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venerdì 20 luglio 2012

Conoscerete la nostra Velocità - Dave Eggers 2002

Due amici, Will e Hand, decidono di fare il giro del mondo per liberarsi di una somma di denaro che la sorte ha messo loro inaspettatamente tra le mani. Purtroppo, viaggiare non si rivelerà affatto un compito facile e ancor meno lo sarà sbarazzarsi di quei soldi. "Conoscerete la nostra velocità" è il racconto della presa di coscienza, da parte di due giovani, della sofferenza e della morte, ma anche dell'inebriante imprevedibilità dell'esistere.  Una storia estremamente estremamente personale ma anche un'allegoria morale sulle difficoltà degli americani a confrontarsi con il mondo intorno a loro.


NOTE A MARGINE




58 Sì, apprezzavo le auto e gli aerei e la loro capacità di comprimere il tempo, ma una volta a bordo dell'uno e dell'altra, ecco che il tempo tornava a essere al rallentatore, anzi pareva rallentare il doppio. Ma avere che fine aveva fatto il teletrasporto? Non avremmo dovuto avere il teletrasporto, a quest'ora? Ce l'avevano promesso decenni fa! E aveva un senso, cazzo se ne aveva. Teletrasporto.
373 I pensieri sono fatti d'acqua e l'acqua trova sempre una strada.


RECENSIONE

Come dicevo nella recensione di "LA FAME CHE ABBIAMO" di Eggers, è stato un racconto a spingermi a dare un'altra possibilità all'autore (e anche la copertina devo dire che ci ha messo del suo).
La copertina appunto è particolare perchè è proprio dalla copertina che comincia il racconto e aprendolo non si trova nessun frontespizio.
Le prime quattro righe introducono al libro dicendoci subito da dove nasce l'idea del viaggio intrapreso dai protagonisti, ma ci dice anche quale sarà la fine di uno dei due protagonisti che però non leggeremo mai perchè il libro si conclude due mesi prima che questa fine avvenga.
Per il resto, la storia è piuttosto semplice: dopo la morte del loro amico Jack e avendo un sacco di soldi da spendere Will e Hand decidono di fare un viaggio intorno al mondo (che non sarà propriamente in torno al mondo) e di disfarsi dei soldi aiutando la gente dei posti che visiteranno.
C'è solo un problema, Will è un tipo un po' particolare, ci sono riflessioni, lunghi dialoghi e lunghe digressioni che in realtà non esistono se non che nella sua mente.
Il lettore viene sballottato dentro e fuori dalla testa di Will e dopo un po' diventa piuttosto pesante.
Il libro però trasmette bene quel che la quarta di copertina annuncia cioè "la presa di coscienza da parte di due giovani, della sofferenza e della morte, ma anche dell'inebriante imprevedibilità dell'esistere. Una storia estremamente estremamente personale ma anche un'allegoria morale sulle difficoltà degli americani a confrontarsi con il mondo intorno a loro".
Non consigliato, ma non demordo...ci riproverò con "L'OPERA STRUGGENTE DI UN FORMIDABILE GENIO".

mercoledì 18 luglio 2012

La Fame che abbiamo - Dave Eggers 2004

La fame che abbiamo è un insieme di storie che ci riportano, con tutta la loro sorprendente capacità di emozionare, al fascino originale dell'Opera struggente di un formidabile genio, il romanzo che ha rivelato al mondo lo stile incredibilmente inventivo, emotivamente forte, divertente e assolutamente unico di Dave Eggers: l'autore statunitense più ammirato e imitato della sua generazione, uno dei protagonisti più importanti del rinnovamento e dello svecchiamento della narrativa mondiale. Benché soggetti e ambiantazioni sono i più diversi in realtà il libro costituisce un'avventura narrativa organicamente strutturata che fotografa dai più lontani punti di osservazione quella ineludibile domanda, quella ricerca, ora affannosa ora giocosa, di qualcosa al di fuori di noi, di un senso, di una direzione: la fame che abbiamo - per l'appunto - che è al centro delle nostre vite.


NOTE A MARGINE




19 Che effetto fa quando in un paese lontano una folla prende un soldato che rappresenta la vostra nazione, gli spara, lo trascina giù dal suo veicolo e quindi lo mutila nella polvere
39 DIO: sei mio come mie sono le caverne. OCEANO: non hai la minima chance. non c'è paragone DIO: io ti ho creato, io posso domarti. OCEANO: una volta forse, adesso no. DIO: verrò da te, ti congelerò, ti spezzerò. OCEANO: mi dispiegherò come ali. io sono un miliardo di minuscole piume. tu non hai idea di ciò che ho passato.
127 Cantava come se dovesse insegnare l'inglese a dei bambini turchi. Bambini turchi con problemi di apprendimento. Era davvero bizzarro il suo canto.
157 Su per la montagna in lenta discesa






