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martedì 5 novembre 2019

Il rilegatore - Bridget Collins

Immagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. È esistito un tempo in cui era possibile. È questa l'arte di antichi rilegatori che nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutano le persone a dimenticare. Seduti con un libro in mano ascoltano le esperienze del passato che vengono raccontate loro. Parola dopo parola, le cuciono tra le pagine, le intrappolano tra i fili dei risguardi. Così il ricordo sparisce per sempre dalla memoria. Catturato sulla carta non ce n'è più traccia. Per anni l'anziana Seredith ha portato avanti questo affascinante mestiere, ma è arrivato il momento di trovare un apprendista. Qualcuno che rappresenti il futuro. La sua scelta cade su Emmet. Sarà lui il nuovo rilegatore. Lui per cui i libri sono sempre stati proibiti. Ne ha paura anche se non sa cosa c'è di sbagliato in quello che nascondono. Eppure giorno dopo giorno quella diventa la sua vita e il suo compito quello di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il luogo in cui quel mistero ogni volta si compie è ormai la sua casa. Casa che crede di conoscere in ogni suo angolo fino al giorno in cui scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Una libreria immensa la riempie. Tra quelli scaffali Emmet trova un libro con scritto il suo nome. Al suo interno è celato un ricordo che gli appartiene. Non c'è nessun dubbio. Ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per sapere chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche quello che ha voluto o dovuto dimenticare.

RECENSIONE

Emmett, il protagonista, mi colpisce subito. E non c'è un motivo specifico.. tipo un colpo di fulmine, lo guardi e tac te ne innamori.. ecco con lui è andata proprio così.
La sua storia viene raccontata dall'autrice in modo molto scorrevole. Mi piace il fatto che i capitoli siano corti e i fatti siano raccontati, a parte alcuni, in maniera chiara e "veloce". 
Piano piano entriamo nel mondo e nel cuore di Emmet e lo scopriamo insieme a lui, ridiamo con lui, ci emozioniamo con lui e alla fine vinciamo con lui. Sì, vinciamo! Perchè riavere i propri ricordi che si è voluto o dovuto farsi cancellare, seppur dolorosi che fossero, è sempre una vittoria, una sorta di libertà che acquisiamo e che ci spetta di diritto. 
Ma a parte la storia di Emmet vorrei dire due parole sul libro in sè, cioè sul concetto del rilegatore (quello vero, cioè quello che ci insegna Seredith), in questo libro. Il rilegatore qui non è solo uno che mette insieme delle pagine di cose che si inventa o di avvenimenti realmente accaduti, ma è una specie di confessore, di custode, di medico e guaritore per tutti quelli che vogliono farsi rilegare. Perchè qui non si tratta di rilegare libri, ma persone. Ascoltare il loro dolore, prenderlo, rielaborarlo, farlo proprio e custodirlo in modo che nessuno possa toccarlo e che non possa più fare del male alla persona che ha deciso di purificarsi. Come quando ti confidi con un'amico e poi ti sembra che ti sia tolto un peso... ecco, quello è il rilegatore qui, un buon amico che ti cancella i dolori.


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