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martedì 12 febbraio 2013

City - Alessandro Baricco 2008

"Questo libro è costruito come una città, come l'idea di una città. Mi piaceva che il titolo lo dicesse. Adesso lo dice. Le storie sono quartieri, i personaggi sono strade. Il resto è tempo che passa, voglia di vagabondare e bisogno di guardare. Ci ho viaggiato per tre anni, in "City". Il lettore, se vorrà, potrà rifare la mia strada. È il bello, e il difficile, di tutti i libri: si può viaggiare nel viaggio di un altro? Quanto ai personaggi - alle strade - c'è un po' di tutto. Ci sono uno che è un gigante, uno che è muto, un barbiere che il giovedì taglia i capelli gratis, un generale dell'esercito, molti professori, gente che gioca a pallone, un bambino nero che tira a canestro e ci becca sempre. Gente così." (Alessandro Baricco)

NOTE A MARGINE
38 Quando ti accade di vedere il posto dove saresti salvo, sei sempre lì che lo guardi da fuori. Non ci sei mai dentro. E' il tuo posto, ma tu non ci sei mai.


RECENSIONE

Il più brutto Baricco che ho letto finora. 
Troppo confusionario, complicato, troppi personaggi, troppe storie che si intersecano e sembra che non si arriva mai a capo di niente...

1 commento:

  1. Si l'hanno detto anche a me che è un libro piuttosto confusionario... Però devo dire che gli altri che ha scritto mi sono piaciuti molto, questo è l'unico che mi manca da leggere... non so se lo inizierò.. ci penserò! Grazie per la tua recensione! A presto

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