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martedì 16 ottobre 2012

Seta - Alessandro Baricco 1996

La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto. "Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L'uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa."


RECENSIONE

Ambientato nel 1860 circa, narra della vita di Hervé Joncour, commerciante francese di bachi da seta, che, a causa di un’epidemia che ha colpito i bachi da seta di tutti i paesi europei e africani, è costretto a recarsi in Giappone per comprarne le uova.
In questo paese vede una giovane ragazza sempre in compagnia del suo fornitore di bachi da seta Hara Kei.
Tra i due nasce un'intensa attrazione, costituita da una triste, segreta e imponente danza di sguardi. Nonostante il suo ritorno a casa, dove l'aspetta la moglie Hélène, non riesce a dimenticare quella ragazza. 
Compie altri viaggi in Giappone nel corso degli anni e nell'ultimo di questi trova un paese distrutto dalla guerra civile. Così Hervé torna in Francia e lì dopo poco tempo gli viene recapitata una lettera interamente composta da ideogrammi giapponesi in cui si confessa il suo amore per lui.
A questo punto Hervé decide di continuare a condurre la sua vita di tutti i giorni lasciandosi alle spalle le memorie del lontano Giappone.
Dopo diverso tempo la moglie si ammala e muore. Solo allora Hervé intuisce una sconcertante verità: la lettera d'amore era l'opera fittizia della stessa Hélène per rendere felice il marito.
Un libro emozionante, coinvolgente, meraviglioso che fa sognare ma a tratti malinconico. 
Soprattutto verso la fine (con la lettera di lei) anche doloroso. 
Bravo Baricco!

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