni con gli altri costituiscono varie storie che portano tutte alla trama principale del libro e al museo.
Non ho trovato nulla per poterlo definire bello nè tanto meno interessante, anzi, posso dire che alcuni punti mi hanno fatto persino "schifo". Anche lo stile l'ho trovato non troppo scorrevole e a volte pesantino.
NON CONSIGLIATO (soprattutto per chi è debole di stomaco) e per chi nonostante tutto volesse leggerlo, fate come le medicine "da consumarsi lontano dai pasti".
Amore amore - Dan Rhodes 2011
101 microracconti composti esattamente da 101 parole si susseguono in questo libro poetico e originalissimo, in una turbinante carrellata: storie d'amore brillanti, tristi, comiche, bizzarre, violente, dolci, stupide, ingenue, strazianti. Tanti e di tanti tipi sono gli innamorati descritti e le loro pene d'amore: ci sono amanti che si immedesimano nel dolore degli ex, coppie che parlano all'infinito senza riuscire a capirsi o che si amano senza mai parlarsi, ma c'è anche chi precipita in un profondo stato catatonico, e chi invece sceglie di affogare il dolore nello yogurt. Uno sguardo acuto e divertito sull'amore e sulle sue vicissitudini condensato in 101 pillole originalissime da uno scrittore geniale ed eccentrico, considerato tra le migliori voci della narrativa contemporanea inglese. 101 quadri di vita amorosa moderna.
NOTE A MARGINE (ebook)
6
Bellissimo
15
Hobby
RECENSIONE
Questo "fantastico" libro, del "più promettente" giovane scrittore inglese dovrebbe raccontare dalla A alla Z le varie sfaccettature dell’amore.
Lui ci prova poverino ma non ci riesce per niente.. anzi a volte è irritante e spesso, spessissimo perfino stupido e infantile.
Se questo è il più promettente giovane scrittore inglese figuratevi gli altri.. STATEGLI ALLA LARGA.
NOTE A MARGINE (ebook)
6
Bellissimo
15
Hobby
RECENSIONE
Questo "fantastico" libro, del "più promettente" giovane scrittore inglese dovrebbe raccontare dalla A alla Z le varie sfaccettature dell’amore.
Lui ci prova poverino ma non ci riesce per niente.. anzi a volte è irritante e spesso, spessissimo perfino stupido e infantile.
Se questo è il più promettente giovane scrittore inglese figuratevi gli altri.. STATEGLI ALLA LARGA.
domenica 19 agosto 2012
Gianni Rodari
Nato nel 1920 e morto nel
1980 è conosciuto come scrittore, pedagogista e giornalista
italiano.
Scrive SOLO storie per
bambini, a volte in rima sotto forma di filastrocche non troppo corte
da non essere apprezzate e gustate, ma nemmeno troppo lunghe per
averle a noia, e a volte storie in prosa.
Le sue storie si
concludono sempre con un sorriso e con un ottima morale per tutti,
non solo per i bambini.
Tra i suoi libri che ho
letto ho apprezzato particolarmente:
FAVOLE AL TELEFONO:
Il signor Bianchi, sempre in giro per lavoro, riesce a tornare a casa
solo la domenica, ma la sua bimba non riesce a dormire, così ogni
sera, il signor Bianchi telefona alla sua bimba e le racconta un
favola. A volte è una favola breve, a volte lunga, a volte
divertente e a volte commovente ma sempre emozionante.
Alcuni titoli tra i miei
preferiti: Il Paese senza punta – Il paese con l'esse davanti –
Alice cascherina – Brif bruf braf - A inventare i numeri.
I VIAGGI DI GIOVANNINO
PERDIGIORNO: Giovannino
Perdigiorno è un esploratore che visita un sacco di paesi e incontra
sempre gente strana. Solo l'ultimo paese è il paese perfetto, Il
Paese senza Errore. I suoi viaggi insegnano a non rassegnarsi alle
ottusità con filastrocche meravigliose.
mercoledì 15 agosto 2012
Roald Dahl
Nato nel 1916 e morto nel
1990 Roald Dahl fu uno scrittore e un aviatore britannico.
È conosciuto soprattutto
per i suoi romanzi per l'infanzia anche se ha scritto anche romanzi
per adulti, opere teatrali e ha partecipato alla sceneggiatura di
qualche film.
