<3 GRAZIE A CHIUNQUE PASSA E LASCIA UN SEGNO DI SE' <3

venerdì 15 giugno 2012

Everyman - Philip Roth 2006

Questo romanzo di Philip Roth è una storia intima eppure universale di perdita, rimpianto e stoicismo. Dopo il successo di  "Complotto contro l'America", Roth sposta la sua attenzione dallo "straziante incontro di una famiglia con la storia" (New York Times) all'incessante battaglia di un uomo con la propria mortalità.
Il destino dell'EVERYMAN di Roth si delinea dal primo sconvolgente incontro con la morte sulle spiagge idialliache delle sue estati da bambino, attraverso prove familiari e i successi professionali della vigorosa maturità, fino alla vecchiaia, straziata dall'osservazione del deterioramento patito dai suoi coetanei e funestata dai suoi stessi tormenti fisici.
L'humus di questo potente romanzo è il corpo umano. Il suo tema è quell'esperienza comune che ci terrorizza tutti.




RECENSIONE


Il primo impatto con questo libro è certamente la copertina: una copertina nera, a lutto. Il libro infatti comincia con un funerale e termina con un arresto cardiaco di un pubblicitario attorniato dalle persone più importanti della sua vita.
Il protagonista attraversa la sua vita inizialmente sottovalutando il tempo che passa, forte della propria giovinezza. Ma ad un certo punto, questo castello di carte vacilla e si sgretola.
Libro difficile da leggere e penoso in quanto si soffre a ogni parola leggendo come la vita lasci il posto alla malattia e infine alla morte non potendo fare altro che accettarla.
La cosa straziante è vedere come la morte schiaccia ogni cosa. Il becchino però ci insegna che la vita è un dono, un dono che va accettato per quello che è anche se da un momento all'altro può succedere un imprevisto.
123 pagine dense che si chiudono come un circolo perfetto e ci dicono che l'angoscia per la morte può essere superata solo godendo la vita.

Nessun commento:

Posta un commento