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martedì 21 agosto 2012

Il bizzarro museo degli orrori - Dan Rhodes 2010

In un paesino qualunque nel cuore di una regione imprecisata, c’è un posto molto speciale: un museo dei suicidi, fondato da una ricca benefattrice con il nobile intento di distogliere le anime depresse dai pensieri di morte. Ma quando cala la notte in questo museo succede qualcosa di molto inquietante... Eppure i rumori non turbano il vecchio custode: il tempo di ingoiare un ragno che gli cammina sul viso, e poi chiude di nuovo gli occhi e riprende a russare. Quali orribili segreti si nascondono tra queste mura? E chi è Ernst Fröhlicher, l’enigmatico dottore giunto da lontano con il suo inseparabile labrador nero? Il mistero aleggia sempre più fitto, ma la terribile verità sta per venire finalmente a galla… Tra presenze sinistre, triangoli d’amore, suicidi, cannibalismo, personaggi grotteschi e situazioni al limite dell’assurdo, un racconto macabro, avvincente e divertentissimo: un omaggio irriverente e originale alla fantasia più sfrenata.



NOTE A MARGINE



75
Hulda notò che, come tutti gli scheletri, sembrava felice. Dentro ciascuno di noi, riflettè, ci sono ossa che sorridono. Da quel momento in poi avrebbe fatto del suo meglio per ricordare che, anche nei giorni più bui, sotto la sua pelle c'era sempre un sorriso.


RECENSIONE

In un paesino qualsiasi di non-si-sa-dove c'è un museo dei suicidi fondato per dissuadere le anime depresse dal pensiero della morte.
Intorno a questo museo si delineano diverse storie e diversi personaggi:
- un custode nullafacente che digiuna tutto il giorno salvo mangiare qualche ragno di notte e delle torte al cioccolato
- un medico cannibale
- un'inserviente maltrattata che nonostante tutto sorride alla vita
- una ragazza bellissima (che alla fine si scoprirà non più così bella)
- un fornaio
- un modello

Tutti questi personaggi che sembrano non c'entrare nulla gli uni con gli altri costituiscono varie storie che portano tutte alla trama principale del libro e al museo.
Non ho trovato nulla per poterlo definire bello nè tanto meno interessante, anzi, posso dire che alcuni punti mi hanno fatto persino "schifo". Anche lo stile l'ho trovato non troppo scorrevole e a volte pesantino.

NON CONSIGLIATO (soprattutto per chi è debole di stomaco) e per chi nonostante tutto volesse leggerlo, fate come le medicine "da consumarsi lontano dai pasti".

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