Per un puro accidente, la
regina d'Inghilterra ha scoperto quegli oggetti strani che sono i
libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus
della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali
ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di
sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà
all'ultima pagina, anzi all'ultima riga.
Perchè oltre alle
irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di
scena - uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan
Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro
contemporaneo.
NOTE A MARGINE
22 | Stava anche scoprendo che un libro tira l'altro; ovunque si voltava si aprivano nuove porte e le giornate erano sempre troppo corte per leggere quanto avrebbe voluto. |
RECENSIONE
Un libro divertente che fa
sorridere e anche ridere a volte ma con un geniale colpo di scena
finale.
Alan Bennett è
considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo e
in questo libro la sua arte e la sua abilità la si coglie a pieno
(soprattutto quando spiega la tecnica adottata dalla Regina per poter
leggere mentre passa davanti ai sudditi salutando).
Il libro comincia con la
Regina che seguendo i suoi cani per i giardini di Buckingham Palace
incontra il furgoncino della biblioteca.
Più per non far brutta
figura che per altro, la Regina decide di prendere un libro in
prestito, la settimana successiva un altro e così via finchè non
più per immagine ma per passione, la Regina legge in continuazione
tanto da trascurare i suoi impegni.
Tutta la corte e la
famiglia è preoccupata per il suo nuovo interesse e teme che ci
potranno essere delle ripercussioni sulla loro vita, ma la Regina
continua imperterrita per la sua strada.
Il suo cammino però la
porterà ad un finale col botto, ad un sopraffino colpo di scena che
solo il lettore che arriverà all'ultima pagina, anzi all'ultima
riga, potrà scoprire, godersi a pieno e farsi una bella risata.
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