<3 GRAZIE A CHIUNQUE PASSA E LASCIA UN SEGNO DI SE' <3

mercoledì 13 giugno 2012

Il Vangelo secondo Biff - Christopher Moore 2002

Tutti sanno com'è nato e morto Gesù. La stella cometa, la mangiatoia, i Re Magi; e poi la passione, la crocifissione. Ma che cosa ha combinato dall'infanzia ai trent'anni? Su richiesta del Messia, a duemila anni dalla sua morte, un angelo fa resuscitare il suo migliore amico, Levi detto Biff, a chi spetta il compito di scrivere un nuovo Vangelo che racconti finalmente la vera storia di Gesù di Nazaret. E quella di Biff è un'epoca ricca di miracoli, viaggi, scoperte, per non parlare di demoni, morti viventi, kung fu, folli monaci tibetani e pupe da sballo.
Forse nemmeno l'astuzia e la devozione del migliore amico riusciranno a risparmiare al Salvatore il suo tragico destino, ma Biff non permetterà che si sacrifichi e ascenda al cielo senza aver lottato per impedirlo.


NOTE A MARGINE




00 BENEDIZIONE DELL'AUTORE
11 Dio è un autore di commedie il cui pubblico ha paura di ridere. Voltaire
20 ..quale eroe riuscirebbe a impressionare i bambini di oggi, con le loro macchine, le medicine e le distanze annullate?
106 Ho scoperto che oggigiorno circolano molte storielle sulla stupidità delle persone con i capelli biondi. Chissà da dove vengono.
195 Suppongo che l'umanità sia nata allo scopo di andare incontro alle tentazioni. Se il progresso è una cosa positiva, allora questo è il nostro dono più prezioso (che cos'è la curiosità se non una tentazione intellettuale? E quale progresso può esserci senza curiosità?). D'altra parte, si può definire un dono una sì profonda debolezza? Non sarà piuttosto un difetto di progettazione? A chi va la responsabilità delle sofferenze umane? Alla tentazione stessa o - più semplicemente - alla mancanza di giudizio davanti a essa? In altre parole, di chi è la colpa? Dell'uomo o di un progettista scadente?
264 Non esiste un eroe conservatore.
323 Le abitudine danno un'illusione di sicurezza
507 "Che c'è?" chiese lui (Gesù). "Cosa?" "Maestro, tu stai camminando sull'acqua" disse Pietro. "Ho appena mangiato" rispose il Messia. "Bisogna aspettare un'ora prima di entrare. Potrebbero venirmi i crampi. Che c'è, nessuno di voi ha una madre?"
512 La fede non è un atto di intelligenza, ma di immaginazione.
514 ..sto dicendo che si lascerà ammazzare per dimostrare a suo padre che è ora di cambiare le cose. E non farà niente per evitarlo.
519 Nessuno è perfetto...Bè, veramente uno lo è stato. Ma l'abbiamo ucciso. Anonimo




RECENSIONE




Questo racconto, come si può già capire dal titolo, è la storia del Vangelo, raccontata secondo Biff, cioè il migliore amico di Gesù.
Come ci dice la quarta di copertina negli altri Vangeli non ci viene raccontata tutta la vita di Gesù, ma solo la sua nascita e poi gli ultimi 3 anni della sua vita. Christopher Moore invece, grazie all'angelo Raziel che riporta in vita il mitico Biff per permettergli di scrivere il suo Vangelo, una testimonianza in grado di colmare le lacune riguardanti l'infanzia, l'adolescenza e la crescita di Gesù, ci rende partecipi delle sue insicurezze, dei suoi dubbi, delle sue paure, della sua umanità.
I due formano una coppia inseparabile. Gesù senza Biff infatti sarebbe stato perso: il Messia era un ingenuo, uno che dava per scontata la bontà insita in ognuno di noi, rischiando ogni volta di essere derubato, ucciso, picchiato e chissà che altro; per sua fortuna c'era Biff a mentire per lui e a parargli il culo in caso di necessità!
Eppure il povero Biff non viene mai menzionato nei racconti dei quattro Evangelisti, come mai? Per invidia forse?
Il bello di questo librone è che non te l'aspetti: lo apri convinto di leggere qualcosa di satirico e dissacrante ma ci trovi anche una bella storia, un messaggio forte che scavalca ogni religione, un'amicizia vera e alla fine ti ritrovi con gli occhi pieni di lacrime – anche se già sapevi come sarebbe finita. Ho riso parecchio, ho anche pianto, e mi sono anche fermata a riflettere su questa storia mai offensiva, esagerata, banale o volgare.
La parte finale del libro, in cui Moore fa le sue riflessioni spiegandoci che non è tutto vero quel che ci racconta mi ha fatto anche riflettere su come l'autore voglia essere onesto, nonostante sia palese il fatto che non tutto quello che lui scrive sia vero.
Noi non conosciamo l'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza di Gesù (se non grazie a questo libro) ed è una cosa che mi ha sempre incuriosito e devo dire che con questo romanzo (anche se frutto di immaginazione) si trovano delle ottime risposte. 

Nessun commento:

Posta un commento