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venerdì 14 luglio 2017

Telegraph avenue - Michael Chabon

Agosto 2004. Archy si prende cura di un neonato non suo per allenarsi ad accudire il primo figlio in arrivo. L'amico e socio Nat rimugina sui presagi di sventura che aleggiano attorno al loro negozio di dischi, il Brokeland Records, tempio dei vinili usati tra Berkeley e Oakland. Le loro mogli Gwen e Aviva, ostetriche a cui si deve l'ingresso nel mondo di un migliaio di concittadini, raggiungono una paziente per un parto difficile in una casa di legno affacciata sul canyon. Julie, figlio quindicenne di Nat e Aviva, si innamora di Titus, venuto dal Texas e dal passato di Archy. Attorno a loro, una ragazza etiope con occhi da cerbiatta e dita che odorano di spezie, un impresario di pompe funebri abituato a immaginare una lapide appropriata per ogni persona che incontra, un campione di kung fu che negli anni Settanta era stato una gloria del cinema nero, un anziano musicista con un pappagallo intelligente e sboccato appollaiato sulla spalla e perfino, in un carneo, il futuro senatore e presidente Obama. Mentre l'ex campione di football Gibson Goode, quinto uomo di colore più ricco d'America, percorre sul suo dirigibile nero e rosso i cieli della California settentrionale, pronto a sbarcare in Telegraph Avenue, a pochi isolati dal Brokeland, con uno dei suoi giganteschi megastore...

RECENSIONE

E anche se non sembrava male come qualcuno precedente alla pagina 100 è stato abbandonato anche lui... non ce la posso fare.. Chabon ha il potere di farmi addormentare e di farmi passare la voglia di leggere... per fortuna è l'ultimo che possiedo e non ho intenzione di comprarne o cercarne altri..


2 commenti:

  1. Ciao, mi chiamo Maristella ma gli amici mi chiamano Maris.
    Indovina come arrivo qui sul tuo blog ? Leggendo su Anobii una tua vecchia recensione su "Cosa tiene accese le stelle" di Mario Calabresi, che io ho letto in questi giorni :)
    Hai lasciato lì il link del tuo blog e allora mi sono incuriosita e sono passata a dare un'occhiata.
    Anche io sul mio blog spesso parlo di libri, a volte di ricettine e di me e della mia vita... tornerò a leggerti con più calma e a conoscerti meglio.
    In questo periodo sono un pò assente dalla blogosfera e non scrivo molto sul mio blog, tra caldo torrido, la mia pressione bassa, impegni vari con i miei bambini adesso che la scuola è finita (che hanno un pò di problemi, hanno entrambi un distrubo dello spettro autistico)...ma appena posso torno a postare.
    Riguardo al libro di cui parli in questa tua recensione, non ho mai letto nulla di Chabon. Certo il tuo post non invoglia molto a prenderlo in considerazione...ma mai dire mai.
    Ciao, alla prossima!

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  2. Ciao Maris!
    Sono felice che tu mi abbia scritto e mi abbia trovata "per caso" su Anobii
    Passerò volentieri da te a curiosare
    A presto
    ALi

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