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mercoledì 14 marzo 2012

Dance Dance Dance - Haruki Murakami 1988


Il protagonista, un giornalista free lance costretto dalle circostanze a improvvisarsi detective, si muove tra cadaveri veri o presunti attraverso una Tokyo iperrealistica e notturna, una Sapporo resa ovattata da una nevicata perenne e la tranquillità illusoria dell'antica cittadina di Hakone. Una giovane ragazza dotata di poteri paranormali, lo accompagna nella sua ricerca.
Ma troviamo anche una receptionist troppo nervosa , un attore dal fascino irresistibile, un poeta con un braccio solo; e un salotto a Honolulu, dove sei scheletri guardano la televisione.
Esiste un collegamento tra tutte queste cose, un senso anche per chi ha perso l'orientamento. L'unico modo per trovarlo è non avere troppa paura, e un passo dopo l'altro continuare a danzare.







NOTE A MARGINE

7 Certo, anche le puttane hanno un nome. Ma vivono in un mondo dove i nomi non contano.
21 e quando uno è morto, nessuno gli può portare più via niente. Questo è il lato bello della morte.
35 ...quando apriamo un libro, siamo sempre in cerca di compensazioni.
73 ...credo che quando due persone hanno molte cosa da dirsi, è più bello farlo poco alla volta.
127 Forse mangiare schifezze ogni tanto è un esigenza fisiologica.
309 ...se mi metto con lei forse un giorno me ne pentirò. Ma se non lo faccio, la mia vita perderà ogni significato.
352 Una volta solo, mi sembrò che tutto intorno a me, dal colore della luce all'odore del vento, fosse sottilmente ma decisamente cambiato. Tirai un respiro profondo: anche lo spazio dentro il mio corpo sembrava essersi allargato.
390 La mediocrità può essere una macchia indelebile, e fatale.
418 ...il passato aumenta, il futuro diminuisce.



RECENSIONE

Partiamo dalla traduzione letterale del titolo: BALLA BALLA BALLA che ci preannuncia poi il fine ultimo del libro e la sua stessa morale.
Il protagonista di questo romanzo è un giornalista freelance depresso. Sogna spesso di una sua ex amante che gli chiede aiuto dalle camere del DOLPHIN HOTEL (Ex Hotel del Delfino) di Sapporo.
In questo viaggio che il protagonista decide di affrontare per salvare questa ragazza incontra una receptionist un po' nervosa da cui è attratto, una ragazzina (con dei poteri paranormali) che lo accompagna nel suo viaggio, un suo vecchio amico diventato un famoso attore che ha conosciuto la sua ex amante, un'artista, un poeta con un braccio solo, e un salotto a Honolulu con sei scheletri in una sorta di soffitta che guardano la tv.
L'unico elemento che lega tutti questi elementi è il fatto di continuare a danzare.
Lo si può definire un libro onirico al limite del surreale che risulta un viaggio alla ricerca delle ragioni del male di vivere e che pizzica corde profonde e zone interiori difficili da esplorare.
In copertina compare una scritta “un folgorante Noir Giapponese” io lo catalogherei sì come un noir, ma un noir dell'anima la cui unica soluzione è far scivolare i piedi sul tappeto degli eventi senza opporsi.

??? << E' IL SEGUITO DI “Nel segno della Pecora”? >> ???

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