RECENSIONE


Ho comprato questo libro per avvicinarmi a Dave Eggers e ho pensato: "Cosa c'è di meglio di una raccolta di racconti brevi?"
Così comincio a leggere e mi accorgo di avere buttato via soldi e a fine lettura anche del tempo (meno male che in entrambi i casi erano pochi).
15 racconti di varie lunghezze e tematiche. Il migliore secondo me e secondo anche l'opinione pubblica è SU PER LA MONTAGNA IN LENTA DISCESA. Veramente un bel racconto, scritto bene anche se a volte un po' pesante.
Un ragazzo su Anobii secondo me commenta in maniera ottimale questo libro paragonandolo a una crostatina al cioccolato: "le storie lunghe hanno senso di esistere, quelle brevi poteva risparmiarcele. Come le crostatine al cioccolato, c'è la parte centrale che è buona, ma c'è anche la crosta, troppa crosta inutile intorno che a volte è anche salata."
Libro assolutamente non consigliato ma ho deciso, grazie a "Su per la montagna in lenta discesa" e alla sua copertina, di dare un'altra possibilità a Eggers comprando CONOSCERETE LA NOSTRA VELOCITA'.

lunedì 2 luglio 2012

Schwarzwaelder Kirshtorte - Torta Foresta Nera


Ingredienti:

Biscotto
6 uova
4 cucchiai di acqua
120 g di zucchero
60 g di zucchero a velo
un pizzico di sale
30 g di amido
50 g di cacao

Ripieno
500 g di amarene sciroppate snocciolate
125 cl di succo d'amarena
2 cucchiai di amido
3 bicchierini di grappa di ciliegie
1/2 litro di panna
aroma di vanigliato
scaglie di cioccolato (io avevo le gocce e vanno bene lo stesso)

Preparazione:

Biscotto
  1. separare i tuorli dagli albumi e montare gli albumi con un pizzico di sale e aggiungere gradualmente 60 g di zucchero a velo
  2. montare i tuorli con l'acqua e aggiungere gradatamente i restanti 120 g di zucchero finché la massa risulti bianca e spumosa.
  3. Setacciare l'amido e il cacao insieme.
  4. Aggiungere alla massa dei tuorli, alternando, gli albumi e lo zucchero con l'amido e il cacao.
  5. Versare il composto in uno stampo da 26 cm imburrato e infarinato e cuocere in forno a 180° per 30 minuti circa.
  6. Lasciare riposare per un giorno circa.

Ripieno
  1. scolare le amarene e metterne da parte qualcuna per la decorazione.
  2. Mettere in un pentolino il succo ricavato e riscaldarlo
  3. in una ciotolina mettere l'amido e un po' di succo caldo e mescolare , aggiungere quest'ultimo gradatamente nel restante succo nel pentolino sul fuoco. Far addensare e mescolare finché non assume una consistenza gelatinosa.
  4. Aggiungere le amarene e lasciar raffreddare.
  5. Montare la panna con l'aroma alla vaniglia

Tagliare il biscotto, ottenendo tre dischi. Bagnare il primo con la grappa, disporre sopra le amarene e poi uno strato di panna.
Ricoprire con il secondo disco, bagnarlo e fare uno strato di panna.
Ricoprire con l'ultimo disco, bagnarlo e ricoprire tutta la torta con la panna.
Rivestire di scaglie di cioccolato e decorare con le amarene messe da parte.


Scusate per la foto, ma non ho fatto in tempo a fotografarla intera  =)

Guida Galattica per gli Autostoppisti - Douglas Adams 1980

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione...


NOTE A MARGINE




63 La sensazione che si prova è spiacevolmente simile all'essere ubriachi. - Cosa c'è di così spiacevole nell'essere ubriachi? - Chiedilo a un bicchier d'acqua.
120 Non è sufficiente godere della bellezza di un giardino? Che bisogno c'è di credere che nasconda delle fate?
162 - Sentite -- lo interruppe Arthur - non vi risparmierei forse un mucchio di tempo se semplicemente lasciassi perdere e impazzissi subito?


RECENSIONE

La Guida Galattica per gli Autostoppisti, non è altro che LA GUIDA GALATTICA PER GLI AUTOSTOPPISTI.
La guida serve a chi ha intenzione di viaggiare per lo spazio facendo l'autostop, consigliando e istruendo lo stoppista riguardo al suo comportamento ( a al suo asciugamano) e alla forme di vita aliene che potrebbero caricarlo o che potrebbe trovare su un determinato pianeta.
In questo libro, che è il primo di una serie , conosciamo i personaggi che poi ritroveremo negli altri libri: Arthur e Ford. 
Arthur un terrestre e Ford un alieno che, per aggiornare la Guida, è rimasto "intrappolato" sulla Terra per quindici anni  perchè non è mai riuscito ad avere un passaggio per andarsene. 
Il libro è divertente, surreale e demenziale a volte, ma di sicuro chi legge questo libro avrà voglia di leggere le altre avventure dei protagonisti nei vari libri della serie.
Libro assolutamente consigliato anche per i non amanti della fantascienza.