Il suo romanzo più conosciuto, grazie alla televisione prima nel 1971, e al cinema e alla fama di Tim Burton e Johnny Depp, nel 2005, è senz'ombra di dubbio LA FABBRICA DI CIOCCOLATO.
Scrisse parecchi libri
alcuni nemmeno mai tradotti in italiano e anche parecchi racconti.
Io ne ho letti alcuni:
IL GGG: storia
piuttosto semplice ma molto emozionante e piacevole. Sofia conosce il
GGG e insieme a lui e alla regina di Inghilterra cattura i giganti
che di notte fanno strage di uomini su tutta la terra per riempirsi
la pancia.
LE STREGHE: libro che
insegna ai bambini a riconoscere le streghe, quelle vere, che ci
circondano ogni giorno e non sono quelle delle favole che volano
sulla scopa, ma signore ben distinte facilmente confondibili con le
altre tranne per alcuni dettagli: attenzione se portano i guanti è
per nascondere gli artigli; se si grattano la testa è perché sotto
sono calve; se si tolgono le scarpe a punta sotto il tavolo perché
hanno i piedi quadrati; e se hanno i denti azzurrini è a causa della
saliva color mirtillo.
IL LIBRAIO CHE
IMBROGLIO' L'INGHILTERRA: Come
un libraio e la sua segretaria, amante, imbrogliavano le mogli di
uomini ricchi ormai defunti. Purtroppo per loro, dopo una
meravigliosa vacanza in Marocco, il loro gioco viene scoperto.
LO SCRITTORE
AUTOMATICO: Storia di una
grande macchina in grado di sfornare best seller a ripetizione.
STORIE IMPREVISTE e
STORIE ANCORA PIU' IMPREVISTE:
Si tratta di storielle dove alla fine avviene un ribaltamento della
situazione che lascia un po' sorpreso, piacevolmente e non il
lettore.
Gli ultimi 4 libri
purtroppo non mi sono particolarmente piaciuti.
Devo dire invece che gli
altri, a parte "Il libro delle storie di fantasmi" sono proprio libri
per bambini che portano su un altro pianeta.
mercoledì 8 agosto 2012
Marcello D'Orta
Nato
nel 1953 è un docente e uno scrittore italiano.
Maestro
elementare nelle scuole di Napoli (Arzano precisamente).
In
molti conoscono sicuramente il film IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO, ecco,
questo è il primo libro di Marcello D'Orta riadattato poi per il
cinema.
Questi
libri fanno parecchio sorridere anche se ci rendiamo conto
dell'enorme divario che esiste tra i bambini del nord e questi
bambini che scrivono i temi che D'Orta ci riporta. Ci vengono
riportati così come lui li ha ricevuti, senza correzioni e con
parecchie parole in dialetto, intere frasi che successivamente
l'autore ci spiega con delle note a piè pagina.
Nei
suoi libri Marcello D'Orta tratta i più svariati e diversi argomenti
facendo lezioni ai bambini delle elementari e poi ponendo loro delle
domande riguardo a ciò che hanno appena sentito.
Io
ho letto solo 5 libri di questo autore:
IO SPERIAMO CHE ME LA
CAVO: Sessanta temi che parlano
delle loro situazioni familiari, del loro modo di vivere, del loro
paese. Molto interessante oltre che divertente.
DIO CI HA CREATO
GRATIS: L'autore raccoglie
tutti i temi dei bambini sull'argomento Vangelo quindi religione,
Gesù, Dio e i sacramenti.
ROMEO E GIULIETTA SI
FIDANZARONO DAL BASSO: Si
trattano i temi dell'amore, del sesso, con una piccola sezione di
letteratura.
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