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giovedì 28 giugno 2012

M'ammazza - Camila Raznovich 2011

La grande fregatura della maternità è che non esistono istruzioni per l'uso. Quando scopri cosa significa davvero è ormai troppo tardi: non puoi più tornare indietro. La chiamano "dolce attesa" ma cosa c'è di dolce nel vomitare tutte le mattine, vedere il tuo corpo che si gonfia come un canotto e avere scompensi ormonali capaci di trasformarti in una specie  di lupo mannaro? Durante la gravidanza, niente sushi nè caffè, proibite le terme, obbligo di indossare detestabili premaman, addio al sesso per i primi tre mesi. Dopo, guerra ai giardinetti con altri nani e le loro insopportabili madri, con il tiralatte e con i sensi di colpa perchè non sarai mai una mamma perfetta. Quello che si dice sulla maternità è una bugia che si è inventato qualcuno del marketing, ed era sicuramente un uomo; che poi lo abbia fatto per vendere tanti, tanti pannolini o per assicurare ai maschi il diritto alla riproduzione è irrilevante: ormai la frittata è fatta. 
Ora però Camila vuole smascherare l'inganno: con il consueto stile graffiante e una buona dose di ironia, ci svela tutto quello che le mamme non dicono. Ma, nonostante la fatica e i dubbi, non demorde e vuole il secondo figlio. "Passare da un aperitivo all'altro a quarant'anni sarebbe come essere rimaste a guardare la prima seria di Sex And The City. Arriva un'età in cui uno ha voglia di fare qualcosa di diverso. Una famiglia, tipo. E, detta come va detta: fare una famiglia è fico. Il resto si sistema."

RECENSIONE

Libro che mi è stato regalato e che ha avuto successo toccando delle corde interiori che, una donna che vuole un figlio, sentirà suonare piacevolmente.
Partiamo col dire che io, lei Camila, non la posso vedere e il fatto che abbia scritto un libro su un argomento così delicato come la gravidanza, il primo anno del bambino e la depressione post partum mi ha lasciato piuttosto perplessa, infatti ho impiegato parecchio tempo prima di cominciarlo.
E' un libro ironico (vedi titolo: M'ammazza o anche MAMMAzza), divertente, a volte devo ammettere che mi sono fatta delle grosse risate, e forse un po' superficiale (ma forse per come io vedo lei). Però se letto sotto un'ottica diversa può essere un libro di "aiuto" e comunque che dia un po' più consapevolezza per chi vuole un figlio senza avere proprio pensato a tutto quello che gli gira intorno (tenendo conto che lei  eil compagno non hanno alcun problema economico).
Tutte sappiamo che non sono sempre rose e fiori ma sentire qualcuno che te lo dice così schiettamente fuori dai denti, fa riflettere parecchio....peccato che sia lei.
Oltre alle parti divertenti, ci sono anche parti piuttosto commoventi e qualche buon consiglio per non farsi prendere dal panico e restare più tranquille in quelle situazioni dove sembra che tutto accada a voi.
Nonostante io continui a pensare che lei non possa scrivere un libro del genere o tenere una rubrica del genere su un giornale o essere una Mamma con la M maiuscola (almeno per la mia idea di MAMMA), questo è un libro che consiglio anche se a volte c'è da tapparsi gli occhi per quello che si legge ( vedi ultima frase della quarta di copertina.)

1 commento:

  1. anche io l'ho trovato a tratti un pò superficiale, come del resto anche altri libri che ho letto sul tema della gravidanza...tema che per la sua serietà va bene affrontarlo con ironia, ma non con troppa superficialità e sciocchezza a mio parere, come ahimé molte autrici hanno fatto...
    ciao, Gaia

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