NOTE A MARGINE
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Hulda notò che, come tutti gli scheletri, sembrava felice. Dentro ciascuno di noi, riflettè, ci sono ossa che sorridono. Da quel momento in poi avrebbe fatto del suo meglio per ricordare che, anche nei giorni più bui, sotto la sua pelle c'era sempre un sorriso.
RECENSIONE
In un paesino qualsiasi di non-si-sa-dove c'è un museo dei suicidi fondato per dissuadere le anime depresse dal pensiero della morte.
Intorno a questo museo si delineano diverse storie e diversi personaggi:
- un custode nullafacente che digiuna tutto il giorno salvo mangiare qualche ragno di notte e delle torte al cioccolato
- un medico cannibale
- un'inserviente maltrattata che nonostante tutto sorride alla vita
- una ragazza bellissima (che alla fine si scoprirà non più così bella)
- un fornaio
- un modello
Tutti questi personaggi che sembrano non c'entrare nulla gli uni con gli altri costituiscono varie storie che portano tutte alla trama principale del libro e al museo.
Non ho trovato nulla per poterlo definire bello nè tanto meno interessante, anzi, posso dire che alcuni punti mi hanno fatto persino "schifo". Anche lo stile l'ho trovato non troppo scorrevole e a volte pesantino.
NON CONSIGLIATO (soprattutto per chi è debole di stomaco) e per chi nonostante tutto volesse leggerlo, fate come le medicine "da consumarsi lontano dai pasti".
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