Il protagonista, un giornalista free
lance costretto dalle circostanze a improvvisarsi detective, si
muove tra cadaveri veri o presunti attraverso una Tokyo
iperrealistica e notturna, una Sapporo resa ovattata da una
nevicata perenne e la tranquillità illusoria dell'antica cittadina
di Hakone. Una giovane ragazza dotata di poteri paranormali, lo
accompagna nella sua ricerca.
Ma troviamo anche una receptionist
troppo nervosa , un attore dal fascino irresistibile, un poeta con
un braccio solo; e un salotto a Honolulu, dove sei scheletri
guardano la televisione.
Esiste un collegamento tra tutte
queste cose, un senso anche per chi ha perso l'orientamento. L'unico
modo per trovarlo è non avere troppa paura, e un passo dopo
l'altro continuare a danzare.
NOTE A MARGINE
7 | Certo, anche le puttane hanno un nome. Ma vivono in un mondo dove i nomi non contano. |
21 | e quando uno è morto, nessuno gli può portare più via niente. Questo è il lato bello della morte. |
35 | ...quando apriamo un libro, siamo sempre in cerca di compensazioni. |
73 | ...credo che quando due persone hanno molte cosa da dirsi, è più bello farlo poco alla volta. |
127 | Forse mangiare schifezze ogni tanto è un esigenza fisiologica. |
309 | ...se mi metto con lei forse un giorno me ne pentirò. Ma se non lo faccio, la mia vita perderà ogni significato. |
352 | Una volta solo, mi sembrò che tutto intorno a me, dal colore della luce all'odore del vento, fosse sottilmente ma decisamente cambiato. Tirai un respiro profondo: anche lo spazio dentro il mio corpo sembrava essersi allargato. |
390 | La mediocrità può essere una macchia indelebile, e fatale. |
418 | ...il passato aumenta, il futuro diminuisce. |
RECENSIONE
Partiamo dalla traduzione letterale del
titolo: BALLA BALLA BALLA che ci preannuncia poi il fine ultimo del
libro e la sua stessa morale.
Il protagonista di questo romanzo è un
giornalista freelance depresso. Sogna spesso di una sua ex amante che
gli chiede aiuto dalle camere del DOLPHIN HOTEL (Ex Hotel del
Delfino) di Sapporo.
In questo viaggio che il protagonista
decide di affrontare per salvare questa ragazza incontra una
receptionist un po' nervosa da cui è attratto, una ragazzina (con
dei poteri paranormali) che lo accompagna nel suo viaggio, un suo
vecchio amico diventato un famoso attore che ha conosciuto la sua ex
amante, un'artista, un poeta con un braccio solo, e un salotto a
Honolulu con sei scheletri in una sorta di soffitta che guardano la
tv.
L'unico elemento che lega tutti questi
elementi è il fatto di continuare a danzare.
Lo si può definire un libro onirico al
limite del surreale che risulta un viaggio alla ricerca delle ragioni
del male di vivere e che pizzica corde profonde e zone interiori
difficili da esplorare.
In copertina compare una scritta “un
folgorante Noir Giapponese” io lo catalogherei sì come un noir, ma
un noir dell'anima la cui unica soluzione è far scivolare i piedi
sul tappeto degli eventi senza opporsi.
??? << E' IL
SEGUITO DI “Nel segno della Pecora”? >> ???
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