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domenica 1 marzo 2015

Il corso prematrimoniale - intro + 1°incontro

Eh già!! Pensavate di scamparlo ed invece vi tocca se vi sposate in chiesa!
Non crediate che sia una tortura o un covo di ciellini pronti ad additarvi o a imporvi le loro convinzioni, è solo un percorso che, comunque, fa riflettere sul significato del matrimonio e sul passo che state per compiere.

La nostra parrocchia ha organizzato 11 incontri di cui 4 con il Centro per la famiglia 1 ritiro spirituale e gli altri 6 con i sacerdoti e le coppie guida (nel nostro caso 5 coppie sposate e con figli che aiutano i futuri sposi ad affrontare il percorso prematrimoniale facendo da mediatori tra sacerdoti e sposi)

Partiamo dall'inizio: se vi volete sposare in chiesa dovete fare questo corso... dico che dovete per un semplice motivo, pare che il corso sia facoltativo ma a fine corso rilasciano un attestato che farà parte della documentazione necessaria per sposarsi... quindi se non fate il corso non avrete l'attestato che non vi permetterà di sposarvi...quindi non è facoltativo come ci vogliono far credere, è obbligatorio.

Noi al corso eravamo in circa 30 coppie, tutte piuttosto giovani e ovviamente tutte residenti nella nostra zona. Gli incontri con i sacerdoti si sono svolti in questo modo, una prima parte (dalle 20:45 alle 21:30) in cui il sacerdote introduceva l'argomento della serata a tutte le 30 coppie presenti e dava degli spunti di discussione che successivamente (dalle 21:30 alle 22:30) si sarebbero affrontati in separata sede, divisi in gruppi di 5/6 coppie con la rispettiva coppia guida.

1° incontro

Non è stato come ce lo immaginavamo! Abbiamo cominciato con il sacerdote (Don Giovanni) che ci ha spiegato come sarebbero funzionati gli incontri e presentandoci le coppie guida, poi ha fatto un semplice domanda ai mariti:
"Come mai siete venuti a fare il corso prematrimoniale?"
e dopo che ogni marito singolarmente ha dato la sua risposta è iniziata la serata.

Abbiamo per prima cosa letto un passo del Vangelo secondo Marco (capitolo 10) molto significativo, che ritroverete poi anche come possibile Vangelo per il vostro matrimonio in cui Gesù invita i suoi interlocutori a riscoprire la volontà originaria di Dio sul matrimonio.
Ed è proprio questo il percorso che deve fare ogni coppia, se vuole trovare il senso autentico della propria storia d'amore: nel progetto di Dio su di essa c'è il segreto della sua dignità e felicità. E Gesù, rimandando ai testi della Genesi, ci consegna la profonda visione del matrimonio che si condensa attorno alla concezione del matrimonio come "alleanza". Il vertice di questi riferimenti biblici che fonda anche l'indissolubilità del legame sponsale è la vocazione della coppia a diventare "una sola carne". 
Se poi valorizziamo il contesto in cui l'insegnamento sul matrimonio è post, dobbiamo apprezzare come questo detto di Gesù sia inserito nel quadro del cammino verso Gerusalemme, con tante varie problematiche che discepoli e avversari gli sottopongono. Rispondendo a esse, Gesù delinea una figura della sequela del discepolo sulle orme del Maestro. Ebbene, la coppia vive il suo cammino discepolare precisamente assumendo fino in fondo il compito di costruire la realtà di una sola carne. Proprio perchè questo è un percorso, saranno necessarie le virtù del cammino: il coraggio, la pazienza e la perseveranza. Questo emerge dal fatto che il traguardo della sponsalità non è prefissato dalla coppia a se stessa, ma indicato dalla volontà promettente di Dio che, se comanda è sempre per assicurare il bene che rende sensato tale comando. E' bene che l'uomo non sia solo!
Precisiamo meglio il senso di quell'una sola carne, chiarendo il significato di tale unità, che non può riferirsi ad una semplice aggregazione di corpi fisici, bensì alla comunione profonda della relazione sponsale, quella che costituisce il corpo nuziale. Allora intendere l'unità in termini di relazione significa che i due non sono più pensati a prescindere l'uno dall'altra. Piuttosto la relazione sponsale, secondo il progetto di Dio, che la vuole come alleanza, esige che nulla resti escluso da essa.
L'essere una sola carne non riduce il matrimonio a un contratto garantito dal diritto statale. Se i due sono chiamati ad essere una sola carne, il partner non è proprietà dell'altro, ma la compagna o il compagno, che liberamente si incontrano ed elaborano insieme un progetto nuziale, cercando sinceramente la vocazione ricevuta da Dio.

Questo è stato il nostro primo incontro, il significato del matrimonio non vissuto solo come una scelta ma come una vocazione che rende l'amore della coppia unico e indissolubile.

A presto ALi
PS. Tutto ciò che leggerete sul corso prematrimoniale non sono cose inventate da me o opinioni personali, ma è la copia esatta delle schede che ci hanno consegnato durante il nostro percorso. 

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